Dall’1 ottobre 2022 partirà a Milano la nuova fase dell’Area B 2022-2023, che estenderà il divieto di circolazione anche alle autovetture per trasporto persone benzina Euro 2 e a quelle diesel Euro 5, con alcune deroghe esplicitate nel sito del Comune di Milano, compresa quella relativa ai residenti. All’interno dell’area non potranno così accedere le vetture Euro 0-1-2 benzina, Euro 0-1-2-3-4-5 diesel, Euro 0-1-2-3 a doppia alimentazione gasolio-GPL e gasolio-metano, con alcune esclusioni.
Quante vetture sono coinvolte dall’Area B Milano 2022-2023? Secondo l’elaborazione del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI – Automobile Club d’Italia, con le precedenti e nuove restrizioni, non considerando le auto diesel Euro 5 dei residenti a Milano, in totale si stima che saranno quasi 165mila (24,2% del totale in circolazione) le vetture che non potranno circolare. E se si considera anche l’hinterland milanese, il numero di auto che non potrà circolare a Milano nelle zone dell’Area B 2022-2023 sale a quasi 483mila, pari al 26,7% del totale. A questi dati, che riguardano gli autoveicoli per trasporto persone, bisognerà poi aggiungere alcune fasce relative ai mezzi per trasporto cose, ciclomotori e motoveicoli e altre categorie di veicoli.
Ma le limitazioni applicate negli ultimi anni a Milano (Area C, Area B, ecc.) hanno avuto effetti? Secondo l’elaborazione di AutoScout24, il parco circolante resta datato ma i risultati iniziano a vedersi rispetto alla media italiana. Nella città meneghina, infatti, nel 2021 il parco circolante, costituito da 678.839 autovetture, ha registrato rispetto all’anno precedente un calo di oltre 48.200 vetture di vecchia generazione (da Euro 0 a 4), rappresentando il 45,2% del totale circolante (nel 2019 era del 51,4%). Un dato nettamente inferiore alla media italiana (52,9%). Aumenta, invece, di quasi 48.500 il numero di auto con classe di emissione più recente (Euro 6), che passa dal 28,8% del 2019 al 36,4% del 2021. Un trend confermato anche dalle richieste degli utenti su AutoScout24 da inizio anno: oltre la metà ricerca vetture Euro 6 e solo un quinto opta invece per alimentazioni più datate.
Sul fronte delle ibride ed elettriche, Milano è una delle città più virtuose sul territorio nazionale, con il 6,4% delle vetture circolanti sul totale (nel 2019 era del 2,8%), mentre a livello nazionale il dato è fermo al 2,9%.
“Milano si conferma una delle città più virtuose a livello nazionale e le limitazioni iniziano a produrre effetti positivi sul rinnovo del parco circolante – afferma Sergio Lanfranchi, Centro Studi AutoScout24 – La strada da percorrere è ancora lunga ma per favorire il cambiamento, oltre al mercato del nuovo può avere un ruolo fondamentale quello delle auto usate. Grazie al prezzo più accessibile, anche chi ha una capacità di spesa ridotta può guidare auto sicure e meno inquinanti. E i dati mostrano come sempre più italiani, e in particolare i milanesi, si stiano orientando su vetture con classi di emissioni più recenti. È importante sottolineare che rinnovare l’attuale parco circolante non significhi solo acquistare auto ibride o elettriche, ma anche alimentazioni di nuova generazione, come gli Euro 6, che possono dare una spinta al processo di rinnovamento.”
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