Scegliere di percorrere una strada in un certo senso obbligata può avere i suoi pregi come i suoi difetti, questo è innegabile. Parliamo della protagonista di questa nuova prova su strada, la Renault Megane E-Tech, che con il lancio della nuova generazione ha scelto l’unica via dell’elettrificazione totale. Si chiama E-Tech anche la passata generazione, ancora a listino, ma non è da confondere con l’omonima versione che indica la presenza del motore ibrida plug-in. La nuova Renault Megane E-Tech, quindi, continua quella storia iniziata ben 27 anni fa in parte rivoluzionandola: nel 1995 Renault arrivò nel segmento C, allora il più ambito prima della vera e propria invasione di SUV e crossover nei tempi più recenti. Nel 2022 l’arrivo della prima Megane full electric.
Siamo, quindi, alla quinta generazione e la scelta di produrla nella sola versione elettrica rappresenta una scommessa. Certo, sappiamo che oggi il mercato delle elettriche in Italia conta ancora percentuali piuttosto basse (siamo al 3,7% del mercato nel complessivo gennaio/novembre 2022 secondo dati UNRAE) ma dal punto di vista della nuova elettrica Renault non si può che guardare con fiducia al futuro. Cinque dei sei allestimenti proposti, li analizziamo nella sezione dedicata ai prezzi, sono soggetti agli incentivi statali per auto elettriche, tanto che nel primo anno di commercializzazione Megane E-Tech è già nella top 20 delle più vendute. Agguantare la Tesla Model 3 e altre sue avversarie dirette non sembra un obiettivo impossibile da perseguire nel 2023, e ci sono tutte le “armi” per farlo.
Ora è arrivato il momento di scoprire le dimensioni e gli interni della Renault Megane E-Tech, il prezzo e analizzarla in movimento e nelle fasi di ricarica nella nostra prova su strada più approfondita.
Le dimensioni della Renault Megane E-Tech sono le seguenti, e confermano l’approccio sì da classica berlina al confine tra segmento B e C ma con quel tocco da crossover che non fa mai male, specie di questi tempi. Ecco i riferimenti:
Della Megane E-Tech sorprendono da una parte le proporzioni, visto che la vettura si presenza molto “squadrata”: la sezione frontale è importante, così come non si può non rimanere colpiti dalle sottili luci a LED diurne a forma di L stravolta che caratterizzano il frontale e allo stesso tempo il lato B. Dietro la luce a tutta larghezza copre per intero il portellone e non sfigura affatto il nuovo logo Renault che viene così esaltato in vista posteriore. Davanti è lo stesso discorso, con l’aggiunta dei gruppi ottici principali qui dotate di luci adattive full LED. Piace, specie con questa colorazione, la lama dorata di ispirazione F1, mentre avvicinandosi al grande logo sul lato A si scorge la piccola telecamera sopra la targa sulla quale torneremo a breve. Altri due aspetti, uno nel bene e uno nel male, sono da commentare osservando da fuori la Renault Megane E-Tech: il primo riguarda i vistosi cerchi da 20″ della versione full optional da noi provata (di serie si parte con i 18″), mentre matita rossa sulla visibilità posteriore.
Piccola premessa, forse avrete notato i voluminosi specchietti retrovisori a caratterizzare il design complessivo della vettura, e il motivo è presto detto. Guardando nel retrovisore in abitacolo, infatti, la vista è praticamente pari a zero per colpa dello stretto lunotto, peggio ancora quando tre persone siedono sulla panca posteriore. C’è un trucco, ma costa: trovate il dettaglio nell’ultimo paragrafo, si tratta dello specchietto digitale attivabile a piacimento che proietta le immagini riprese dalla telecamera posteriore, in buona se non ottima qualità. Un optional quasi irrinunciabile per porre rimedio a questo difetto sul quale non si può certo soprassedere.
