Aveva fatto discutere e parlare di se lo spot della Fiat sul blocco del prezzo della benzina ad 1 euro. Oggi è arrivata la severa pronuncia del Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Leggendo il bollettino numero 47 del 10 dicembre 2012 possiamo laggere che per l’Autorità Garante: il comportamento posto in essere da Fiat, consistente nell’aver diffuso, nei mesi di giugno e luglio 2012, informazioni ingannevoli nell’ambito di una campagna pubblicitaria nella quale veniva offerta la possibilità, a fronte dell’acquisto di un’autovettura della gamma Fiat, di bloccare per tre anni il prezzo di acquisto del carburante
(“Oggi Fiat blocca il prezzo del carburante a 1 euro al litro per 3 anni”). La campagna è stata articolata in numerosi spot televisivi e radiofonici, diffusi sulle reti Mediaset e sulle reti televisive e radiofoniche RAI, oltre che attraverso il canale internet.
Proseguendo nella lettura l’Antitrust afferma: Lo spot televisivo si apriva sottolineando il forte incremento di prezzo del carburante registrato negli ultimi anni e, mentre scorrevano le immagini di autocisterne che percorrevano una strada in salita con l’indicazione del prezzo del carburante registrato dal 1999 (1,00 euro) al 2012 (1,85 euro), una voce fuori campo enfatizzava l’offerta asserendo: “ma da oggi con Fiat tutto cambia, la vita torna in discesa. Fiat riporta il prezzo a un euro e lo congela fino al 2015”. Lo spot si chiudeva con un fermo immagine che riportava il seguente claim: “oggi Fiat blocca il prezzo del carburante ad 1 euro a litro per tre anni”. Più in basso, con minore evidenza grafica, si leggeva: “offerta valida presso i distributori di carburante IP aderenti all’iniziativa”. […]
Più in basso l’Autorità conclude: Il comportamento oggetto della presente procedimento si presta, infine, ad una valutazione di scorrettezza anche ai sensi dell’articolo 20, comma 2 del Decreto Legislativo n. 206/05, per il quale una pratica commerciale è scorretta “se è contraria alla diligenza professionale ed è falsa o idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio che essa raggiunge o al quale è diretta”. In merito alla contrarietà alla diligenza professionale, non si riscontra nel caso di specie, da parte di Fiat, il normale grado di competenza ed attenzione che ragionevolmente ci si può attendere da un professionista quale la società in esame. Questi, infatti, è un importante operatore presente da lungo tempo nel settore della produzione e della vendita di autovetture, molto conosciuto dai consumatori e dal quale è legittimo attendersi una particolare attenzione alla qualità e completezza della propria attività di comunicazione pubblicitaria.
In sintesi l’Antitrust, ha rilevato che non e’ ”immediatamente percepibile” l’esistenza di soglie massime di litri di carburante fruibili al prezzo promozionale. Ciscostanza che non permette ”ai destinatari di essere correttamente informati in merito alla reale portata dell’eventuale beneficio, che dovrebbe conseguire all’acquisto di un modello di autovettura Fiat rispetto ad una autovettura di marca diversa, e al numero di litri di benzina offerti per modello al prezzo promozionale di 1 euro”.
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