A luglio crollano benzina e Diesel, volano le ibride Plug-In: ma il mercato auto italiano è ancora in crisi

Attualità
01 agosto 2025, 20.27
volkswagen golf ehybrid 07
Luglio chiude con un calo del 5,1%, mentre l’elettrico fatica e la politica resta ferma. ANFIA lancia l’allarme: “Serve chiarezza sul futuro del regolamento per la CO₂”.
Il mercato auto italiano continua a perdere colpi. Le immatricolazioni a luglio 2025 si fermano a 118.493 unità, in calo del 5,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che con quasi 125.000 unità proseguiva un declino ormai duraturo. Nei primi sette mesi dell’anno, il crollo complessivo è del 3,8%, con quasi 38.000 vetture in meno rispetto al 2024. Se si guarda al 2019, infatti, il gap è ancora più profondo: -21,3% nei volumi dei sette mesi, e -22,7% confrontando il solo mese di luglio. Questo è il segno che il settore non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemia.
Andiamo, però, ad analizzare meglio i dati, che raccontano di alimentazioni che salgono, e altre che arrancano. Benzina e Diesel, infatti, arretrano a doppia cifra, crollando rispettivamente del -21,6% e -26,1%. Anche le auto elettriche arrancano, con una crescita ottima in percentuale (+37,3%), ma che relega ancora l'elettrico ad una nicchia di mercato, con una quota ancora ferma al 4,9%. A trainare il mercato sono, a sorpresa, le ibride plug-in (PHEV), che a luglio crescono dell’81,1% rispetto al 2024, raggiungendo il 7,3% di quota di mercato, raddoppiando la scarsa quota del 3,8% ottenuta 12 mesi fa. A dettare questo netto sorpasso delle PHEV è la nuova normativa riguardante le auto aziendali, che sta spingendo sempre più società a scegliere le vetture ibride ricaricabili come "company car".
Secondo ANFIA, il problema di fondo resta l’incertezza normativa. “L’assenza di una data certa e di un’agenda precisa per la revisione del regolamento CO₂ per i veicoli leggeri", spiega il presidente di ANFIA, Roberto Vavassori, "sta bloccando il mercato. I cittadini non sanno cosa acquistare e rimandano la decisione”. L’associazione chiede una transizione più equilibrata, che consideri anche le tecnologie ibride e a combustione migliorata, evitando imposizioni unilaterali sul Full Electric.

La Panda è sempre l'auto più amata dagli italiani. Bene i SUV, crollano i segmenti tradizionali.

Mettendo per un attimo da parte i numeri (negativi) complessivi e analizzando ciò che racconta il mercato, vediamo come i SUV mantengano la leadership con una quota del 59,1%, ma crescono solo dello 0,2% rispetto a un anno fa. Rimangono, così, crossover e Sport Utility le auto preferite dagli italiani, con la Dacia Duster che sorpassa la Jeep Avenger a luglio diventando il SUV più venduto in Italia. Colpisce anche il boom dei SUV grandi (+56,1%), mentre le versioni compatte, nonostante tanti modelli di successo, arretrano dell’8,6%. In Top 10, infatti, troviamo cinque crossover di piccole e medio-piccole dimensioni: Dacia Duster, Jeep Avenger, Toyota Yaris Cross, MG ZS e Ford Puma.
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La Fiat Panda si conferma l’auto più venduta, seguita a ruota dalla Dacia Sandero, seconda, e e dalla Dacia Duster. Nel frattempo, i modelli a gas (GPL e metano) rappresentano il 10,1% del mercato di luglio, ma sono in calo del 15,3%. Le auto a benzina e Diesel, un tempo regine incontrastate, sono ormai in ritirata, con una quota rispettivamente del 21,6 e 9,9%.
Un crollo simile è riscontrabile nei segmenti classici del mercato. Se, infatti, SUV e crossover hanno più della metà delle immatricolazioni, citycar e utilitarie di segmento B valgono per il 28,6% del mercato, con volumi in calo del 15,3% nel mese di luglio, mentre le vetture de segmenti medi e grandi, ovvero compatte di segmento C, medie di segmento D e più grandi segmento E hanno una quota complessiva inferiore al 10% (9,4%, -10,6% rispetto al 2024).

MG cresce, BYD stupisce. Il mercato dell’usato va a gonfie vele

A livello di brand, invece, FIAT rimane il marchio più amato con una quota di mercato del 9,33%, forte di vendite in crescita del crossover 600. Toyota e Volkswagen chiudono il podio, mentre è da citare la continua ascesa di MG, primo brand di origine cinese con una quota di mercato superiore a quella di Hyundai (3,16%), e l'exploit di BYD, che con quasi 2.000 unità vendute segna un aumento di quasi 10 volte rispetto all'anno scorso, ed entra con 11.528 vetture vendute nella Top 20 dei brand nel 2025. Il merito è anche del SUV ibrido Plug-In Seal U, l'ibrida ricaricabile più venduta in Italia nei primi 7 mesi del 2025.
Se il nuovo soffre, l’usato sorride: a luglio i trasferimenti di proprietà sono aumentati del 6,4% rispetto allo stesso mese del 2024, superando quota 510.000 passaggi. Da inizio anno il mercato dell’usato cresce del 4%, a dimostrazione di una tendenza ormai consolidata: gli italiani preferiscono l’usato al nuovo, anche per paura di fare la scelta sbagliata in un contesto tecnologico e normativo in continua evoluzione.
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