Arbitro Assicurativo: cos'è e cosa cambia per gli assicurati, ma c'è un rischio

Attualità
12 novembre 2025, 15.00
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Arbitro Assicurativo: cos’è e come funziona.
A partire da gennaio 2026, entrerà in vigore l’Arbitro Assicurativo, un organismo pensato per risolvere in via stragiudiziale le controversie tra cittadini e compagnie assicurative. L’obiettivo principale è offrire un’alternativa al contenzioso giudiziario, più rapida, economica e accessibile, senza dover ricorrere ai tribunali.
In pratica, se un assicurato ha un problema con la propria polizza, come un rifiuto di risarcimento o controversie sulla liquidazione dei danni, potrà rivolgersi all’Arbitro Assicurativo. L’organismo valuterà il caso, ascoltando entrambe le parti, e potrà emettere decisioni vincolanti per la compagnia assicurativa, garantendo al consumatore un percorso più semplice e veloce rispetto al tribunale.

Perché Assoutenti lancia l’allarme

Nonostante la finalità positiva, Assoutenti esprime preoccupazione sull’attuale impianto normativo.

“Non basta avere un arbitro, se gioca nella squadra delle assicurazioni”, spiega Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti.

L’associazione teme che la composizione del collegio possa essere sbilanciata a favore delle compagnie, comprimendo i diritti dei cittadini. Attualmente, il decreto prevede che soggetti vigilati dalle stesse autorità assicurative possano far parte del collegio, rischiando di compromettere l’indipendenza dell’Arbitro.
Secondo Assoutenti, questa configurazione ignora l’asimmetria tra consumatori e compagnie riconosciuta dal Codice del Consumo e dal Codice delle Assicurazioni, che tutela in modo più forte il cittadino rispetto al settore assicurativo.

Nomina dei membri e ruolo del CNCU

Il decreto prevede che la nomina dei membri del collegio non spetti all’IVASS, ma al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sentito il CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti).

“Il ruolo del CNCU va rafforzato, non ridotto a un passaggio formale”, aggiunge Stefano Mannacio, esperto assicurativo di Assoutenti.

In sostanza, per garantire un giudizio imparziale e credibile, è fondamentale che i membri del collegio siano indipendenti dalle compagnie, rappresentando realmente gli interessi dei consumatori.

Le richieste di Assoutenti

Prima dell’avvio operativo dell’Arbitro Assicurativo, l’associazione chiede:
  • Rivedere i criteri di nomina dei membri del collegio, escludendo rappresentanti delle compagnie vigilate
  • Garantire un ruolo attivo e decisionale del CNCU
  • Assicurare che l’Arbitro sia uno strumento realmente a tutela dei cittadini, e non uno strumento a favore delle imprese

L’importanza dell’Arbitro Assicurativo

Se strutturato correttamente, l’Arbitro Assicurativo può diventare uno strumento efficace e veloce per risolvere controversie, riducendo tempi e costi del contenzioso tradizionale. Tuttavia, senza un reale equilibrio tra le parti, rischia di perdere credibilità e di non garantire la tutela dei consumatori, trasformandosi in un organismo che favorisce le compagnie assicurative.
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