Negli ultimi anni il marchio Renault sta affrontando un rinnovamento radicale, che punta a rendere moderno, appetibile e redditizio il brand della Losanga con il passaggio ad un’offerta incentrata su modelli di segmento C. Gran parte del futuro della Régie passa da Renault Austral. L’erede di Kadjar segna un salto di qualità enorme rispetto al predecessore, e si candida ad un ruolo da protagonista nell’affollato segmento dei C-SUV. Grazie ad uno stile personale ed elegante, a interni tecnologici e ben fatti e ad una meccanica che convince soprattutto in accoppiata al motore Full Hybrid E-Tech, Renault Austral segna la definitiva maturità della Casa di Boulogne-Billancourt su diversi aspetti.
Disegnata con attenzione e cura, abbiamo saggiato Renault Austral E-Tech per la prima volta lo scorso ottobre, nella prova in anteprima di Renault Austral nei dintorni di Madrid. In quell’occasione Austral ha messo in luce i suoi punti forti, segnando un cambio di passo netto rispetto alle precedenti Renault, Kadjar in primis. Durante oltre due settimane e oltre 1.000 km insieme alla Renault Austral E-Tech 200 ho potuto confermare i pregi scoperti tra le curve della Castilla y Leon lo scorso autunno, scoprendo un’automobile completa ma soprattutto matura. La maturità si ritrova nella qualità costruttiva, superiore alla precedente generazione di Renault, ma anche e soprattutto nella guida.
Grazie alla terza generazione del sistema di ruote sterzanti 4Control Advanced, Austral si trasforma guadagnando in stabilità e piacere di guida. Il sistema E-Tech, poi, con il rinnovato motore 1.2 turbo e il cambio MultiMode rimaneggiato, continua a colpire per consumi contenuti ma raggiunge una maturità inaspettata rispetto ai precedenti E-Tech (ancora disponibili Captur e Clio).
Nella nostra prova di lunga durata di Renault Austral E-Tech 200 le abbiamo scovato anche qualche piccolo limite, e il prezzo rimane decisamente importante. Bando allora alle ciance, e scopriamo esterni, interni, motori, consumi e prezzi di Renault Austral E-Tech 200 nella nostra prova su strada.
A livello estetico, abbiamo parlato a lungo di Renault Austral nella nostra prova in anteprima di ottobre, nella quale siamo scesi nei dettagli dello stile disegnato sotto la direzione di Gilles Vidal. Moderna e matura, Renault Austral è decisamente più accattivante ed emozionale rispetto alla pragmatica Kadjar. Ispirata alla più piccola e fuori dagli schemi Mégane E-Tech Electric, Austral ha un frontale molto personale e muscoloso, caratterizzato da una grande griglia e dagli ormai immancabili fari C-Shape con tecnologia Matrix LED dall’ottima resa nella guida notturna. Bella la firma luminosa, che all’anteriore sfoggia un gioco di luci all’apertura originale e appagante. Lateralmente, Austral convince anche in un allestimento meno sportivo dell’Esprit Alpine che abbiamo provato in Spagna. Rispetto a quell’esemplare guidato nei dintorni di Madrid, infatti, la “nostra” Austral era priva dei tocchi sportivi della versione ispirata alle sportive di Dieppe.
La nostra versione Techno, allestimento intermedio già molto ben accessoriato, puntava su dettagli più eleganti, come i cerchi da 19 pollici diamantati o la finitura cromata sul tetto a dividere la bella verniciatura bicolore Blu Iron per la carrozzeria e Nero Etoilé per il tetto. Nonostante i dettagli meno sportivi, Austral mantiene un look piuttosto slanciato. Il muso e il posteriore molto massicci le donano un aspetto importante, da SUV che fa effetto su chi la guarda. In coda, il posteriore è valorizzato da queste tinte scure. Tra tetto nero, lunotto sottile e un paraurti con un importante diffusore posteriore, Austral è molto piacevole in coda, dove i fari full LED dalla firma luminosa in 3D personale e con il classico C-Shape le regalano tanta personalità.
In un quadro molto positivo, gli esterni di Renault Austral E-Tech hanno alcuni piccoli nei, alcuni specifici proprio della versione E-Tech. Non convincono, ad esempio, la posizione del retronebbia e, soprattutto, delle luci di retromarcia, annegate nella parte bassa dei paraurti posteriori. Sono esposti ai piccoli urti da parcheggio, e non sono molto facili da vedere se non ci si fa caso. Curiosa poi la scelta di Renault di affiancare al nome Austral una E in coda, dorata su tutti i modelli e blu sulle Esprit Alpine. Sebbene sia un modo per enfatizzare la presenza del sistema Full Hybrid, questa scelta rende confusionario il nome del modello, tanto che in molti pensano si chiami “Australe“.
