Tecnica

Autonomia Opel Mokka-e 2022: come i dettagli possono fare la differenza

Tempo di lettura: 6 minuti

Da cosa dipende l’autonomia di un’auto elettrica? Dalle dimensioni della sua batteria, ovviamente, ma non solo. L’efficienza del motore (o dei motori) elettrici, ad esempio, ha un impatto enorme sui km percorribili con una ricarica, ma anche i dettagli apparentemente poco importanti possono fare una grande differenza. L’abbiamo scoperto mettendo alla prova l’autonomia di Opel Mokka-e 2022, cresciuta di oltre 14 km nel ciclo WLTP senza, però, modifiche tecniche sostanziali.

I piccoli accorgimenti hanno portato l’autonomia di Opel Mokka-e 2022 (qui il nostro focus tecnico dedicato alla Opel Mokka-e) ad un livello estremamente interessante. Per questo, abbiamo deciso di metterla alla prova in un tragitto di circa 150 km, per vedere alla prova dei fatti quanti km è in grado realmente di fare il SUV elettrico del Fulmine.

Tutta (o quasi) la gamma elettrificata, e 100% elettrica entro il 2028: il Blitz di Opel verso l’elettrificazione

Tra ibride plug-in e elettriche pure, oggi la gamma Opel è una delle più elettrificate in circolazione. Solo le Insignia e Crossland, rispettivamente l’ultima vettura sviluppata su tecnologie General Motors e la prima Opel realizzata con la collaborazione del Gruppo PSA, sono rimaste le uniche a non avere una motorizzazione elettrificata. Per tutti gli altri modelli, invece, Opel sta spingendo forte sull’elettrificazione, un comportamento decisamente coerente per la Casa nota per il Fulmine nel suo logo.

Già oggi, dalla piccolissima Opel Rocks-e (gemella della Citroen Ami e della futura FIAT Topolino) alle elettriche Corsa-e e la protagonista di oggi, la Mokka-e, Opel ha diverse vetture 100% elettriche in gamma. Importante la quantità di veicoli commerciali elettrici proposti da Opel. Dal Combo al Vivaro passando per il grande Movano, offre per tutti una versione a zero emissioni, anche trasporto passeggeri.

Allargando la forbice alle plug-in, troviamo diversi modelli ricaricabili, compresa la futura sportiva Opel Astra GSe, in arrivo tra poche settimane sul mercato. Ma i progetti di Opel sono decisamente più ambiziosi. La Casa di Russelsheim ha dichiarato che dal 2024 la gamma sarà interamente elettrificata, segnando così la data di congedo per Insignia (in realtà non più ordinabile già da oggi) e Crossland. Dal 2028, poi, Opel offrirà solamente vetture elettriche, senza motori termici. Attenzione, però, anche alle proposte alternative alle batterie, come l’idrogeno. Già l’anno scorso, infatti, Opel ha lanciato il Vivaro-e Hydrogen, dotato di un sistema Fuel Cell estremamente interessante. Di questo, però, vi parleremo nelle prossime settimane.

L’autonomia di Opel Mokka-e 2022 cresce, ma non cambia la meccanica: come è possibile?

Parliamo allora della vera protagonista di questa giornata, Opel Mokka-e. Il SUV compatto tedesco sta ottenendo grandi risultati in termini di vendite e critica fin dal lancio nel 2020. La versione elettrica, poi, segue il successo della sorella più piccola, la Corsa-e. La compatta Opel è infatti uno dei modelli a batterie più apprezzati in Europa, capace di essere l’auto elettrica più venduta nel Regno Unito (dove viene commercializzata con il marchio gemello Vauxhall). In Germania, invece, è la piccola a batterie più venduta.

Opel Mokka-e condivide con la più piccola Corsa-e l’intera meccanica, compresa l’apprezzata piattaforma E-CMP che abbiamo visto recentemente utilizzata sull’inedita Jeep Avenger. Rispetto al passato, però, l’autonomia di Opel Mokka-e 2022 è stata migliorata, senza però toccare la meccanica.

