Conosciamo tutti l’iconica Bugatti EB110, un modello entrato nell’olimpo delle supercar, non solo del marchio, ma dell’automobilismo in generale.
La “realizzazione” di Romano Artioli, imprenditore italiano che riportò in vita l’azienda alla fine degli anni ’80, si distingue per estetica e prestazioni straordinarie.
Prodotta a Campogalliano (MO) in due versioni, EB110 GT e l’evoluzione EB110 Super Sport, è oggi uno dei pezzi più ambiti al mondo. L’esemplare che vi mostriamo sta per andare all’asta da RM Sotheby’s e rappresenta un pezzo quasi unico: si tratta di una delle tre Bugatti EB110 Super Sport Prototipo utilizzate per lo sviluppo del modello stesso, quindi non ne esistono molte fatte così.
Il prototipo Bugatti EB110 Super Sport è un pezzo talmente raro da essere classificato come unico. Si tratta infatti di uno dei due soli telai da laboratorio utilizzati per lo sviluppo meccanico, i test e le omologazioni, che ha svolto un ruolo cruciale nella realizzazione della Bugatti EB110 SS.
L’esemplare che verrà battuto è stato conservato dal costruttore come auto di prova e vanta caratteristiche uniche non presenti su altri prototipi, come ad esempio il doppio serbatoio con unico sistema di rifornimento, la copertura motore in fibra di carbonio e il selettore del cambio differente rispetto al modello di produzione.
Queste modifiche evidenziano l’importanza nell’evoluzione del progetto Bugatti EB110. La vettura, con numero di telaio PCD39006, è uno dei soli tre prototipi creati per lo sviluppo della EB110 Super Sport.
L’esemplare in asta è stato prodotto all’inizio del 1993, fu inizialmente realizzato solo per testare telaio e roll-cage in fibra di carbonio. Successivamente, Bugatti decise di montare montata un propulsore collegato a due ruote motrici per provare su strada grosse modifiche soprattutto a livello di serbatoi. Le prime EB110, infatti, avevano due serbatoi completamente separati, e ciascuno era collegato ad una sola delle due bancate del motore V12 da 3.5 litri.
Nel caso uno dei due si fosse esaurito, quindi, il propulsore avrebbe iniziato ad andare a sei cilindri, ma mai a secco. In un secondo tempo, i tecnici Bugatti volevano ovviare al problema realizzando un sistema a riempimento unico, in modo da garantire sempre il corretto funzionamento del motore.
L’iconica Bugatti EB110 è all’apice della tecnologia anni ’90, sotto il cofano trova posto il caratteristico motore V12 quadriturbo da 3.5 litri abbinato a un cambio manuale a sei marce e alla trazione integrale permanente con tre differenziali. La variante EB110 Super Sport aveva una massa ridotta a 1.470 kg e potenza di 610 CV: ciò garantì di raggiungere i 351 km/h, stabilendo un nuovo record tra le auto di serie.
Il prototipo, con carrozzeria in grigio chiaro metallizzato e interni rivestiti in pelle color blu scuro, fa segnare appena 3.528 km sulla strumentazione. Le condizioni da vetrina, unite alla ricca documentazione, fanno lievitare il valore a cifre stratosferiche: si stima un prezzo d’asta di circa 3,1 milioni di euro a salire.
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