Nuova FIAT 500 “Torino”, arriva una versione ibrida che omaggia i lavoratori e la città

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08 luglio 2025, 12.32
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La serie speciale “Torino” celebra la città e i suoi lavoratori. Olivier Francois guarda già al futuro: “La prossima 500 sarà prodotta ancora qui, sarà elettrica e ibrida”
Il ritorno della FIAT 500 Ibrida segna una svolta importante per il brand torinese. Ma la notizia è il lancio della nuova serie speciale FIAT 500 Torino, come dichiarato da Olivier Francois al microfono di La Repubblica. Un’edizione celebrativa che non è solo marketing, ma simbolo concreto della volontà del marchio di rafforzare le sue radici industriali e culturali nel capoluogo piemontese, mentre si progetta già la prossima generazione: una 500 completamente ripensata per il 2030, anche elettrica, e prodotta ancora a Mirafiori.

500 Torino: un omaggio alla città, ma anche un progetto industriale

“La FIAT 500 Torino è un tributo a chi ha fatto la storia del marchio, ai lavoratori e alla città”, ha spiegato il CEO Olivier Francois. Sarà una serie speciale costruita in parallelo alla nuova 500 mild hybrid, con contenuti esclusivi dedicati a Torino: dettagli di design, badge celebrativi e una livrea ispirata ai colori – giallo e blu – e ai simboli del capoluogo piemontese.
Ma non è solo un’operazione d’immagine. La produzione della 500 Torino e della 500 Ibrida standard permetterà di riportare in attività centinaia di operai oggi in cassa integrazione a Mirafiori, oltre a riattivare l’indotto con 145 fornitori italiani coinvolti, di cui 70 solo in Piemonte.

100.000 vetture all’anno e una nuova 500 per il 2030

FIAT punta a produrre 100.000 unità l’anno della nuova 500 mild hybrid a partire dal 2026, con un lotto iniziale di 5.000 esemplari già nel 2025. Numeri che riportano centralità a uno stabilimento troppo a lungo sottoutilizzato e che aprono la strada a un progetto ben più ambizioso.
A Mirafiori stiamo già lavorando alla 500 del 2030, che sarà una piattaforma flessibile: sia elettrica che ibrida”, ha dichiarato Francois. Non si tratterà di un semplice aggiornamento del modello attuale, ma di un’evoluzione totale della city car, capace di rispondere alle esigenze del mercato europeo ancora incerto tra elettrificazione totale e soluzioni intermedie.
Questa nuova generazione sarà concepita per essere accessibile, sostenibile e prodotta in Italia, anche grazie alla sinergia con fornitori locali. Un messaggio chiaro alla Commissione Europea e ai mercati: la transizione si può fare, ma con realismo e gradualità.

Francois a Bruxelles: “Basta penalizzare le ibride, serve flessibilità”

Il CEO FIAT ha lanciato un messaggio diretto all’Europa: “Dobbiamo poter vendere ciò che vogliamo senza paura di sanzioni. I clienti non hanno più il potere d’acquisto del 2019, e le city car nuove sono sempre meno”.
Il riferimento è alla scomparsa di circa un milione di city car vendute in meno in Europa rispetto a sei anni fa, che ha portato – secondo Francois – alla chiusura di sei impianti. “Intanto le auto vecchie, spesso inquinanti e senza ADAS, restano in strada. Perché penalizzare chi vuole passare a una ibrida moderna come la 500?”.
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