Alfa Romeo sembra avere nuovi piani: ecco cosa succede

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09 giugno 2025, 13.16
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Con l’arrivo del nuovo CEO, Alfa Romeo rivede i piani: più spazio ai motori a combustione, nuovi modelli e un futuro meno elettrico del previsto.
Il futuro di Alfa Romeo potrebbe tornare a parlare la lingua della tradizione: quella dei motori termici. Con l’arrivo del nuovo CEO Santo Ficili, il piano industriale ereditato da Jean-Philippe Imparato sembra destinato a cambiare rotta, allineandosi a una realtà di mercato ben diversa da quella prevista solo un paio d’anni fa.

Addio elettrico totale? I termici restano in gioco

Fino a poco tempo fa, Alfa Romeo sembrava destinata a diventare a brevissimo un marchio 100% elettrico. Ma le vendite globali di auto a batteria, ancora sotto le aspettative, hanno imposto un ripensamento. Ora, secondo indiscrezioni sempre più insistenti, i motori termici resteranno parte integrante della gamma Alfa almeno fino al 2035.
In concreto, ciò significa che le nuove generazioni di Giulia e Stelvio, attese tra il 2026 e il 2027, non saranno solo ibride ma potrebbero includere anche versioni benzina e Diesel. Si parla persino della possibilità di adottare il prestazionale V6 Nettuno di Maserati per le varianti ad alte prestazioni.
Una decisione strategica, che consentirebbe al marchio del Biscione di conservare il suo carattere sportivo, mantenendo vivo il legame con gli appassionati e con mercati in cui l'elettrico è ancora poco diffuso.

Nuovi modelli, ma con prudenza

Non solo motori: anche i piani prodotto potrebbero subire variazioni. Confermati (per ora) i lanci delle nuove Giulia e Stelvio, mentre resta da verificare il destino degli altri progetti annunciati in precedenza.
Nel dettaglio:
  • Il ritorno nel segmento E è ancora sul tavolo, con una berlina di rappresentanza prevista per il 2027, ma la sua realizzazione dipenderà dai fondi e dalle priorità stabilite dalla nuova dirigenza.
  • L’erede della Tonale non è più una certezza: i piani oltre il 2028 sono in fase di revisione.
  • Sempre più insistenti, invece, le voci su un nuovo modello compatto a cavallo tra Junior e Tonale, pensato per rafforzare la presenza del marchio nei segmenti strategici.

Un piano industriale in evoluzione

Il nuovo corso di Santo Ficili punta a una maggiore flessibilità, per adattarsi rapidamente ai segnali del mercato. In attesa di un piano aggiornato ufficiale, atteso entro la fine del 2025, è chiaro che Alfa Romeo non vuole legarsi mani e piedi all’elettrico, ma intende valutare caso per caso, paese per paese.
In un contesto normativo europeo in evoluzione — con la scadenza del 2035 per i motori termici sempre più incerta — questa prudenza potrebbe trasformarsi in vantaggio competitivo.
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