Tesla è un costruttore che si distingue sul mercato fin dal suo debutto per via del
grande contenuto tecnologico offerto. Oltre alla
guida autonoma evoluta, il cuore pulsante di queste vetture è racchiuso nelle batterie prodotte in Cina per le
Tesla Model 3 e
Model Y in grado di offrire elevate autonomie.
Tuttavia, una recente indagine condotta da EV Clinic, laboratorio europeo specializzato nella diagnosi e nel recupero dei sistemi di accumulo, getta un’ombra importante su questa reputazione. I risultati pubblicati rivelano criticità significative nei pacchi LG NCM811 assemblati a Nanjing, evidenziando tassi di guasto elevati e una longevità inferiore alle attese.
Batterie Tesla: il dettaglio del report
Secondo l’analisi, le batterie LG esaminate mostrano una degradazione diffusa delle celle. I tecnici hanno rilevato valori di resistenza interna molto più elevati rispetto agli standard considerati ottimali. Nello specifico su 46 celle analizzate, ben 15 superano i 100 mΩ, mentre le restanti si collocano frequentemente oltre i 50 mΩ: un valore che nel caso di una cella “sana” dovrebbe attestarsi tra 10 e 15 mΩ.
Questi valori suggeriscono una condizione strutturale compromessa sin dalle prime fasi del ciclo di vita, rendendo quasi impossibile la classica riparazione selettiva delle sole celle difettose. EV Clinic sottolinea che nel 90% dei casi i pacchi LG analizzati non permettono alcuna forma di ripristino efficace a lungo termine e persino la sostituzione di un intero modulo non garantirebbe la stabilità del sistema, a causa del rischio di “guasti a cascata” tra gli elementi rimanenti.
Le conclusioni diventano ancora più significative quando si confrontano i risultati con le celle Panasonic NCA, prodotte negli Stati Uniti e installate in altre versioni delle stesse Tesla. Le batterie Panasonic evidenziano una maggiore resistenza nel tempo, un’usura più graduale e, soprattutto, la possibilità di eseguire riparazioni efficaci in caso di guasto.
Una differenza cruciale riguarda ancora una volta la resistenza interna: una cella Panasonic efficiente presenta valori intorno ai 10 mΩ, mentre una cella LG NCM811 mostra già in origine livelli intorno ai 28 mΩ, valore che nei pacchi Panasonic rappresenterebbe già un segnale di guasto.
Al momento mancano dati comparativi sulle batterie LFP BYD, che equipaggiano alcune Model Y prodotte in Europa, lasciando aperto un ulteriore fronte di valutazione.
Le conseguenze per i consumatori
Molti esemplari di Model 3 e Model Y con accumulatori provenienti dalla fabbrica di Shanghai sono stati distribuiti sul mercato europeo negli ultimi anni. Di conseguenza, non è escluso che una parte degli automobilisti del continente possa essere interessata da queste criticità. In alcuni casi, il VIN del veicolo permette di risalire al tipo di batteria installata, fornendo un primo indizio per valutare eventuali rischi futuri.
Le conclusioni di EV Clinic includono anche una stima della vita utile dei due principali fornitori. Le batterie Panasonic NCA raggiungerebbero mediamente i 400.000 km, mentre quelle LG NCM811 si fermerebbero intorno ai 250.000 km. Una differenza che, alla lunga, può tradursi in un impatto significativo sul valore residuo e sui costi di manutenzione.