Lexus LFA Concept: il ritorno del mito, ma il V10 è un vecchio ricordo

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05 dicembre 2025, 10.08
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Dopo la parentesi leggendaria del V10, il nome più sacro di casa Lexus rinasce come BEV. Condivide il telaio in alluminio con la Toyota GR GT e promette di risolvere l'enigma delle sportive a batteria: il coinvolgimento emotivo.
C’è un nome che, pronunciato nei corridoi di Toyota City, incute ancora timore reverenziale: LFA. Fino a ieri, quel nome era sinonimo di un urlo di quel V10 aspirato capace di spezzare i bicchieri di cristallo. Oggi, Lexus ha deciso di rischiare tutto, riutilizzando quella sigla pesante per una nuova era.
Lexus presenta ufficialmente la LFA Concept, un prototipo BEV (Battery Electric Vehicle) che non è solo una show-car, ma un laboratorio viaggiante. Se la sorella Toyota GR GT punta tutto sulla brutalità del V8, la nuova LFA elettrica punta alla perfezione dinamica e alla fluidità, sfruttando una sinergia tecnica senza precedenti.

"One Team": cuore elettrico, "ossa" da corsa

La notizia tecnica più rilevante è nascosta sotto la pelle. Dimenticate le classiche piattaforme "skateboard" pesanti e piatte tipiche delle elettriche. La Lexus LFA Concept nasce dallo stesso telaio interamente in alluminio sviluppato per le Toyota GR GT e GT3 da competizione.
È il risultato della filosofia "One-Team": gli ingegneri Lexus hanno lavorato gomito a gomito con il reparto Gazoo Racing. L'obiettivo? Sfruttare la rigidità torsionale e la leggerezza di un telaio nato per le corse per compensare il peso delle batterie, ottenendo un baricentro rasoterra e un packaging che privilegia la dinamica di guida pura.

Il principio "Shikinen Sengu"

rear lexus lfa concept
Perché chiamarla LFA? Secondo Akio Toyoda (Master Driver Morizo), non si tratta di cilindri, ma di eredità. Come la Toyota 2000GT passò il testimone alla prima LFA, quest'ultima deve ora passare il "know-how" alla generazione elettrica. Il progetto segue il principio giapponese dello Shikinen Sengu (il trasferimento delle competenze dai maestri artigiani ai giovani apprendisti). Questa vettura serve a formare la prossima generazione di ingegneri, costringendoli a risolvere la sfida più grande: creare un'elettrica che comunichi con il pilota come una meccanica.

Design: aerodinamica scultorea

Già avvistata come "Lexus Sport Concept" alla Monterey Car Week e al Japan Mobility Show 2025, la vettura mostra ora la sua identità definitiva. Il design è un esercizio di sottrazione. Le proporzioni sono da coupé classica a motore anteriore (grazie al telaio condiviso con la GR GT), con un cofano lungo e una cabina arretrata, una rarità per le elettriche che solitamente spingono l'abitacolo in avanti. Lexus parla di "bellezza scultorea" fusa con l'aerodinamica funzionale: niente alettoni posticci, ma una silhouette fluida pensata per fendere l'aria e rimanere timeless, senza tempo, evitando l'effetto "navicella spaziale" che invecchia precocemente.

Interni: la filosofia "Discover Immersion"

interni lexus lfa concept
Se il motore non fa rumore, come si crea emozione? Lexus risponde con il concetto "Discover Immersion". L'abitacolo è costruito sartorialmente attorno al pilota. La posizione di guida è identica a quella delle vetture GT3, bassissima e incassata nel telaio. Un dettaglio fondamentale riguarda lo sterzo: progettato per la guida sportiva, elimina la necessità di incrociare le braccia o cambiare impugnatura nelle curve strette (suggerendo l'uso della tecnologia Steer-by-Wire con volante a cloche "Yoke" evoluto). L'approccio è minimalista: pochi schermi giganti, tanta ergonomia fisica per permettere al pilota di concentrarsi solo sull'asfalto.

Il verdetto preliminare

La Lexus LFA Concept non è solo un esercizio di stile. È la dichiarazione che Lexus non vuole abbandonare il segmento delle supercar, ma vuole ridefinirlo. Utilizzando un telaio termico per un'auto elettrica, il brand giapponese potrebbe aver trovato la chiave per salvare l'anima sportiva: mettere il telaio prima del powertrain.
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