Passando agli interni, Renault Austral E-Tech offre tante luci e qualche ombra, che comunque non toglie merito all’enorme lavoro di miglioramento fatto dai tecnici Renault. Salendo a bordo di Austral, la sensazione di qualità è molto alta, di un altro livello rispetto al precedente Kadjar. Come all’esterno, anche gli interni di Renault Austral si ispirano nello stile e nell’impostazioni a quelli di Mégane. Rispetto alla compatta elettrica, però, la qualità costruttiva è superiore, e le scelte stilistiche sono più incentrate sull’eleganza e l’attenzione ai dettagli. La fascia superiore della plancia in plastica morbida e l’inserto in tessuto davanti al passeggero anteriore innalzano la qualità percepita di Austral. A convincere definitivamente ci pensa la struttura a L che include i due schermi da 12 pollici di quadro strumenti e infotainment.
Grazie al sistema operativo sviluppato su Android Automotive, infatti, la reattività del sistema è a livello dei migliori infotainment in circolazione. L’integrazione di Google Maps in maniera nativa come navigatore proprietario dell’auto rende molto facile l’inserimento degli indirizzi e la ricerca di luoghi di interesse, esattamente come si farebbe sul proprio smartphone. Grazie alla reattività e alla qualità dei pannelli di quadro strumenti e infotainment, l’abitacolo di Renault Austral ha una marcia in più rispetto ai rivali generalisti. Convince anche il tunnel centrale vuoto, dotato di un pozzetto molto capiente e di un poggiapolso regolabile su una guida. Quest’ultimo è molto soddisfacente nel feedback che regala nel movimento sulle sue guide, e si rivela molto comodo per appoggiare il polso e usare senza distrazioni il touch. Proprio su questo poggiapolso trova posto il pad per la ricarica wireless, una soluzione originale e inaspettata.
Nonostante il sistema sia completo, grazie al grande schermo e all’interfaccia molto simile a quella di uno smartphone è piuttosto facile da usare in marcia. Non mancano Android Auto ed Apple CarPlay wireless, ben integrati all’interno dello schermo. Grazie ai tasti rapidi per il clima sia fisici che touch non distrae troppo gestire la climatizzazione. Solo la gestione della velocità delle ventole non è facilissima, in quanto non c’è un comando fisico che permette di regolarle. Per il resto, gli interni di Renault Austral confermano le ottime sensazioni trovare durante la prova in anteprima. La posizione di guida è alta ma molto comoda e più distesa di altri SUV, lo spazio a bordo è ottimo sia davanti che dietro e l’ergonomia è di ottimo livello. Ci sono però alcune sbavature, che non permettono ad Austral di conquistare la lode, e sono quasi tutte incentrate nel volante.
Il comando dalla forma squadrata convince nell’uso “da volante”, con una buona impugnatura e una leggibilità adeguata anche per i più alti. I comandi multifunzione invece, un po’ fisici e un po’ a sfioramento, non sono sempre intuitivi da usare. Resettare i consumi medi, ad esempio, è davvero difficile. Bisogna premere il piccolo bilanciere sulla razza destra, che non restituisce alcun feedback di pressione, rendendo quasi snervante questa semplice operazione. La posizione della leva del cambio al volante è apprezzabile per l’ariosità che regala al tunnel centrale, ed è facile e comoda da usare.
Il problema è che, sul lato destro del volante, trovano posto altre due leve sotto il selettore del cambio. Una si occupa dei tergicristalli e, più in basso, c’è ancora l’ormai vetusto bilanciere per la gestione dell’impianto multimediale. Tre devioluci sono un po’ troppi per i miei gusti, e spesso si finisce per azionare i tergicristalli cambiando da retromarcia a marcia avanti. Ottima invece la posizione del comando per la selezione delle modalità di guida. Oltre che dall’infotainment, si gestiscono tramite un grosso tasto fisico al volante, ispirato al tasto d’accensione della sportiva Alpine A110. Concludendo con esterni e interni di Renault Austral E-Tech 200, il bagagliaio convince con una capacità dichiarata compresa tra i 430 e i 555 litri grazie al divano scorrevole, una forma regolare e un rivestimento curato. Siamo a circa 70 litri meno rispetto ai modelli Mild Hybrid, mentre la capacità totale arriva 1.455 litri.
