Napoli, vigile annulla 282 multe a parenti e amici: scoperto e licenziato in tronco

Attualità
17 luglio 2025, 10.17
polizia multa
È bufera al Comune di Napoli dopo la scoperta di un caso eclatante che riguarda un agente della polizia municipale, accusato di aver annullato ben 282 multe in maniera illecita. Le sanzioni, per un valore stimato intorno ai 50.000 euro, erano destinate in gran parte a familiari e conoscenti del vigile, che operava nell’Ufficio Sanzioni Amministrative.

Come è stato scoperto

Secondo fonti interne, i vertici del Comune hanno avviato un’indagine interna dopo aver notato la sparizione anomala di decine di verbali. I controlli incrociati sui registri digitali hanno portato a un unico nominativo: un vigile urbano 44enne, che avrebbe agito utilizzando le proprie credenziali per accedere al sistema e cancellare le contravvenzioni.

Il metodo dell’agente “infedele”

Il meccanismo, apparentemente semplice quanto grave, prevedeva l’accesso al gestionale sanzioni e l’annullamento diretto dei verbali. Tra le multe cancellate, ben 13 erano destinate a membri della sua famiglia, mentre le restanti 269 sanzioni facevano riferimento a due soggetti privati ancora da identificare completamente.

Licenziamento immediato (ma parte il ricorso)

Il Comune ha proceduto con il licenziamento in tronco dell’agente, ma la vicenda non è ancora chiusa: il diretto interessato ha presentato ricorso al tribunale del lavoro, contestando la misura e chiedendo la revoca del provvedimento.

La reazione politica

Sull’episodio è intervenuto anche Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, che ha definito l’agente un esempio di “dipendente pubblico infedele e traffichino”, sottolineando l’urgenza di “ripulire la pubblica amministrazione dalle mele marce per evitare che certi metodi si diffondano”.
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