Renault 5 Turbo: la storia, il motore, la Turbo 2 e i rally [SCHEDA TECNICA]

Storiche
27 aprile 2020, 18.22
renault 5 turbo 17
Al Salone di Parigi del 1978 è arrivato un extraterrestre
creato per rivoluzionare il mondo delle piccole auto sportive. Una piccola “bomba”
che ha segnato la sua epoca che è entrata nel firmamento delle auto immortali.
Parliamo della Renault 5 Turbo, detta anche Maxi Turbo nelle
versioni da corsa Gruppo B dei rally.

Renault 5
Turbo: la storia di una folle “idea”

L’idea della Renault 5 Turbo è nata all’inizio del 1976, una
sera, in una confortevole Renault 16, lungo il percorso Dieppe-Billancourt.
Dopo una giornata di lavoro, Jean Terramorsi e il suo vice Henri Lherm
stanno tornando a casa e parlano a ruota libera di una R5 molto speciale,
“che potrebbe brillare in gara, completare la gamma e perché no? Sarebbe anche
dotata di turbo”, perché questo era a quei tempi il credo della Régie Renault.
“Sì, la prima auto francese con motore turbo a benzina, prodotta di serie”.
Jean Terramorsi sa più di chiunque altro quanti sforzi l’azienda abbia compiuto
per la Formula 1 e la vittoria di Le Mans usando questa specialissima
tecnologia. Jean Terramorsi, che sogna a occhi aperti e si esprime a voce alta
davanti al suo vice, lavora presso la Direzione Prodotto che si occupa delle
piccole serie. Propone l’idea di Renault 5 Turbo ai suoi superiori e, in
particolare, a Bernard Hanon, all’epoca CEO della Régie Renault, e a Gérard
Larrousse, Direttore di Renault Sport. Jean Terramorsi riesce a “innescare” la
sua piccola bomba prima di scomparire il 26 agosto 1976. Non vedrà mai la
sua “figliola”
, quell’auto di cui sognava a occhi aperti.
Renault 5 Turbo prototipo

Nome in
codice “PROGETTO N. 822”

Tra il 1976 e il Salone di Parigi del 1978, Michel Têtu e
gli ingegneri del Berex a Dieppe si danno da fare per elaborare la meccanica e
il telaio, fino a far uscire, nella massima segretezza, il primo prototipo. Nel
frattempo, Bertone in Italia, il Centro Stile Renault a
Rueil-Malmaison
, Alpine a Dieppe e Heuliez a Cerizay lavorano tutti
instancabilmente: chi allo stile, chi al telaio, chi all’industrializzazione
della futura Renault 5 Turbo, il cui nome in codice è 822.
Sarà un’auto di color nero, ideata a Dieppe e pilotata da
Guy Fréquelin, che sarà svelata al pubblico dalla stampa a novembre 1978. La
rivelazione di questo prototipo che corre sul circuito di Lédenon, praticamente
un mese dopo essere stato presentato al Salone di Parigi, lascia tutti a bocca
aperta. Altri prototipi saranno realizzati a Dieppe: 822-01, 822-02 e 822-03.
Sarà proprio quest’ultimo a esordire in gara con Guy Fréquelin al volante al
Giro d’Italia del 1979
. L’evento si conclude con un ritiro, per rottura del
motore, ma nonostante i temibili concorrenti, la prima Renault 5 Turbo è una piccola
“bomba”
e ha avuto tutto il tempo di impressionare spettatori e
giornalisti.

