Auto e Coronavirus: cosa si può fare dal 4 maggio? Le risposte

Attualità
29 aprile 2020, 11.42
Dal 4 maggio parte in Italia la Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, che prevede la riapertura anche delle attività del settore automotive che si occupano di “commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli” (codice ATECO 45) e che consente, quindi, il regolare svolgimento sia delle concessionarie che effettuano vendite all’ingrosso, sia di quelle che effettuano vendite al dettaglio. Si tratta di quasi 157.700 imprese attive.
Via libera alle auto durante questo periodo di Coronavirus,
quindi. Sono tanti però tanti i dubbi che i cittadini hanno a riguardo,
soprattutto a causa delle limitazioni per gli spostamenti: si potrà visitare
una concessionaria? Dove? E provare un’auto a domicilio? Registrare i passaggi
di proprietà? Ricevere le vetture?
Per questo AutoScout24 ha coinvolto lo Studio
Legale Morpurgo e Associati
, specializzato in diritto del lavoro e
sicurezza sul lavoro, per dare le risposte alle domande più frequenti ed essere
a fianco dei propri dealer e utenti. Cosa si può fare dal 4 maggio?
I privati cittadini possono o meno recarsi in concessionaria
per acquistare e/o provare un’auto? Se sì, solo all’interno della regione?

Secondo l’interpretazione sì, come per altre attività commerciali (edicole,
tabaccai, ecc.) sarà possibile visitare le concessionarie, purché
nei limiti del tragitto più breve, solo nella propria regione, con
l’autocertificazione e mantenendo la distanza di almeno 1 metro tra le persone.
Con il DPCM del 26 aprile 2020 gli spostamenti sono consentiti solo per «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute», nonché da ultimo, anche «per incontrare congiunti». Si pone quindi il problema di chi potrà recarsi in concessionaria.
Sul punto pare opportuno riportare qui di seguito quanto
affermato dal Governo, sul proprio sito internet, tra le domande frequenti
sulle misure adottate (seppur non ancora aggiornate all’ultimo DPCM), in
relazione agli spostamenti:
«Recarsi in una qualsiasi delle attività commerciali aperte
(es. edicole, tabaccai, librerie, cartolerie ecc.) costituisce una ragione
legittima di spostamento? Sì, lo spostamento è ammesso, purché nei limiti
del tragitto più breve
. Le attività commerciali aperte vanno considerate
essenziali in base alla normativa emergenziale vigente, perciò l'acquisto dei
beni e servizi da esse erogati si configura in termini di necessità.
Conseguentemente, tale ragione di spostamento, in caso di eventuali controlli,
dovrà essere dichiarata nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione e
comunque dovrà sempre essere rispettata la distanza interpersonale di almeno 1
metro da ogni altra persona».
Secondo l’interpretazione che appare più plausibile del
nuovo DPCM le indicazioni sono da ritenersi applicabili anche alle attività
svolte dalle concessionarie di autovetture
. Va tuttavia tenuto presente che
è fatto divieto di spostarsi al di fuori della regione in cui ci si
trova, salvo sempre che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza
ovvero per motivi di salute.
I concessionari possono consegnare le autovetture al
cliente? O organizzare delle prove auto a domicilio?
In entrambi i casi sì,
non sono previsti espliciti divieti.
Sulla base delle disposizioni attuali non è previsto un
esplicito divieto di consegnare le autovetture presso il domicilio del cliente.
Anche per i test-drive non è previsto un divieto per le prove a domicilio. È
pertanto da ritenersi che si tratti di attività consentite (naturalmente nel
pieno rispetto della normativa sanitaria vigente).
I dealer possono consegnare la vettura con una bisarca
all’interno della regione? E fuori regione
? Sì, sia in regione sia fuori
regione perché Il trasporto delle merci è considerato un’esigenza lavorativa.
L’attività di consegna di autovetture è stata autorizzata
con il DPCM del 10 aprile 2020 dove, nell’elenco delle attività autorizzate, è
presente il codice ATECO 49 riferito al «trasporto terrestre e trasporto
mediante condotte»
,al cui interno rientra il codice ATECO 49.41.00
riferito al «trasporto di merci su strada» e nella cui descrizione di attività
è presente anche il «trasporto di autovetture». Il trasporto delle merci è
considerato un’esigenza lavorativa, e dunque, le merci possono entrare ed
uscire anche fuori regione.
I passaggi di proprietà si possono fare e registrare?
Sì, i passaggi di proprietà sono consentiti.
Il decreto Cura Italia ha stabilito la proroga al 31
ottobre 2020 della validità della ricevuta sostitutiva della carta di
circolazione rilasciata dalle agenzie di pratiche auto in occasione di un
passaggio di proprietà
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