Di Space Zhengzhou: il museo del futuro elettrico secondo BYD

Attualità
11 novembre 2025, 15.37
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Durante il mio recente viaggio in Cina ho visitato uno dei luoghi simbolo della trasformazione industriale del Paese: il BYD Di Space di Zhengzhou.
Si tratta del primo centro al mondo dedicato esclusivamente ai veicoli a nuova energia (New Energy Vehicles), uno spazio espositivo di 15.000 metri quadrati aperto nell’ottobre 2024 per raccontare, con un approccio museale e interattivo, la visione di BYD sul futuro della mobilità.
Di space BYD
Più che un museo aziendale, il BYD Di Space è un luogo di racconto industriale.
Ogni sezione collega la storia del marchio a quella di un Paese che, in meno di dieci anni, è passato da importare tecnologie a svilupparne di proprie, fino a diventare il principale esportatore mondiale di veicoli elettrici.

Un racconto che parte dalla cultura dell’energia

Di space BYD
Il percorso si apre al piano terra, nel Brand & Culture Space, dove BYD costruisce una narrazione che va ben oltre l’automobile. Si parte dalle prime fonti di energia, dagli animali al vapore, fino ai motori a combustione, ricordando come la prima vettura elettrica sia nata addirittura prima di quella termica.
Da qui si entra nel contesto cinese: un Paese che importa oltre il 70% del proprio petrolio e che, con più di 460 milioni di veicoli in circolazione, ha fatto dell’elettrificazione una priorità strategica.
BYD, che nel 2022 ha interrotto definitivamente la produzione di auto esclusivamente a benzina o diesel, si inserisce in questa logica di indipendenza energetica e di riduzione delle emissioni, diventando una delle aziende simbolo della “nuova via elettrica” del Dragone.

Design e produzione: dove nasce un linguaggio globale

Di space BYD
Il secondo piano, chiamato Design & Manufacturing Space, mostra in modo chiaro come BYD voglia raccontare non solo la tecnologia, ma anche l’identità estetica che ha costruito negli ultimi anni.
Ad accogliere i visitatori, una linea firmata dal direttore del design Wolfgang Egger (da noi recentemente intervistato), che introduce la sezione dedicata ai modelli più rappresentativi del gruppo: la BYD SEAL, la DENZA B5 e la sportiva Yangwang U9.
Una grande installazione composta da 880 sfere metalliche illustra i diversi linguaggi stilistici dei marchi del gruppo, mentre una BYD SEAL completamente sezionata consente di osservare la complessità costruttiva del veicolo, tra migliaia di componenti e sottosistemi.
Vengono anche mostrati i principali processi produttivi – stampaggio, saldatura, verniciatura e assemblaggio finale – con l’obiettivo di far capire al visitatore quanto ingegneria e qualità industriale pesino nel successo del marchio.

Tecnologia e innovazione, dal brevetto alla batteria

Di space BYD
Il terzo piano, dedicato all’innovazione, è il più tecnico. Una parete raccoglie oltre 500 brevetti selezionati tra i 35.000 depositati da BYD a livello globale. È qui che si incontra la protagonista indiscussa della visita: la Blade Battery, introdotta nel 2020 e oggi presente su tutti i modelli del gruppo.
Le varie fasi di produzione e i test di sicurezza – tra cui la perforazione con chiodo e la compressione – vengono mostrati in tempo reale, offrendo uno sguardo ravvicinato su uno dei punti di forza del marchio cinese.
Accanto alle batterie, trovano spazio tecnologie come il Cell-to-Body (che integra le celle direttamente nella scocca), l’IGBT per la gestione della potenza elettrica e il sistema di ricarica ad altissima velocità “Megawatt Flash”, che promette 400 km di autonomia in circa cinque minuti.
BYD presenta anche la sua strategia “a doppio binario”: ibrido plug-in e full electric. I sistemi DM-i, DM-p e DMO rispondono a esigenze differenti — dall’efficienza dei modelli urbani alle prestazioni delle versioni più sportive o fuoristrada. L’ultimo step del percorso è dedicato all’intelligenza a bordo, con il DiLink Smart Cockpit, l’assistente alla guida DiPilot e la piattaforma e4 a quattro motori indipendenti.
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