Un accordo tra Enel e Aiscat punta una spinta alla diffusione di auto elettriche. Uno dei problemi maggiori nella diffusione di questo tipo di vetture è quello della reperibilità delle colonnine di ricarica sulla rete stradale, soprattutto in Italia.
Il mercato delle auto elettriche, pur con numeri piccoli e percentuali dello zero virgola sta crescendo rapidamente. Nel 2015, in Europa, compresa la Norvegia che è il secondo mercato al mondo per le vetture con la spina, ne sono state vendute 145.000, il doppio rispetto all’anno precedente.
Quest’anno si stima di superare quota 200.000 immatricolazioni a livello europeo, con un modesto contributo dall’Italia, e arrivare quindi a 500.000 veicoli elettrici sulle strade dell’Unione.
Con un parco circolante in rapida crescita e un interesse da parte di costruttori e governi alla diffusione di automobili con questa alimentazione, diventa fondamentale la diffusione omogenea di punti di ricarica veloci e compatibili.
In quest’ottica l’Italia è tra le peggiori in Europa con sole 9 colonnine di ricarica sulla rete autostradale, e tutte al nord. Un imbarazzante confronto con il Regno Unito, dove ci sono 165 colonnine Fast Charger, che coprono il 98% del sistema autostradale inglese, che scende all’82% se si considerano anche le strade a scorrimento veloce.
In Inghilterra inoltre esiste un ente governativo, National Charge Point Registry, che raccoglie tutti i punti di ricarica pubblici presenti nel paese, con dati e statistiche “open” a società private, ad esempio gli sviluppatori di applicazioni.
L’accordo Enel-Aiscat (Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori) vuole recuperare, in parte, il gap rispetto agli altri paesi europei. I lavori partiranno nel 2017 e prevedono un periodo di studio e analisi e uno di realizzazione delle infrastrutture, per una durata di circa tre anni. Il dato positivo è che, almeno nelle intenzioni, la sperimentazione riguarderà tutta la rete autostradale italiana e le colonnine installate saranno di tipo Fast Recharge Plus, compatibili con tutte le auto in commercio.
Un avvio piuttosto timido per incentivare la diffusione di auto elettriche anche nel nostro paese, che fa segnare un calo nelle vendite, ferme allo 0.1% di quota di mercato. Inoltre, è sempre piuttosto complicato trovare una mappa con tutte le colonnine di ricarica dei diversi operatori.
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