Pubblicate ufficialmente le foto teaser della nuova Mini 2023, ovviamente ancora in versione prototipo. Dopo il recente restyling di Mini 3, 5 porte e cabrio, la casa inglese sta lavorando di già ad un nuovo modello, probabilmente l’ultimo che monterà anche motori endotermici visto che la strada verso la totale elettrificazione è già stata delineata.
Questa nuova Mini verrà assemblata ad Oxford e di conseguenza la produzione verrà spostata dall’impianto VDLNedcar in Olanda. Nelle scorse ore, sono state pubblicate le prime fotoufficiali di un prototipocompletamentecamuffato della nuova berlina. Da queste foto si è potuto evincere la mancata alterazione delle proporzionicompatte del modello precedente. Discorso totalmente differente per quel che concerne i nuovi fari anteriori e posteriori, protagonisti di un consistente refresh estetico.
Mini 2023: cosa sappiamo sui motori
Sotto al cofano ci saranno una serie di motori a combustione interna e 100% elettrici, sulla falsariga di quanto già avviene oggi. Il brand d’oltremanica afferma che i propulsori a benzina e Diesel altamente efficienti continueranno a servire tutti quei paesi che non sono ancora pronti a passare al fullelectric. Attualmente, la MiniFullElectric è spinta da 184 CV alimentati da una batteria elettrica da 32,6 kWh. Dotata di uno scatto 0-100 km/h di 7,3 secondi e di una velocità massima limitata a 150 km/h, può percorrere fino a 314 km in città nel ciclo WLTP (234 km nell’utilizzo misto). È probabile che la prossima Mini riceva un nuovo powertrain con autonomia e prestazioni ancora più interessanti.
Manca solo l’ufficialità, ma pare più che certa la disponibilità di poterla scegliere a tre o cinque porte.Proprio la versione a tre porte della Mini 2023 sarà pioniera di un design degli interni completamente nuovo. Mancando le foto ufficiali del nuovo abitacolo, non sono state confermate ancora le novità attese all’interno dell’abitacolo, anche se la casa britannica ha affermato che il cruscotto avrà superfici che potranno essere personalizzate in base alle esigenze e preferenze del proprietario. Una cosa è certa: la rinuncia alla pelle per un abitacolo più ecosostenibile.