Complici i mesi del lockdown, dove è “esploso”, anche sui social media, il fenomeno delle gare virtuali, abbiamo voluto toccare con mano i progressi nel campo. Per farlo, una volta iniziata la Fase 2, ci siamo recati nella sede di Hexathron Racing Systems, fondata nel 2009 da Marco Calovolo, da noi tempo fa intervistato per una piacevole chiacchierata. Il team da lui diretto ha la sua sede a Milano e si occupa, da anni, di seguire squadre e piloti in vari campionati sparsi in giro per il globo oltre che di engineering dal punto di vista progettuale (come la Giulia ETCR o la KIA K3 2.0T), di simulazione e altro ancora.
Un’esperienza che, con la pausa forzata imposta dal Coronavirus, e in attesa di tornare in pista, si è trasferita al motorsport virtuale, un mondo che è ben lontano dalla “play station” che tanti si immagino e che ti trasmette, grazie al progresso della tecnologia, sensazioni davvero vicine alla realtà.
Per l’occasione, quindi, chi scrive si è “accomodato” su un simulatore il cui telaio è stato realizzato interamente in casa mentre le periferiche, cioè volante, pedaliera e schermo, nonché sedile, provengono da partner esterni (anche se, gli stessi ingegneri della società milanese, stanno lavorando ad una pedaliera “propria”). Tre sono i software commerciali che decidiamo di provare: iRacing, una novità assoluta per l’autore, Assetto Corsa Competizione e rFactor2.
Partiamo da iRacing: ci mettiamo al volante sul circuito di Monza, riprodotto fedelmente al centimetro grazie alla tecnologia Laser Scan, dell’Audi R8 LMS con la quale Fabio Magnani, IT Manager di Hexathron Racing Systems, ha partecipato (in collaborazione con Ebimotors) alla E-Sports 12H Monza organizzata da Creventic e 24H Series lo scorso 23 Maggio. Il circuito lo conosciamo bene, l’auto si dimostra affabile, ma ciò che più sorprende del software statunitense è però l’importanza, strategica, di scaldare gomme, freni e soprattutto l’avere un setup ad hoc per abbassare i tempi.
Per quest’ultimo parametro, ci viene in aiuto Fabio con l’assetto che lui stesso ha usato per la gara virtuale sul circuito brianzolo. Con la macchina settata a dovere, iRacing sorprende poi per i trasferimenti di carico che vengono trasmessi fedelmente sul volante, mentre lo sforzo richiesto sulla pedaliera, a circuito idraulico, è paragonabile se non uguale a quella di una vera macchina da corsa, essendo questa periferica derivata da una pedaliera reale che equipaggia vetture da competizione GT.
Assaporato il software più amato da Lando Norris e Max Verstappen, è ora di Assetto Corsa Competizione, il simulatore ufficiale del GT World Challenge con il quale Fabio ha partecipato alla recente eRace4CARE, a bordo di una Ferrari 488 GT3 in coppia con Marco Bonanomi e supportato da un vero race engineer, il suo collega Maurizio Soro. L’auto è la stessa, ma la pista, questa volta, è Spa-Francorchamps.
Rispetto ad iRacing, con il quale è necessario prenderci la mano, ACC per chi ha un minimo di esperienza (come il sottoscritto) risulta più “malleabile” ma, anche in questo caso, senza un assetto studiato ad hoc non si va da nessuna parte. Il divertimento, però, una volta capito tutto l’insieme, in entrambi i casi, è garantito. Di entrambi i titoli, oltre che il comparto simulativo e il feeling al volante, stupisce anche il dettaglio grafico, a nostro avviso più alto sul titolo della Kunos Simulazioni (che offre anche un’eccezionale riproduzione delle condizioni atmosferiche e di asfalto) ma con una palette di colori più realistica sul prodotto americano (nel quale però la pioggia non è ancora disponibile).
Veniamo a rFactor 2, il software sul quale si svolgerà la prima 24 Ore di Le Mans virtuale della storia (ecco come seguirla). Non potevamo che calarci nell’abitacolo di una delle vetture che sarà protagonista in questo evento, la Porsche 911 RSR GTE sullo stesso Circuit de la Sarthe. Incredibile il realismo riprodotto, questa volta più relativo alla pista, dove ogni ondulazione del circuito, specie nel primo settore, farebbe esaltare anche il più inesperto dei simracer.
A nostro avviso, sono interessanti alcune sensazioni sul volante espresse da questo titolo, dove – rispetto agli altri due sopra citati – risulta più accentuato il passaggio sui cordoli e le vibrazioni dovute allo spiattellamento della gomma in frenata. Parlando ancora di 24 Ore di Le Mans virtuale, Fabio e Maurizio hanno supportato nella preparazione iniziale Riccardo Pera, giovane talento toscano che partecipa al FIA WEC sulla Porsche del Dempsey-Proton Racing e che sarà al via proprio con gli stessi colori anche nella sfida virtuale di questo fine settimana.
Finita la nostra esperienza sui tre software di guida più gettonati del momento, possiamo affermarlo con certezza: il mondo del simracing ha raggiunto un livello altissimo.
Se quella della 12 Ore di Monza e della eRACE 4 CARE è stata un’occasione anche per gli stessi ingegneri di vestire i panni dei piloti virtuali, allo studio c’è un progetto più a lungo termine con la partecipazione, sempre in collaborazione con Ebimotors, al campionato ufficiale e-sports 24H Series che scatterà il prossimo autunno, ma non solo. Con le vetture ferme, letteralmente, ai box, anche Hexathron Racing Systems ha visto una notevole crescita nella richiesta di supporto da parte di team di caratura internazionale, per l’affinamento di assetti, strategie, reverse engineering e analisi dati per migliorare le performance delle proprie vetture e piloti virtuali sulle piattaforme oggigiorno più diffuse, quelle citate poc’anzi, da molti ancora considerati dei semplici “giochi”, e non esiste peggior termine per definirli: iRacing, Assetto Corsa Competizione, rFactor 2 e Assetto Corsa.
Hexathron Racing Systems offre quindi consulenza e supporto nel simracing per quanto riguarda:
Tralasciando un momento il discorso e-sports, il mondo della simulazione è presente da anni nelle attività della società: l’abilità e l’esperienza derivata dalle competizioni reali ha consentito al pool di ingegneri milanese di creare modelli matematici per lo sviluppo, da zero, di un’autovettura da competizione, così come è ormai appurato che la comparazione dati tra simulazione e realtà aiuti ad affinare gli assetti validati al simulatore o, viceversa, deliberare prima al simulatore un setup che verrà poi trasferito sulla macchina reale. In tal senso la società di engineering lombarda ha sviluppato anche dei software proprietari per svariati tipi di simulazione (per intenderci, con o senza pilota definiti rispettivamente Driver in The Loop e Hardware in The Loop) tra cui spicca un 7-post rig virtuale utilizzato per il calcolo e l’affinamento dei cinematismi delle sospensioni.
Per maggiori informazioni o per contattare direttamente lo staff di Hexathron Racing Systems, questo è il link da seguire.
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