Per quanto riguarda gli interni della Renault Megane E-Tech vale la pena approfondire, questa volta sul serio. Il debutto del nuovo openR Link viene portato al debutto proprio da Megane E-Tech, e che troviamo anche su nuova Austral, e rappresenta di per sé una rivoluzione ancora più grande di aver scelto il solo motore elettrico per la nuova generazione. Stupisce, innanzitutto, la proporzione tra i display: 12,3″ per il quadro strumenti, con le sue varie schermate, 12″ (in verticale) per il touch centrale. Il software è totalmente Google e sembra davvero di operare, specie aprendo il navigatore, con il fidato Google Maps cui tutti siamo abituati ad usare per trovare una località o la distanza di una destinazione prima di partire per un viaggio. Ben 774 cm2 di superficie vetrata “strana” da trovare su un’auto del segmento generalista. Bene i comandi, sia fisici (la climatizzazione rimane di stampo classico, ben fatto”) sia virtuali grazie all’ottima organizzazione di menu e sotto menu. Meno bene la superficie vetrata “vera”, che costringe a qualche compromesso dietro il montante centrale, come spiego a breve.
Immediato poi il feeling con l’assistente di Google: “Hey Google, portami a casa“. Più semplice di così…Sarebbe servito più tempo per studiare a fondo tutte le potenzialità del nuovo sistema promosso da Renault ma le basi per fare bene in un mondo tecnologico così competitivo, anche e specialmente nel mondo dell’auto di oggi, ci sono proprio tutte. C’è Apple CarPlay wireless e configurando i singoli account Google (fino a 5) si ripetono le stesse app che avete solitamente sullo smartphone. Tolto il lato tech, mi sono piaciute sia l’abitabilità dei posti anteriori sia la qualità degli interni della della Megane E-Tech: nelle foto della nostra gallery vedere una top di gamma molto ben allestita, e l’effetto wow è praticamente garantito; a ciò si aggiunge la regolazione elettrica dei sedili, che chiede di salvare la posizione a ogni minimo aggiustamento, riconoscendo ovviamente il profilo Google di chi sale a bordo, così come il massaggio che è ormai raro da trovare su auto di questo segmento.
Diverso il discorso per l’abitabilità posteriore: per avere un lunotto così “striminzito” la carrozzeria si stringe già dopo il montante centrale, per buona pace delle teste di chi siede dietro. L’ambiente risulta essere più costretto sulla seconda fila, specie osservando con attenzione la superficie vetrata. Un problema per chi eccede con i centimetri, un finto problema per chi ha una statura più nella media. Altro problemuccio con la piastra di ricarica wireless, la cui posizione non sembra troppo indovinata: si trova in una cavità ricavata sotto i comandi fisici del clima e armeggiare con il telefono non è così immediato, anche perchè in curva, spostandosi, salta la “connessione”. Meglio adoperare le prese USB-C: ce ne sono fino a 4.
Veniamo al bagagliaio della Renault Megane E-Tech, che parte da una capacità minima di 440 litri, la stessa al variare della versione (EV40 o EV60) estendibili fino a 1.332 litri. C’è un (secondo) problema: abbattendo gli schienali 60:40, si crea uno scalino veramente importante cui è quasi impossibile porvi rimedio. Anche la soglia di carico è piuttosto alta (lo si nota molto bene dalla foto qui sopra) per dare più profondità al vano ma nel caso di caricamento di oggetti lunghi c’è davvero da da avere molta pazienza.
Veniamo alle sensazioni che la Renault Megane E-Tech trasmette tra le mani di chi si trova seduto nel suo confortevole posto guida. Rispetto ad altre elettriche, e il sottoscritto ne ha già guidate parecchie, ci sono pro e contro: tra i pro l’autonomia indicata dal computer di bordo, della quale potete fidarvi; tra i contro, una tendenza a slittare un po’ troppo frequentemente le ruote anteriori (nonostante i controlli inseriti) quando si esagera col gas, pedale che si impara presto a usare per sfruttare al meglio non solo la generosa coppia della vettura che eroga 300 Nm tutti avanti e accelera da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi per 160 km/h di velocità massima Si può adoperare letteralmente una guida più tranquilla selezionando la modalità ECO: non solo aumenta l’autonomia, della quale ci occupiamo a breve, bensì la potenza viene tagliata e la velocità massima ridotta a 105 km/h.