Se infatti altre vetture del Gruppo Stellantis realizzate sulla stessa piattaforma hanno ricevuto un nuovo motore elettrico da 156 CV e una batteria ottimizzata in capienza, Opel Mokka-e rimane, almeno meccanicamente, identica al passato. Troviamo quindi il motore elettrico anteriore da 136 CV e 260 Nm di coppia. Al suo fianco troviamo una batteria agli ioni di litio da 50 kWh posizionata sotto al pianale. Non cambia anche la potenza di ricarica, che in corrente continua arriva a 100 kW.

Ma quindi, alla fine, com’è possibile che l’autonomia di Opel Mokka-e 2022 sia aumentata se la meccanica è rimasta la stessa? Opel ha lavorato di fino, migliorando tanti piccoli dettagli per ottenere un risultato migliore. La modifica sostanziale è stata l’adozione di un rapporto di trasmissione più lungo. Questo accorgimento, che non ha cambiato le prestazioni (0-100 km/h coperto in 9,1 secondi e 150 km/h di velocità massima), ha consentito all’auto di essere più efficiente.

Opel Mokka-e è poi già dotata dal lancio di un sistema di climatizzazione e riscaldamento a pompa di calore, più efficiente dei sistemi tradizionali. Questo, però, è ora dotato di un nuovo sensore di umidità, che è in grado di rendere ancora più efficiente la climatizzazione dell’abitacolo. L’adozione di pneumatici con bassa resistenza al rotolamento di categoria A, infine, hanno permesso un incremento non da poco senza modificare la meccanica. Dai 324 km di autonomia secondo il ciclo WLTP, infatti, si è passati a 338 km. Un aumento piccolo in percentuale, ma che può fare la differenza nella vita di tutti i giorni.

L’autonomia di Opel Mokka-e 2022 messa alla prova sul campo con una sfida di consumo

Come ben sappiamo, però, il ciclo WLTP è un ciclo di omologazione standard che replica l’utilizzo quotidiano reale. Come si comporterà allora l’autonomia di Opel Mokka-e 2022 sul campo? Opel ci ha messo a disposizione una Mokka-e dotata degli ultimi aggiornamenti, e un tragitto di circa 150 km da Milano all’Oltrepò Pavese per testare l’autonomia di Opel Mokka-e 2022 in un contesto più realistico: una gita fuori porta.

Non essendo cambiata dal punto di vista tecnico, a livello di guidabilità Opel Mokka-e 2022 è rimasta la stessa, ottima B-SUV che abbiamo già conosciuto. Facile, silenziosa e molto agile, Mokka-e si sposa bene con il suo powertrain elettrico, offrendo un’ottima guidabilità tra le curve e sfruttando al meglio i 260 Nm del motore anteriore. Per conoscere meglio come si guida Mokka-e, vi lascio alla nostra prova dedicata al crossover a zero emissioni tedesco.

Partiti con il 98%, abbiamo affrontato il viaggio con due approcci differenti. All’andata abbiamo messo in pratica tutte le tecniche per consumare il meno possibile, per un hypermiling quasi spietato. Le nostre armi sono state velocità ridotta in autostrada, modalità Eco inserita (che riduce la potenza da 100 kW (136 CV) a 60 kW, o 82 CV), climatizzatore spento (la giornata mite lo permetteva senza rinunce), e soprattutto l’adozione di una guida predittiva.

Nell’esperienza maturata al volante delle auto elettriche, ci siamo resi sempre più conto di quanto sia importante adottare una guida accorta e predittiva, che sappia appunto prevedere cosa andremo ad incontrare. La capacità che è fondamentale imparare a padroneggiare è l’uso dello sguardo. Siamo abituati a tenerlo a pochi metri davanti all’auto, ma come ben sanno i piloti lo sguardo deve andare lontano, dove vogliamo portare la macchina nei secondi successivi. Questo porta ad una guida decisamente migliore, più fluida e capace di prevedere le situazioni. Se ad esempio vediamo traffico in una rotonda, lasciare il gas e recuperare energia è sicuramente più efficiente che arrivare alla nostra velocità di crociera e poi frenare bruscamente.

Lo stile di guida incide sull’autonomia di Opel Mokka-e 2022?

In più, le accelerazioni devono essere dolci e lineari, e nelle discese la modalità D permette di sfruttare l’inerzia dell’auto senza dover riaccelerare. Così facendo, in un tragitto di circa 75 km abbiamo totalizzato un consumo di 10,4 kWh/100 km, decisamente migliore del dato omologato di 17 kWh/100 km. Abbiamo utilizzato il 19% di batteria: possiamo quindi ipotizzare un’autonomia ideale di 375/380 km con questo stile di guida.

