Nel 1982, Audi lanciò la terza generazione dell’Audi 100, denominata Typ 44 o, più comunemente, C3. Un’auto riconosciuta sin dal debutto quale icona di design, in quanto anticipava gli stilemi delle future vetture dei quattro anelli. Alla struttura leggera realizzata in ampia parte in alluminio si accompagnava il coefficiente di resistenza aerodinamica (CX) di 0,30, straordinario per l’epoca.
Audi 100 C3 venne proposta in due configurazioni di carrozzeria: berlina a quattro porte e Avant. Quest’ultima denominazione identificativa della variante famigliare. Da quel momento, tutte le station wagon Audi avrebbero condiviso la denominazione Avant. Fu uno straordinario successo commerciale, tanto che in Cina continuò a essere prodotta sino al 2002, e contrassegnò l’inizio dell’era Avant.
Audi 100 Avant C3 fu la prima “vera” Audi Avant, ma venne preceduta da un’Avant… che non era un’Avant. Nel 1977, infatti, la seconda generazione di Audi 100 (C2) venne declinata sì nella variante denominata “Avant”, ma si trattava di una configurazione di carrozzeria tipo fastback a 5 porte che, di fatto, anticipava le Audi Sportback che sarebbero arrivate oltre trent’anni dopo.
Ben più coerente con gli stilemi Avant il debutto della prima famigliare Audi di classe media, Audi 80 Avant (B4), lanciata nel 1992. Antenata dell’attuale Audi A4 Avant, Audi 80 Avant contribuì in modo determinante ad affermare le premiumness del Brand grazie a finiture curate e materiali all’avanguardia per l’epoca, a una conclamata affidabilità, a prestazioni brillanti e a un piacere di guida in linea con le versioni berlina.
Ebbe l’indubbio merito, specie nelle versioni più performanti, di scardinare definitivamente lo stereotipo della giardinetta quale auto esclusivamente da lavoro o quale paciosa vettura da famiglia.
Se Audi 80 Avant aveva proiettato le station wagon Audi in una nuova dimensione, fu la sua derivazione sportiva, Audi RS 2 Avant, a scrivere un inedito capitolo della storia del Brand. Presentata nel 1994, fu il primo modello della gamma RS e al contempo inaugurò il segmento delle famigliari high performance. Dotata di un propulsore 5 cilindri turbo 20 valvole da 315 CV, un’architettura motoristica tuttora in uso, si avvaleva della trazione quattro con differenziale centrale autobloccante, sviluppata nelle competizioni e in special modo nei rally, che consentiva di scaricare a terra l’esuberanza del 5 cilindri di Ingolstadt.
Audi RS 2 Avant era la sintesi perfetta di quelli che sarebbero diventati i tratti distintivi della gamma Audi Sport: portava prestazioni, prestigio ed esclusività al limite di quanto tecnicamente ottenibile senza rinunciare alla fruibilità nell’utilizzo quotidiano. Caratteristiche condivise da due ulteriori pietre miliari Audi Sport quali le prime generazioni di Audi RS 4 Avant e Audi RS 6 Avant.
Audi RS 4 Avant, presentata nel 1999, si avvaleva di un possente V6 2.7 biturbo a 5 valvole per cilindro. Gli ingegneri di quella che, al tempo, si chiamava quattro GmbH, lavorarono sul propulsore per garantire una “fame di giri” e un’erogazione di coppia sconosciute all’unità di partenza. In collaborazione con la britannica Cosworth Technology, sino al 2004 affiliata di Audi AG, venne rivista la testata e furono ridisegnati i condotti di aspirazione e scarico. I turbocompressori, dalla portata maggiorata, garantirono una superiore pressione di sovralimentazione. Interventi che portarono a 380 i cavalli erogati dal V6.
Non meno iconico il debutto, nel 2002, della prima serie di Audi RS 6, proposta nelle configurazioni Avant e berlina e successivamente evoluta attraverso vent’anni e quattro generazioni. Massima espressione del segmento high performance, sin dagli esordi ha abbinato alle prestazioni da supercar la fruibilità caratteristica delle berline e famigliari Audi. Elementi tecnici distintivi quali la trazione integrale quattro, i propulsori biturbo a V e il sistema Dynamic Ride Control per la compensazione idraulica di rollio e beccheggio hanno accompagnato il modello dall’unveiling sino ad oggi. Il V8 4.0 biturbo da 600 CV con tecnologia mild-hybrid appannaggio dell’attuale Audi RS 6 Avant C8 è espressione dell’evoluzione sostenibile della gamma Audi Sport.
La famiglia Avant annovera a listino quattro sistemi propulsivi: TFSI e TDI con tecnologia mild-hybrid a 12 o 48 Volt, g-tron a metano, esclusiva di Audi A4 Avant, e plug-in. Quest’ultima configurazione riservata ad Audi A6 Avant. Tanta duttilità è ulteriormente rimarcata dalla disponibilità di motori a 4, 6 e 8 cilindri con architetture in linea o a V e potenze da 136 a 600 CV, tre configurazioni di trazione – anteriore, integrale permanente quattro con differenziale centrale autobloccante e integrale quattro ultra – e due varianti di trasmissione: automatica a doppia frizione a sette rapporti o tiptronic con convertitore di coppia a 8 rapporti. Senza dimenticare, come accennato, le interpretazioni high performance Audi RS 4 Avant da 450 CV e Audi RS 6 Avant da 600 CV e le declinazioni allroad quattro caratterizzate dal look all terrain, dalla trazione integrale quattro di serie e dall’orientamento all’impiego anche su strade non asfaltate.
La propensione all’innovazione delle versioni Avant raggiunge l’apice guardando a un futuro prossimo, quando debutterà la variante di serie della concept Audi A6 Avant e-tron, espressione della svolta sostenibile dell’offerta dei quattro anelli. La show car si basa sulla piattaforma elettrica PPE e ribadisce l’eccellenza tecnologica del Brand grazie ad highlights quali la trazione integrale quattro elettrica, la potenza massima di 476 CV, la tensione nominale di 800 Volt, la ricarica in corrente continua (DC) con potenze sino a 270 kW – in 10 minuti è possibile rigenerare 300 chilometri di range – e l’autonomia sino a 700 chilometri WLTP.
La configurazione Avant vanta un feeling speciale con l’Italia. Da un lato trae la propria denominazione dal termine “avanti”, indice della costante propensione del Brand al progresso e all’innovazione, dall’altro può contare su di un eccezionale gradimento. Nel nostro Paese, le varianti Avant costituiscono il 95% dell’immatricolato della gamma Audi A4 e il 90% delle vendite di Audi A6.
Audi A6 Avant, nello specifico, si è confermata la famigliare di segmento E premium più venduta in Italia nel 2020, 2021 e 2022, mentre Audi A4 Avant, icona del Brand, nei primi sette mesi del 2022 non solo ha ribadito il primato – costante dal 2017 ad oggi – nel segmento delle station wagon D premium – può infatti contare su di una market share superiore al 40% – ma ha anche conquistato il titolo di best seller assoluta tra le famigliari, sopravanzando persino i modelli generalisti. Una leadership ribadita anche in ambito flotte: le aziende rappresentano oltre l’80% della Clientela tanto di Audi A4 Avant quanto di Audi A6 Avant.
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