Piace anche l’effetto One Pedal, piace ancora di più la possibilità di regolare la “frenata” data dal recupero energetico su più livelli, grazie ai paddle dietro al volante. Trovo sia una che non dovrebbe mancare su nessuna elettrica.
Ricordiamo che abbiamo avuto a disposizione la versione EV60, quella con motore elettrico da 218 CV e batteria da 60 kWh. Renault promette fino a 454 chilometri e la cavalleria importante, una volta presa dimestichezza con il pedale destro, permette di divertirsi nei tratti misti grazie a un’assetto tendente al rigido, nonostante l’importante…peso (1.624 chilogrammi passano quasi in secondo piano una volta in marcia, ma sono comunque tanti per un’auto di queste dimensioni). Sulla seconda affermazione poco da dire, la Megane E-Tech diverte alla guida complice il “solito” baricentro basso che è ormai vanto nella dinamica di guida di qualsivoglia elettrica, mentre sull’autonomia la vettura al 100% appena ritirata mostrava un’autonomia realistica di 370 chilometri. Molto bene il consumo, a fine prova 17,9 kWh/100 km, che indica un’autonomia vicina a quella dell’auto appena ci è stata consegnata dalla Casa madre per la nostra prova. Si può fare sicuramente meglio in città, avvicinandosi ai 16 kWh/100 km, mentre la media registrata dal sottoscritto è figlia di qualche viaggio in autostrada dove la Megane E-Tech tende a soffrire un poco la velocità da codice: c’è molta differenza, infatti, tra viaggiare in statale entro i 110 km/h e farlo a 130 km/h. A velocità da codice non è difficile superare i 20 kWh/100 km, segno che c’è ancora tanto da fare per poter considerare le auto elettriche, Megane E-Tech inclusa, un’auto per i lunghi viaggi. Il progresso ci verrà incontro, certo è che due calcoli è sempre meglio farli e soprattutto controllare la disponibilità di colonnine nelle tappe del vostro viaggio.
Molto diversa anche la capacità di ricarica in corrente continua: la EV40 carica fino a 85 kW, la EV60 accetta fino a 130 kW. Non per fare il guastafeste ma mi è capitato di ricaricare da una colonnina ultrafast di Enel X (capace di erogare fino a 150 kW) e la Megane, nonostante fosse scarica appena sotto il 20%, si è limitata ad “accettare” poco meno di 80 kW. Difficile dire se fosse un limite della colonnina, a volte succede e complica un po’ i piani di chi ha poco tempo per caricare e vuole massimizzare la sosta prima di rimettersi in viaggio. Se invece volete ricaricare a casa, da una presa domestica servono sicuramente più di 20 ore (il calcolo è semplice, 60 kW diviso per 2,3 kW) per poter ripartire a batteria completamente carica. Questione di pianificazione, di sfruttare le ore di sosta (in particolare, sempre meglio ribadirlo, la notte).
In abitacolo, il selettore della modalità di marcia è un punto che non mi ha fatto impazzire di questa Megane elettrica, mi spiego. Posto appena sopra il comando dei tergicristalli, sulle prime rischia di confondere e almeno due o tre volte mi è capitato di attivare per errore il “tergi”. Bocciato in toto, in Renault si ostinano a non volerlo mandare in pensione, il satellite per i comandi radio. Su un’auto così futuristica o comunque avanguardistica, si sarebbe potuto fare sicuramente di più.
Ricaricata più o meno velocemente, la pazienza è la virtù dei forti (e di chi guida elettrico oggi), la batteria è il vanto della nuova piattaforma di cui spesso sentiremo parlare in riferimento alla Losanga: è spessa appena 11 centimetri e permette di migliorare l’abitabilità in abitacolo, più davanti che dietro come ho avuto modo di spiegare. Il cambio, a presa diretta, ben si interfaccia con le quattro modalità di guida disponibili: in Eco la velocità massima viene impostata fino a un massimo di 105 km/h, mentre Comfort, Sport e Personal cambiano carattere all’auto specie per quanto riguarda l’erogazione.
