Dal 17 al 20 luglio si svolgerà la Coppa d’Oro delle Dolomiti, storica corsa di auto d’epoca che da sempre richiama un pubblico di sportivi e appassionati da tutto il mondo. L’edizione del 2014 non solo ripropone Belluno dove nacque ma si disputa negli stessi giorni in cui si gareggiava nel periodo compreso tra il 1947 e il 1956.
Alla corsa sono ammesse vetture costruite tra il 1919 e il 1961 mentre, in una categoria speciale con apposita classifica, sono iscritte alcune vetture realizzate tra il 1962 e il 1965 che si sono distinte per meriti sportivi o di particolare interesse storico. Tra le vetture in gara si segnala l’Alfa Romeo 2000 Sportiva del 1954 appartenente alla Collezione del Museo Storico Alfa Romeo.
L’impegnativa competizione sulle Dolomiti – uno degli scenari più suggestivi del mondo che si fregia del titolo di “patrimonio dell’Unesco” – si snoda lungo 584 chilometri, scanditi in due tappe, e prevede il valico di ben quattordici passi dolomitici, 62 prove di cui 58 cronometrate e 4 di media, con pendenze che superano il 10% e tornanti che mettono alla prova anche i piloti più esperti.
Già protagonista quest’anno di due rievocazioni storiche – la Mille Miglia 2014 e la Vernasca Silver Flag 2014 – oggi l’Alfa Romeo 2000 Sportiva prende parte alla Coppa d’Oro delle Dolomiti con tutta la sua affascinante storia. Si tratta infatti di un pezzo preziosissimo – ne esistono solo due esemplari al mondo – caratterizzato da una particolare livrea di colore grigio metallizzato.
La 2000 Sportiva viene progettata nel 1954 con l’obiettivo, da parte dei tecnici dell’Alfa Romeo, di produrre una piccola serie di vetture dalle prestazioni elevate e adatte sia all’impiego su strada, sia alle competizioni della categoria “Sport”. Il motore, 4 cilindri bialbero di 2 litri con una potenza di 138 CV, è strettamente derivato dal propulsore della “1900” e le consente di raggiungere i 220 km/h, velocità altissima per l’epoca.
La 2000 Sportiva è tecnicamente avanzata: dispone di cambio a 5 rapporti, sospensioni posteriori “De Dion” e carrozzeria in alluminio. La linea è filante e molto elegante: il disegno, firmato Bertone, è realizzato da Franco Scaglione, papà anche della quasi contemporanea Giulietta Sprint, oltre che della Giulietta SS e della 33 Stradale. Infatti il lunotto, la coda e il bauletto della 2000 Sportiva saranno poi riproposti con successo sulla Sprint, ovviamente inseriti in altre proporzioni.
La guidabilità e le performance della 2000 Sportiva sono da prima della classe, tanto che ancora oggi la sua guida è assolutamente piacevole e sicura. Alla fine degli anni Sessanta, le sospensioni posteriori “De Dion” serviranno come riferimento per mettere a punto l’analoga soluzione utilizzata dall’Alfetta berlina del 1972.
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