Per il ritorno, invece, abbiamo adottato una strategia diversa. Aria condizionata accesa, velocità codice, guida “rilassata” e modalità Normal. In autostrada, per non sforzare troppo la vettura, abbiamo viaggiato poco a 130 km/h, concentrandoci su una velocità di crociera di 115 km/h, dettata anche dal traffico trovato in autostrada. Il risultato? L’autonomia è scesa del 30%, passando dal 79% di partenza al 49 d’arrivo. L’efficienza, quindi, non è stata la stessa, ma il consumo è stato molto simile a quello omologato da Opel. Con questo stile di guida, avremmo raggiunto un’autonomia di circa 260 km, perfetta per una classica gita fuoriporta. Non ci siamo però limitati nell’uso dell’auto, e non abbiamo usato nessuna tecnica particolare. Questo risultato è alla portata di tutti, senza alcuno sforzo.

Il futuro dell’auto è fatto di aggiornamenti e migliorie annuali, come per PC e smartphone?

Dopo questa full immersion in una gita fuoriporta del classico proprietario di un B-SUV elettrico, ho avuto tempo per una riflessione sul futuro dell’automobile con l’avanzamento della mobilità elettrica. Fino ad un paio di anni fa, per migliorare una vettura si attendeva, solitamente, il classico restyling di metà carriera.

Erano quelli i casi in cui si andava ad agire su, ad esempio, un nuovo sistema di infotainment, un cambio migliorato, nuovi motori, finiture più curate e così via. Oggi, invece, assistiamo ad un nuovo trend che parla di aggiornamenti costanti, quasi annuali, senza grandi proclami. Come Mokka-e, anche altre vetture del Gruppo Stellantis hanno visto l’arrivo di queste novità, e non solo. Se infatti l’autonomia di Opel Mokka-e 2022 è stata migliorata con piccoli accorgimenti, per le cugine DS 3, Peugeot e-208 e la futura Jeep Avenger hanno ricevuto un nuovo motore da 156 CV e batterie più capienti.

Se per la DS 3 e per la Avenger si tratta rispettivamente di un restyling e di un modello tutto nuovo, per e-208 non c’è stato alcun restyling. Tutto questo, poi, non tiene ancora conto degli aggiornamenti software. Grazie agli ormai famosi aggiornamenti OTA, infatti, alcuni grandi nomi del mondo automotive come il Gruppo Volkswagen sono stati in grado di aggiungere anch’essi una ventina di km di autonomia. Come? Aggiornando i sistemi di gestione della batteria, l’erogazione dei motori e poco altro.

Il futuro, quindi, parla di aggiornamenti costanti, piccole migliorie per risolvere problematiche e rendere ancora più efficienti e capaci le vetture elettriche. Un po’ come succede nel mondo della tecnologia. Da diversi anni, infatti, smartphone e PC vengono aggiornati ogni anno con nuove componenti, a volte senza cambiare la scocca o le caratteristiche tecniche. Con gli aggiornamenti OTA, invece, si arriva ad offrire esperienze d’utilizzo completamente diverse, senza però modificare l’hardware. Sarà questo il nuovo trend del mondo dell’auto dei prossimi anni?

Il prezzo di Opel Mokka-e 2022, in attesa del nuovo motore da 156 CV

Abbiamo potuto mettere a dura prova l’autonomia di Opel Mokka-e 2022, che ha dato ottimi riscontri confermandosi uno dei B-SUV più completi sul mercato, sia in versione termica che elettrica. Concludiamo quindi con i prezzi di Opel Mokka-e 2022, al netto degli incentivi statali. Per portarsi a casa una Mokka-e 2022 servono 38.700 euro per l’allestimento d’accesso Edition. Per una più ricca Elegance, invece, si passa a 40.700 euro, mentre per la ricca GS arriviamo a 41.300 euro. La top di gamma Ultimate, infine, arriva a 41.650 euro. Per conoscere, infine, tutte le offerte vi rimandiamo al nostro articolo dedicato alle offerte valide per Opel Mokka.

Giulio Verdiraimo

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Giulio Verdiraimo

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