A livello di meccanica e motori, Renault Austral E-Tech 200 è la versione più raffinata e interessante della gamma del SUV francese. Dotata solamente di sistemi ibridi accoppiati a motori a benzina, Renault Austral ha nella sua punta di diamante questa versione E-Tech 200, che porta al debutto la seconda generazione del suo originale sistema ibrido. Realizzata sulla piattaforma modulare CMF-CD, la stessa su cui è realizzata la cugina Nissan Qashqai, sotto il cofano Austral ospita ben tre motori, uno termico e due elettrici. Il motore termico è un moderno 1.2 tre cilindri turbo da 130 CV e 205 Nm, disponibile anche in versione Mild Hybrid con cambio manuale. Al suo fianco, trova posto un motore elettrico principale da 68 CV e altri 205 Nm di coppia. Il motore elettrico più piccolo, di tipo HSG, ha una potenza doppia rispetto al precedente sistema E-Tech: 50 CV.
Insieme, i tre motori erogano una potenza massima di 200 CV, e scaricano la loro potenza attraverso l’ormai famoso cambio MultiMode. Per chi non lo conoscesse, questa trasmissione è priva di frizioni e sincronizzatori, formata da rapporti con innesti a denti. Ispirata all’esperienza di Renault in Formula 1, questa trasmissione guadagna un rapporto per il motore termico rispetto sistema 1.6, passando da 4 a 5 marce. I rapporti dedicati al motore elettrico, invece, restano 2, per un totale di 7 rapporti e 15 combinazioni dei motori di Renault Austral. Il cambio MultiMode è infatti il fulcro del sistema E-Tech di Renault. Grazie al lavoro del cambio, Austral si può muovere utilizzando la spinta del motore termico, di quello elettrico o di entrambi insieme per la massima potenza.
Il secondo motore elettrico, infatti, lavora sia come motorino d’avviamento e alternatore che come sincronizzatore per il motore termico, gestendo i giri del 1.2 per un innesto perfetto della marcia corretta. Rispetto al passato, poi, Renault promette di aver migliorato la velocità delle cambiate, rendendole meno avvertibili rispetto al primo sistema E-Tech 1.6. Come sulle precedenti iterazioni del sistema E-Tech, Renault Austral non permette di cambiare marcia al conducente, gestendo le cambiate in maniera automatica. Compaiono, però, dei paddle al volante, che servono per gestire l’intensità della frenata rigenerativa. Scompare infatti la posizione “B” sulla leva del cambio, sostituita da quattro livelli di intensità di rigenerazione. Ad alimentare il sistema E-Tech ci pensa poi una batteria da 2 kWh.
Sebbene non sia delle più grandi, questa batteria permette al sistema Full Hybrid di Renault Austral E-Tech di permettere diverse centinaia di metri senza accendere il motore. Le prestazioni, poi, sono decisamente vivaci. L’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 8,4 secondi, superati i quali Austral spinge fino alla velocità massima autolimitata di 180 km/h. Non sono solo i motori di Renault Austral a caratterizzare la sua guidabilità. Sulla ottima base meccanica CMF-CD, infatti, Renault ha scelto un retrotreno raffinato, con schema Multilink a ruote indipendenti, completato da un vero asso nella manica.
Nella lista degli optional, infatti, compare a 1.500 euro il sistema 4Control Advanced, sempre in optional e non disponibile sulla entry level Equilibre. Come vedremo nel dettaglio nella prova su strada, si tratta di un optional quasi obbligato in quanto rende molto più agile e maneggevole Austral in tuttele condizioni. Dotato di un angolo di sterzo massimo di ben 5 gradi, complice il passo corto e le dimensioni relativamente contenute del SUV della Régie permette ad Austral di sfoggiare un diametro di sterzata di soli 10,1 metri, inferiore persino a quello di una Clio.
Renault ha poi scelto di offrire una raffinata soluzione tecnica, ovvero la possibilità di scegliere su 13 livelli l'”aggressività” delle quattro ruote sterzanti. In questo modo è possibile cucirsi addosso le reazioni e l’agilità dell’auto a seconda delle proprie preferenze. Si tratta di una soluzione molto ingegnosa, ma realizzata in maniera un po’ macchinosa. Per gestire i livelli di intervento, infatti, è necessario entrare nei menu di personalizzazione delle modalità di guida, una cosa piuttosto complessa da fare in marcia. Un piccolo selettore a ghiera, sebbene forse esagerato per un’auto di questo genere, sarebbe stato la ciliegina sulla torta.
