Il sipario si è definitivamente chiuso su una delle icone del mondo delle compatte sportive, segnando la fine di un'era non solo per Ford, ma per il mondo dell'auto in toto. Venerdì 26 settembre è stato assemblato l’ultimo esemplaredellaFord Focus ST nello stabilimento di Saarlouis, in Germania, segnando l'addio ad una delle Hot Hatch più amate e vendute degli ultimi 30 anni. La Focus “standard” continuerà ancora per qualche mese, uscendo definitivamente di scena fino a novembre 2025, prima di essere anch’essa mandata in pensione.
L'attuale Focus ST è stata poi un modello molto importante per Ford, in quanto, dopo la decisione dell'Ovale Blu di non dare una quarta generazione alla mitica Focus RS, era proprio la ST l'unica Focus ad alte prestazioni. Dotata di un vigoroso 2.3 turbo da 280 CV (che abbiamo provato per l'ultima volta qualche mese fa), la Focus ST è stata una delle ultime compatte sportive "tradizionali", lasciando un vuoto in un segmento che vede poche esponenti.
Un addio simbolico: ora l'unica Ford Performance (anzi, Ford Racing) è la Puma ST
Quando la casa madre decide che un modello non è più “strategico”, il segnale è forte. Ford non è nuova a queste scelte: la Fiesta ST era già uscita di scena nel 2023, in parte perché, pur amata, non generava margini apprezzabili per l’azienda. La strada segnata da Jim Farley, il CEO della Casa americana, è chiara: addio alle auto tradizionali, e spazio a SUV e crossover, soprattutto se elettrici. Il destino della Fiesta è stato questo: nel 2023, la mitica compatta dell'Ovale è stata salutata (non con poche polemiche), interrompendone la produzione dopo 47 anni.
La fabbrica di Colonia dove è sempre stata costruita è diventata la casa dei SUV elettrici Explorer e Capri, segnando il sorpasso delle auto elettriche e dei SUV anche a livello materiale rispetto alle automobili tradizionali. Il futuro della Focus è lo stesso: anche la fabbrica di Saarlouis, in Germania, sarà riconvertita per la costruzione di crossover elettrici entro la fine del 2025, e la Focus dovrà, purtroppo, lasciarle spazio.
Con l'addio alla Focus ST, anche la divisione sportiva di Ford si vede decimata. Rinominata Ford Racing nelle scorse settimane, l'ex-Ford Performance ora ha un solo modello sul mercato europeo, il crossover Puma. In più, rispetto all'ottima Puma ST con l'apprezzata meccanica della defunta Fiesta ST (motore 1.5 turbobenzina da 200 CV e differenziale autobloccante), l'attuale ST è spinta da una motorizzazione Mild Hybrid, con motore 1.0 EcoBoost turbo da 169 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce e prestazioni decisamente meno vivaci (0-100 km/h in poco meno di 8 secondi).
Il declino delle Hot Hatch: quali sono i modelli rimasti a listino?
Con la Focus ST che saluta il mercato, si accelera il declino delle Hot Hatch termiche: il segmento è ormai ridotto ai minimi termini in Europa. Non tutto è perduto: nel panorama attuale, alcune compatte sportive ancora resistono. Tra le “sopravvissute” troviamo modelli come la Volkswagen Golf GTI e la Golf R, la Cupra Leon VZ,, l'Audi S3, la BMW M135, la Mercedes A 35 AMG e la sorella maggiore A45 S AMG. Diversi modelli, però, hanno abbandonato il mercato, come le ottime Hyundai i20 e i30 N, l'eccezionale Renault Mégane RS e un'altra recente "dipartita", la Honda Civic Type R, ormai nella fase finale della sua commercializzazione in Europa.
Le Hot Hatch, in realtà, continuano a convincere e ad essere prodotte in giro per il mondo, ma in Europa, per via delle sempre più stringenti normative anti-inquinamento e le risorse sempre più necessarie per la produzione di automobili elettriche, non ci sono più fondi e spazi per questo tipo di automobili sul mercato europeo. Sebbene le Case non abbiano più modo di produrre questo tipo di auto, però, la domanda non è scomparsa. Diverse Case, infatti, guardano con interesse all’elettrificazione, con Hot Hatch elettriche come la Volkswagen ID.3 GTX o la più piccola Alpine A290. Le versioni “green”, al momento, faticano a replicare l’anima vivace dei motori a cilindri e pistoni.
Com'è l'ultima Ford Focus ST della storia
La Ford Focus ST di quarta generazione passerà quindi alla storia come l'ultima iterazione di un modello che ha fatto parte della storia di una delle compatte più amate degli ultimi 30 anni. La prima generazione della Focus ST, commercializzata come ST170, è basata sulla prima serie della Focus, quella del 1998, un'auto in grado di unire praticità e funzionalità con una dinamica di guida più simile a quella di una sportiva che ad una "normale" auto di tutti i giorni.
Dotata di un 2.0 aspirato da 170 CV, la Focus ST170 è stata poco popolare in Italia, ma è ancora oggi molto apprezzata in altri Paesi, soprattutto nel Regno Unito, per la guidabilità di grande livello che è capace di dare. Al suo posto, nel 2005, è arrivata la Focus ST di seconda generazione: al posto del precedente 2.0 aspirato, sotto il cofano c'è il mitico 2.5 cinque cilindri turbo di derivazione Volvo da 225 CV, capace di regalare grandi prestazioni sul dritto e la solita dinamica di guida gustosa. Torna un quattro cilindri sulla terza Focus ST, la Mk3, con un 2.0 da 250 CV affiancato da un'inedita versione Diesel, con motore 2.0 turbodiesel da 184 CV.
L'ultima Focus ST, la quarta generazione, è la più potente e veloce mai prodotta. Il motore, infatti, è derivato da quello della precedente Focus RS: si tratta del vigoroso 2.3 quattro cilindri turbo EcoBoost da 280 CV, disponibile sia con un ottimo cambio manuale a 6 marce che con un meno riuscito cambio automatico a 7 marce con convertitore di coppia. Disponibile anche in versione Diesel, con motore 2.0 EcoBlue da 190 CV, la Focus ST di quarta generazione è stata la più rapida e vigorosa ST di sempre, e lascerà di certo un bel vuoto da colmare per Ford negli anni a venire.