Peugeot 607 Paladine: un’auto presidenziale

Storiche
09 settembre 2020, 12.17
la peugeot 607 paladine una landaulet per leliseo 1
Presentata a fine 1999, la 607 è la vera grande novità
dell’anno 2000 nella gamma Peugeot. La nuova berlina alto di gamma destinata,
come le sue antenate 604 e 605, al ruolo di ammiraglia, aveva l’ambizione di
contrastare lo strapotere delle vetture d’oltre Reno in quel prestigioso
segmento. Tra queste, però, c’è una versione particolare, destinata a grandi
cose: la Peugeot 607 Paladine.
Per elevare il prestigio della Casa del Leone, a livello
internazionale fu deciso di realizzare una vettura molto speciale, destinata a
guadagnarsi un ruolo di prestigio nel parco auto dell’Eliseo. Non era
certamente la prima volta che una Peugeot ricopriva tale ruolo; vent’anni
prima, la Peugeot 604 limousine era stata protagonista in occasione
delle cerimonie ufficiali come vettura di stato al servizio del presidente
Giscard d’Estaing prima e poi con Francois Mitterand.
Così nel febbraio del 2000, quando venne ufficialmente
presentata la Peugeot 607 Paladine, apparve da subito chiaro che era stato
toccato un nuovo vertice nella realizzazione delle vetture di prestigio.

La
Peugeot 607 Paladine

Lunga oltre cinque metri, circa trenta centimetri più
di una Peugeot 607 berlina di serie, di questa ammiraglia mantenne, seppur
allungata, la linea di fiancata affilata e slanciata, valorizzata da una livrea
“bleu céleste”.
La Peugeot 607 Paladine disponeva di una particolarità che
la rendeva unica nel panorama delle limousine di quegli anni: nella parte
posteriore sopra i due posti di maggior prestigio il tetto era retrattile
elettricamente
e proprio per questa sua peculiarità possiamo definirla come
una landaulet. Il tetto era tutto in acciaio e vetro e per realizzare la
parte posteriore, quella che si apre e si ripiega nel bagagliaio, è stato
utilizzato un meccanismo di funzionamento simile a quello della Peugeot 206 CC.
Caratteristico di questo modello erano anche i cerchi in lega da 18” con
pneumatici 235/45/18. Internamente la prima cosa che saltava agli occhi era
l’esclusivo livello delle finiture difficile da descrivere anche per chi ha
avuto l’opportunità di vederla di persona. I due posti anteriori erano
denominati di “servizio”, mentre posteriormente si trovavano i due posti di “prestigio”
con un terzo posto “occasionale” per un interprete o una guardia del corpo
disposto contromarcia, esattamente vis a vis con il presidente.
Peugeot 607 Paladine interni
I due sedili posteriori avevano lo schienale regolabile
elettricamente con possibilità di memorizzare due diverse posizioni, gli
appoggiatesta erano anch’essi con regolazione elettrica e dispongono di
braccioli individuali e appoggia piedi regolabili. Una consolle centrale,
mutuata da quella del cruscotto della 607 era posizionata tra i due sedili
posteriori e racchiudeva tutti i comandi della climatizzazione oltre a quelli
per le comunicazioni telefoniche e sonore. Ovviamente, non poteva mancare anche
un frigo bar.
La poltrona posizionata contromarcia disponeva anche di un
tavolino pieghevole a comando elettrico che in posizione di riposo scompariva
completamente nella struttura, ma che, da aperta, conteneva al suo interno uno schermo
al plasma da 17 pollici
collegato ad un pc e ad un lettore DVD. Il
passeggero sulla poltrona di sinistra poteva attingere a dei libri dal piccolo
comparto apposito inserito nella struttura o ascoltare della musica coccolato
dal piacere dei sedili finemente lavorati da Hérmes in morbido cuoio
dalla tonalità “bleu saphir” e, ovviamente, rifinito con doppie cuciture alla
francese in cotone Indingo. A completamento, i tappetini in lana erano
intrecciati a quadretti con colori blue e bianco.
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