Tornando alla guida di tutti i giorni, il lunotto piccolo è facilmente aggirabile da una parte grazie alle calotte dei retrovisori più grandi della media, dall’altra grazie allo specchietto sopra citato al quale presto ci si fa l’abitudine: peccato sia un optional anche sulla top di gamma, come vedremo a breve.
Il prezzo della Renault Megane E-Tech parte dai 36.800 euro della EV40 Equilibre, la versione entry level da 96 kW (130 CV) con la batteria da 40 kWh. Quattro gli allestimenti (Equilibre, Techno, Iconic ed Evolution ER), mentre la versione da noi provata, la EV60, è proposta in due soli allestimenti (Techno e Iconic). Il prezzo della Renault Megane E-Tech EV60 parte da 42.300 euro che arrivano a 45.300 per la versione top di gamma Iconic. Sono di serie sulla vettura in prova i cerchi in lega da 20″, il paraurti anteriori e posteriori con lama dorata F1, tinta bitono, Multi-Sense 4 modalità, ambient light (48 colorazioni), fari Full LED, premium Harman Kardon sound system, caricatore smartphone wireless, quadro strumenti digitale 12″, compatibilità Android Auto/Apple CarPlay, Multimedia OpenR Link 12″, navigazione e servizi Google, radio DAB, sedili anteriori e volante riscaldabili, sedili posteriori ripiegabili 1/3-2/3, 2 prese USB-C anteriori, 2 prese USB-C posteriori.
Nel prezzo della Renault Megane E-Tech EV60 sono compresi anche diversi sistemi di assistenza alla guida, tra i quali i sensori di parcheggio anteriori, posteriori e laterali, l’assistente d’emergenza al mantenimento della corsia, frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni/ciclisti, fari Full LED adaptive vision, funzione fendinebbia integrata, cruise control. Standard anche il caricatore in corrente alternata fino a 22 kW e in continua fino a 130 kW, così come il cavo ricarica Modo 3 da 5 metri per la presa domestica. Avendo provato una versione pluri-accessoriata, gli unici extra riguardano i pacchetti come il “Pack Augmented Vision & Advanced Driving Assist“: per 1.200 euro la dotazione di sistemi di assistenza alla guida si completa con il quasi indispensabile, come abbiamo visto, specchietto retrovisore digitale, il sensore angolo morto, il Full Auto Park, l’Intelligent Adaptive Cruise Control, l’Active Driver Assist, l’Occupant Safety Exit e il Rear Cross Traffic Alert.
Diversa, ovviamente, l’offerta di optional su una EV40 Equilibre, mentre è interessante il discorso incentivi: allo stato attuale, solo la EV60 Iconic della prova supera la soglia entro la quale si può accedere all’Ecobonus, mentre tutte le altre Megane E-Tech sono incentivabili sia a fronte della rottamazione sia non. Con un ISEE compreso entro i 30.000 euro, l’incentivo può arrivare a 7.500 euro con rottamazione. Ci sono, infine, altri accessori tra cui scegliere: dalla fascetta ferma cavo (32 euro), doppio fondo bagagliaio (343 euro), rete portaoggetti orizzontale per bagagliaio (50 euro) fino ai 331 euro per il cavo di ricarica Modo 3 lungo 6,5 metri rispetto ai 5 metri standard.
Le concorrenti della Megane E-Tech sono la ID.3, la Nissan Ariya (che sfrutta la stessa piattaforma CMF-EV), Kia Niro EV e Cupra Born. Sul configuratore ufficiale Renault Megane E-Tech potete dilettarvi a capire le differenze tra le varie versioni, così come tutta la serie di optional disponibili sulle versioni meno ricche.
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