La
produzione di serie: ecco la Renault 5 Turbo

Renault 5 Turbo (1)
Nel maggio del 1980 comincia ufficialmente la produzione
della Renault 5 Turbo
, un’auto fuori dalla norma a livello di allestimenti,
in un primo tempo limitati: modello unico, quasi niente optional e scelta tra
due tinte (Blu Olimpo e Rosso Granata). Nelle auto blu gli interni sono rossi e
viceversa.
Le scocche della Renault 5 sono realizzate a Flins e da qui
prendono la strada per Cerisay, dove vengono trasformate dal famoso allestitore
Heuliez: scocca allungata di 5 centimetri, padiglione e porte in
alluminio, installazione della barra antiavvicinamento all’anteriore e altre
“chicche”. Rispedite in camion presso gli stabilimenti Alpine a Dieppe, è qui
che vengono assemblate: parafanghi anteriori, parafanghi posteriori e cofano in
poliestere, gruppo motore dotato di turbo Garrett, trasmissione a 5
rapporti
, rivestimenti interni, verniciatura. Segue per ogni auto il collaudo
su strada nella campagna normanna e un altro controllo qualità
. Bisogna fare
in fretta, perché le 400 unità in attesa di omologazione devono essere
presentate alle istanze della FIA
.
La Renault 5 Turbo, di cui nel 1980 sono state realizzate
802 unità
che recano il marchio di fabbrica 1981, diventerà la “beniamina”
degli appassionati di auto sportive francesi che possono scegliere solo tra
queste e le Alpine A 310 V6.
Renault 5 Turbo interni
L’annata 1982 introduce piccoli cambiamenti tra cui
scambiatori più performanti, porte in lamiera – e non più in alluminio – e
nuove tinte di carrozzeria. Della Renault 5 Turbo, impropriamente chiamata
Turbo 1 per differenziarla dalla Turbo 2, sono state prodotte 536 unità nel
1981 e 352 unità l’anno successivo.

Motore
Renault 5 Turbo

Il motore è in posizione posteriore centrale longitudinale,
praticamente al posto del bagagliaio, ed è della famiglia Cléon-Fonte. Si
tratta di un 4 cilindri in linea da 1.4 litri, eroga 160 CV a 6.000 giri
al minuto e una coppia di 210 Nm a 3.250 giri/min. Il basamento è in
ghisa e la testata in lega leggera, la distribuzione è ad albero a camme
laterale che aziona tramite aste e bilancieri le valvole, mentre l'alimentazione
è a iniezione meccanica Bosch K-Jetronic e la sovralimentazione mediante turbocompressore
tipo Garrett T3
con pressione di 0,86 bar e dispone di un intercooler
aria-aria.
La trazione è posteriore, con cambio meccanico a 5
rapporti
. Per quanto riguarda le prestazioni, la Turbo raggiunge una
velocità massima di 200 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi.

L’arrivo
della Renault 5 Turbo 2

Renault 5 Turbo 2
Al Salone di Parigi del 1982, viene presentata la Renault
5 Turbo 2
che si distingue dal modello precedente innanzitutto per gli
interni. È nel 1983 che Renault 5 Turbo cambierà più radicalmente i suoi connotati
abbandonando l’abitacolo e i sedili sofisticati firmati Bertone per adottare
gli elementi, i sedili e le finiture interne derivate dalla R5 Alpine Turbo.
Le principali caratteristiche tecniche dei due modelli sono quasi identiche, a
tal punto da mantenere lo stesso numero: R8220. Se messe a confronto, risulta
che la Turbo 2 ha 30 kg in più. Sarà forse più pesante, ma meno cara, in quanto
costava, nel 1983, 102.000 franchi invece dei 115.000 franchi del modello
precedente.
Alla fine del 1983, è chiaro che il futuro dell’auto
sportiva passa da una serie speciale di 200 Renault 5 Turbo con motore di
cilindrata superiore che rientra nella classe 2 litri: il modello 8221 è
costruito esclusivamente per ottenere l’omologazione sportiva nel Gruppo B del
Campionato Mondiale Rally
. Tra il 1982 e il 1986 saranno prodotte 3.167
Renault 5 Turbo.

