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ACI, Sticchi Damiani: “Incentivi per auto elettriche non vanno bene”

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Durante la conferenza stampa di presentazione della mostra Drive Different al Museo dell’Automobile di Torino sono intervenuti diverse personalità di spicco del mondo dell’auto e non solo. Da John Elkann e Carlos Tavares al Sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, è stato il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ad aver dato gli spunti più interessanti.

Parlando della mobilità del futuro, infatti, il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, in carica dal 2011, ha commentato gli attuali incentivi per l’acquisto di automobili elettriche o termiche poco inquinanti, definendoli senza giri di parole non sufficienti per svecchiare il parco circolante italiano. Il dirigente pugliese ha poi confermato la volontà di introdurre una forma di noleggio a lungo termine con prezzi calmierati dallo Stato, ispirato al leasing sociale lanciato nei mesi scorsi in Francia dal Governo Macron.

Sticchi Damiani, ACI: “Sono rimasti 120 milioni dagli incentivi per le elettriche, c’è qualcosa che non funziona”

Durante il suo intervento in occasione della presentazione della mostra Drive Different al Museo dell’Automobile di Torino (del quale trovate qui tutte le informazioni), Angelo Sticchi Damiani ha fatto una disamina del momento attuale della mobilità in Italia, ragionando sull’effettività delle misure ora in campo e sui problemi da affrontare per riuscire ad ottenere i risultati di riduzione delle emissioni inquinanti tanto agognate da Governi e enti di tutto il mondo.

“Dobbiamo riuscire a dare agli automobilisti la facoltà di scegliere.”, ha detto il Presidente dell’ACI. “Al momento, la scelta di andare in una certa direzione non ha dato i risultati sperati. Nell’ultima campagna di incentivazione, sono rimasti in cassa 120 milioni di euro destinati all’acquisto di automobili elettriche e non utilizzati. È evidente che bisogna quindi cercare di fare qualcosa di diverso per offrire più alternative. Dobbiamo mettere le persone in condizione di decidere come spendere al meglio i loro soldi.”.

Si tratta quindi di una critica piuttosto dura all’attuale schema di incentivi statali, giudicato da Sticchi Damiani non sufficiente per riuscire a dare una svolta alla mobilità italiana. “Come sappiamo, in Italia abbiamo il parco circolante più vecchio in Europa. Con queste disposizioni non riusciamo a svecchiarlo. Per assurdo, abbiamo ricevuto più richieste di rottamazione da automobili Euro 5 ed Euro 6 che di vetture Euro 0. Questo succede”, spiega Sticchi Damiani, “perché in Italia la metà degli automobilisti si può permettere di cambiare l’auto, mentre l’altra metà non può farlo. Un terzo degli italiani, invece, anche se dovrebbe cambiare auto obbligatoriamente non se lo può proprio permettere.”.

Il piano di Sticchi Damiani: “Arriverà il noleggio “sociale”: così cominceremo a rottamare davvero”

Per il 78enne leccese, è assolutamente necessario trovare un’altra soluzione. ACI e il Ministero dei Trasporti stanno pensando a nuove idee per la diffusione di automobili più ecologiche senza costringere gli automobilisti a spendere cifre troppo esose. Un esempio di come si potrebbe fare arriva dalla Francia, che ha lanciato il “leasing sociale”.

Il Governo Macron ha aperto le prenotazioni il 1° novembre, con le prime consegne in programma il 1° gennaio 2024. Si tratta di un noleggio a lungo termine destinato a coloro che hanno determinate caratteristiche, e che propone automobili dal basso impatto ambientale a 95 euro al mese, un prezzo calmierato dall’intervento statale che copre tutti gli altri costi del noleggio.

“Guardate cosa fanno i nostri “cugini” francesi.”, continua Sticchi Damiani. “In Italia stiamo lavorando per rendere realtà questa soluzione di noleggio a lungo termine “sociale”, ma con alcune differenze. In Italia, dovremmo tenere conto dell’ISEE, dell’età della macchina da rottamare e della tipologia di auto che si andrà a prendere. Stiamo cercando di ottenere rate comprese tra i 75 e i 125 euro, con prezzi calmierati per tutti coloro che potranno accedervi. Solo così”, conclude il Presidente dell’Automobile Club, “riusciremo finalmente a rottamare davvero le automobili Euro 0.”.

Sticchi Damiani ha poi puntualizzato che le automobili storiche non sono l’obiettivo della misura. “Quando parlo di Euro 0, non intendo dire che vogliamo rottamare automobili di interesse storico o collezionistico, ma quelle auto datate che costituiscono solo un problema.”. Un altro problema sul quale ACI e il Ministero dei Trasporti stanno lavorando è quello delle automobili abbandonate per strada. “Nel 2024 vogliamo eliminare tutte le auto abbandonate per strada: sono rifiuti speciali, meritano un iter per essere smaltite. Con il Parlamento cercheremo di fare anche questo.”.

Giulio Verdiraimo

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Giulio Verdiraimo

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