Si presenta con una livrea che le sta decisamente a pennello la nuova Alfa Romeo Tonale della Polizia di Stato. La nuova “Pantera”, così storicamente si chiamano le vetture in dotazione alla Polizia che, dagli anni ’50, rendono più sicuro questo paese.
Pronta a entrare in servizio inizialmente nella città di Torino, la presentazione delle nuove Tonale della polizia è avvenuta al Centro Stile Alfa Romeo, in presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del capo della Polizia Vittorio Pisani e del CEO Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato così come del Managing Director di Stellantis Italia Santo Ficili.
Le versioni preparate di Tonale per la Polizia di Stato montano tutte il motore 1.5 mild hybrid da 160 CV con trasmissione automatica a 7 rapporti, protezione anti-proiettili e tecnologia di bordo “Mercurio Extended”. Un totale di 850 vetture, da dicembre, verranno consegnate alle varie caserme per operare sul territorio italiano, per la precisione la metà entro, scusate la ripetizione, la prima metà del 2024. L’origine della partnership tra Alfa Romeo e la Polizia ha radici profonde. Si cominciò negli anni ’50, con la storica 1900 Super TI speciale. Da lì fu un continuo fino ai giorni nostri, non è infatti raro vedere le Giulia in livrea pattugliare le nostre strade.
Ora che attendiamo con ansia di vedere le prime Alfa Romeo Tonale della Polizia italiana percorrere le strade del nostro paese, ripercorriamo la storia di questo legame che si fonde con la storia stessa della nostra Repubblica.
Sebbene il simbolo della Pantera abbia fatto la sua comparsa solo durante gli anni ’60, le prime Alfa Romeo in divisa rinominate Pantera risalgono al 1952, quando le prime 400 unità di 1900 TI capaci di raggiungere i 180 km/h entrarono nel corpo di Polizia. Dotate di diverse modifiche, tra cui una carrozzeria più robusta e vetri anti-proiettile, le 1900 rimasero in servizio per 12 anni. Da quel momento, dopo questo fortunato inizio, la Polizia scelse quasi tutte le vetture Alfa Romeo come perfette Pantere per servire il paese e proteggere i cittadini. Ne hanno fatto parte la Giulietta prima serie, e con lei la Giulietta TI, così come le 2600 Sprint che per molto tempo, Ferrari 250 GTE a parte, è stata la vettura più potente data in dotazione alla Polizia. Siamo già ai tempi della Giulia, ovviamente prima serie, divenuta famosa anche grazie al cinema. Ne nacque un genere, il “Poliziottesco”, che gli appassionati di pellicole ricordano con piacere.
La Giulia in uniforme, più volte aggiornata, rimase in servizio fino ai primi anni ’80. Dopo di lei fu il turno dell’Alfetta, poi dell’Alfasud e poi della nuova Giulietta. L’Alfasud, prima Alfa Romeo dotata della trazione anteriore, lasciò a sua volta il posto alla 33, compresa la sua versione Quadrifoglio Verde, così come Giulietta lasciò il posto alla 75, con il suo 1.8, poi adottato anche dalla 155.
Siamo agli anni 2000, e con loro alla generazione di Pantere precedenti alle attuali Giulia e alla nuovissima Tonale. Si parte con la 156, usata dalla Polizia sia in versione tre volumi sia Sportwagon, in versione JTD. Stessa “sorte” per la 159, qui con l’aiuto della trazione integrale Q4 che ancora oggi equipaggia i modelli più recenti. L’ultima generazione di Giulietta, ormai fuori mercato, è stata scelta dalla Polizia con i motori 1.6 benzina o Diesel 2.0.
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