Renault 5
Turbo: la piccola bomba dei Rally

Nella stagione 1980-1981, il programma rally di Renault
Sport è relativamente limitato: si prevede di far partecipare un’unica
Renault 5 Turbo ufficiale ai vari campionati nazionali e internazionali
. Un
anno dopo il Giro d’Italia del 1979 e il suo parziale fallimento, ritroviamo
una Renault 5 Turbo conforme agli standard del Gruppo 4 pronta per il Tour de
France Automobile del 1980. Al volante questa volta c’è Jean Ragnotti,
con Jean-Marc Andrié sul sedile del passeggero. I due amici sfiorano il
successo. La stessa cosa accade qualche mese dopo al Tour de Corse, quando una
foratura pregiudica la vittoria. Bisognerà aspettare la quarta partecipazione a
un rally per conseguire il primo successo.
Al Rally di Monte Carlo del 1981, l’equipaggio
Ragnotti-Andrié si aggiudica una vittoria ampiamente meritata da tutto il team
Renault Sport con a capo Patrick Landon, per non dimenticare i meccanici,
l’ingegnere François Bernard, che si è molto adoperato per lo sviluppo di
quest’auto, nonché i fratelli Bozian, motoristi che hanno partecipato a questa
avventura di alto spessore sportivo. Non si dimenticherà certo, nel 1981, la
Renault 5 Turbo “Cévennes”, versione da competizione del Gruppo 4, praticamente
pronta per correre a un prezzo di 217.700 franchi.
Nel 1983, il Gruppo 4 è sostituito dalle Gruppo B che
assisterà allo sviluppo delle auto più potenti mai costruite per il mondo dei
rally, ma anche quelle più pericolose. Proprio in quest’ottica esce la Renault
5 turbo modello “Tour de Corse”
che risponde ai criteri del Gruppo B e che
viene omologata a gennaio 1983. La sua potenza è di 240 CV a 7.000
giri/min. Il suo difetto, rispetto alle concorrenti, è che ha pneumatici troppo
stretti, senza possibilità di utilizzarne altri, con conseguenze disastrose per
la tenuta di strada.
1985 - Renault MAXI 5 Turbo
Ecco perché, nel 1984, Renault 5 Turbo 822 si evolve nel
modello 8221, soprattutto per avere la possibilità di montare sulla futura Renault
5 Turbo Maxi
pneumatici più larghi durante le gare. Questa evoluzione
“maxi” per la stagione 1985 è resa possibile dall’aumento della cilindrata
che passa a 1.526 cm3 e 350 CV
. Più potenza, più coppia, un grosso
lavoro sul peso che scende a 905 kg
, un impianto frenante potente, uno
sterzo più diretto, nuovi ammortizzatori. La Maxi Turbo è l’evoluzione per
eccellenza della Renault 5
.
Nata sotto buoni auspici, Renault 5 Turbo Maxi comincia la
stagione 1985 ma dopo alcuni incidenti, a fine 1986, la Federazione rinuncia a
far correre le Gruppo B, che sono auto fuori dalla norma. Renault 5 Turbo si
ferma nel 1985, anche se a un certo punto era stata prevista una super Renault
5 Turbo Maxi nella versione a quattro ruote motrici.

Scheda tecnica
Renault 5 Turbo

- Motore: 4 cilindri in linea
- Posizione: centrale longitudinale
- Cilindrata: 1397 cm3
- Potenza: 160 CV a 6.000 giri/min
- Alesaggio x corsa: 76 x 77 mm
- Rapporto volumetrico: 7:1
- Coppia massima: 21,4 mkg a 3.250 giri/min
- Distribuzione: albero a camme laterale
- Raffreddamento: liquido
- Alimentazione: iniezione elettronica Bosch K Jetronic
- Sovralimentazione: turbo Garrett T3
- Cavalli fiscali: 6 cv
- Trasmissione: su ruote posteriori
- Frizione: bidisco
- Trasmissione: 5 rapporti
- Tipo di carrozzeria: monoscocca in acciaio, biposto
- Sospensioni: a triangoli sovrapposti anteriori e
posteriori, barre di torsione, barre antirollio, ammortizzatori telescopici
- Impianto frenante: dischi ventilati anteriori e posteriori
- Sterzo: a cremagliera
- Pneumatici: anteriori 190/55 HR 340 e posteriori 220/55 VR
365
- Peso: 970 kg
- Velocità massima: 200 km/h
- 400 m. partenza da fermo: 15,15 secondi
- 1000 m. partenza da fermo: 28,4 secondi
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