Comprare un’auto nuova oggi, soprattutto in un mercato in cui i prezzi medi sono in crescita, significa spesso ricorrere a un finanziamento.
È la formula preferita da case automobilistiche e concessionarie perché rende accessibile un modello anche a chi non può o non vuole pagare subito l’intero importo. Ma come funziona davvero un finanziamento auto? E soprattutto: a cosa bisogna fare attenzione per non pagare più del previsto?
Cos’è un finanziamento auto
Il finanziamento auto è un prestito concesso da una società finanziaria (spesso collegata al costruttore, come Stellantis Financial Services, Volkswagen Financial Services, ecc.) che permette di suddividere il costo della vettura in più rate mensili. Di norma, il cliente versa:
- un anticipo iniziale (variabile in base al valore dell’auto)
- un numero di rate mensili costanti
- talvolta una rata finale molto elevata (detta anche maxi rata o Valore Garantito Futuro), che può essere pagata, rifinanziata o evitata restituendo l’auto.
Questo schema consente rate leggere (es. 129 euro al mese), ma comporta un impegno importante alla scadenza del contratto.
TAN e TAEG: due sigle da capire
Per valutare un finanziamento auto è essenziale comprendere la differenza tra:
- TAN (Tasso Annuo Nominale): indica solo gli interessi applicati al prestito.
- TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale): include tutti i costi accessori, come spese di istruttoria, incasso rata, imposta sostitutiva.
È il TAEG il valore che rappresenta realmente quanto costa il finanziamento. Un TAN al 7,99% può sembrare accettabile, ma se il TAEG supera il 10% significa che i costi complessivi sono sensibilmente più alti.
La maxi rata finale: opportunità o trappola?
Molti finanziamenti moderni prevedono una rata finale pari anche al 60-70% del valore dell’auto. Nel caso di un'auto da 20.000 euro di listino, ad esempio, la maxi rata è di quasi 15.000 euro dopo tre anni.
Qui il cliente ha tre strade:
- Paga la maxi rata e diventa proprietario a tutti gli effetti.
- Restituisce l’auto rispettando condizioni precise (chilometraggio massimo, stato d’uso).
- Sostituisce l’auto accedendo a un nuovo finanziamento.
Il rischio è pensare di “aver comprato” l’auto con rate leggere, quando in realtà dopo tre anni ci si trova davanti a un esborso pesante o all’obbligo di cambiare vettura.
Le spese nascoste a cui fare attenzione
Molti automobilisti si concentrano solo sull’importo delle rate, ma ci sono altri costi che possono incidere molto:
- spese di istruttoria: da 200 a 400 euro per la pratica
- spese di incasso rata: spesso pochi euro, ma moltiplicati per 36 o 48 mesi diventano centinaia
- polizze accessorie: assicurazioni facoltative, ma proposte come “consigliate”
- imposte e tasse sul contratto di finanziamento
Sommando questi elementi, il prezzo reale dell’auto può essere molto diverso da quello pubblicizzato nella campagna promozionale.
Come evitare brutte sorprese
Il consiglio principale è leggere attentamente il contratto e chiedere sempre:
- qual è l’importo totale dovuto (non solo la rata)
- il valore del TAEG
- le condizioni per la restituzione dell’auto (chilometri massimi e penali in caso di superamento)
- cosa succede in caso di ritardo nei pagamenti.
Solo con queste informazioni si può capire se il finanziamento è davvero vantaggioso o se conviene valutare altre opzioni, come un prestito bancario tradizionale o un leasing. Attenzione a non farvi fregare!