Trump shock: "Voglio le kei car giapponesi fatte in USA". Addio ai SUV giganti?

Attualità
04 dicembre 2025, 12.57
donald trump
Il Presidente Donald Trump, "innamorato" delle piccole Kei car viste in Giappone, spinge per produrle in America. L'obiettivo? Creare il "nuovo Maggiolino" e abbattere i costi, ma la sicurezza resta un'incognita.
In una mossa che ha spiazzato tanto i colossi di Detroit quanto gli analisti di mercato, il Presidente Donald Trump ha lanciato una nuova, inaspettata crociata industriale: portare le "Kei car" asiatiche sulle strade americane. Ma a una condizione imprescindibile: devono essere costruite negli Stati Uniti. Un concetto già espresso da Ursula Von der Leyene, che vorrebbe creare le cosiddette e-Car, alter ego delle microcar giapponesi, in Europa.
L'idea, nata apparentemente dopo un recente viaggio diplomatico in Asia, segna un'inversione a U rispetto alla storica passione americana per i pickup e i SUV mastodontici. Trump, colpito dalle dimensioni e dalla praticità di queste vetturette, onnipresenti in Giappone, le ha descritte come "molto piccole, davvero carine", paragonandole addirittura al leggendario Maggiolino Volkswagen per il loro potenziale impatto popolare.
Cosa sono le "Kei Car"? Per chi non le conoscesse, le keijidōsha (o "Kei cars") sono una categoria specifica di veicoli giapponesi, nati nel dopoguerra per motorizzare il paese. Sono soggette a restrizioni severissime: non possono superare i 3,4 metri di lunghezza e i motori sono limitati a soli 660cc e 64 cavalli. In cambio, offrono tasse bassissime e parcheggi agevolati. Fino a ieri, l'idea di vederle sfrecciare sulle highways americane accanto a camion a 18 ruote sembrava fantascienza.
Il piano di Trump: deregolamentazione e "Made in USA" Secondo quanto riportato da Bloomberg, l'amministrazione Trump starebbe valutando un alleggerimento delle normative federali per permettere la vendita di questi veicoli, che attualmente non rispettano molti degli standard di sicurezza e dimensioni richiesti negli USA. La strategia del Presidente sembra duplice:
  1. Abbassare il costo della mobilità: Con i prezzi delle auto alle stelle, una vettura essenziale "stile Maggiolino" potrebbe offrire un'alternativa economica alla classe media.
  2. Forzare la mano ai produttori asiatici: Trump ha spesso criticato il Giappone per non acquistare abbastanza auto americane (spesso troppo grandi per le strade di Tokyo). La sua soluzione? Se gli americani devono guidare auto giapponesi, queste devono essere costruite da operai americani in fabbriche americane.
Le perplessità: sicurezza e profitti Nonostante l'entusiasmo della Casa Bianca, la strada è in salita. Esperti del settore sollevano dubbi enormi sulla sicurezza di queste auto così piccole nel traffico pesante americano. Inoltre, c'è il nodo dei costi: produrre auto così economiche negli USA, con il costo del lavoro locale, potrebbe erodere i margini di profitto al punto da renderle non più così convenienti rispetto a un'auto tradizionale.
Resta da vedere se marchi come Honda, Suzuki o Daihatsu raccoglieranno la sfida. Per ora, l'immagine di Donald Trump che promuove auto "piccole e carine" rimane uno dei colpi di scena più curiosi del suo secondo mandato.
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