Elegante, tecnologica e raffinata. Questi tre aggettivi sono quelli che per primi vengono in mente dopo aver conosciuto “da ferma” Renault Austral. Queste qualità si ritrovano anche nella prova su strada di Renault Austral E-Tech, che con quest’accoppiata motore-meccanica rappresenta la scelta migliore nella gamma. Abbiamo infatti provato anche una Austral dotata del motore 1.3 TCe Mild Hybrid da 160 CV con cambio CVT e priva del sistema 4Control Advanced, della quale leggerete tra qualche settimana. Eravamo curiosi di metterle a confronto, e il risultato è stato a dir poco sorprendente. Il sistema E-Tech e soprattutto le quattro ruote sterzanti cambiano totalmente l’esperienza di guida di Austral. Fin dai primi metri in città, grazie al sistema 4Control Austral sfoggia un’agilità sorprendente, che la rende adatta anche alle cittadine più tortuose.
Il sistema E-Tech, poi, si rivela pronto e rapido a rispondere agli input dell’acceleratore anche nelle fasi più concitate, mentre è fluido e molto regolare nella risposta nelle piccole manovre. In questi frangenti viene in aiuto l’ottimo sistema di telecamere a 360°, di serie su tutti gli allestimenti tranne la versione d’accesso Equilibre, che permette di muoversi con tranquillità anche quando il gioco si fa “stretto”. Con un piede tranquillo, in città è alla portata percorrere quell’80% del tempo a zero emissioni promesso da Renault, riducendo al minimo rumorosità e consumi.
Lo sterzo è poi leggero e mai affaticante, e grazie alla frenata rigenerativa i rallentamenti sono intuitivi e ben modulabili, complice un pedale del freno sincero. Le sospensioni, poi, sono accondiscendenti sulle asperità della strada, ma sulle buche più grandi o sui dossi più pronunciati la risposta è piuttosto secca. Comode e convincenti le palette al volante per regolare la frenata rigenerativa, passando dal veleggio completo ad una rigenerazione simile alla guida one-pedal.
Uscendo dalle mura urbane, Renault Austral E-Tech 200 dimostra una bella dose di vivacità grazie al trio di motori ben assortiti, con prestazioni vivaci e una ottima reattività al pedale. Chiedendo le massime prestazioni al powertrain Full Hybrid, i 200 CV si fanno sentire. Il telaio rigido e le sospensioni tarate in modo da non far coricare troppo l’auto tra le curve senza rinunciare ad un ottimo comfort le regalano un passo svelto tra le curve. Non bisogna cadere nella pretesa di avere un’auto sportiva tra le mani. Lo sterzo è preciso e diretto, ma non è un campione in comunicatività, mentre il motore spinge bene, ma è pensato per una guida tranquilla o al massimo spigliata. Quando si spinge, infatti, il cambio mostra i tipici “vuoti” del cambio MultiMode. Questi sono molto più limitati e meno avvertibili di prima, praticamente impercettibili guidando normalmente.
Solo quando si chiede tutto si vorrebbe una maggiore libertà e rapidità nella gestione dei rapporti. Nonostante questo, Renault Austral E-Tech sa togliersi parecchie soddisfazioni grazie ad una tenuta di strada ottimale e un’agilità che lascia di stucco. Il sistema 4Control Advanced permette ad Austral di chiudere curve molto strette senza neanche effettuare un mezzo giro dello sterzo. Per questo, nel misto stretto trova il pane per i suoi denti, complice il peso relativamente contenuto di 1.517 kg a secco. Avendo provato una Austral priva del sistema di ruote sterzanti, la differenza è sorprendentemente netta.
Sia in città che in extraurbano, i plus che questo sistema dona all’auto a livello di agilità, maneggevolezza e piacere di guida sono innegabili, facendo apparire le due auto come di due generazioni differenti. L’unico risvolto negativo di questa tecnologia è la sensazione da “carrello della spesa” selezionando il livello di sterzata massima. Quando si selezionano i livelli più alti del sistema 4Control, dal 9 in su, l‘auto sterza molto con le ruote posteriori, un movimento ben avvertibile al volante e che, le prime volte, lascia spaesati. Provatela per capire se fa per voi, visto che a qualcuno potrebbe dare fastidio.
Anche in autostrada il sistema 4Control Advanced permette di massimizzare la tenuta di strada, ottima anche alle velocità più alte. Il sistema E-Tech ha poi un quinto rapporto finale piuttosto lungo (non possiamo citare i giri in quanto la versione E-Tech è priva di un classico contagiri), che fa ronfare il 1.2 a bassi regimi fino a spegnerlo quando la carica della batteria è in grado di mantenere da sola la velocità. Nei lunghi trasferimenti, Renault Austral E-Tech 200 è un’auto silenziosa, comoda e stabile, con pochi limiti.
I cerchi da 19 pollici, infatti, alzano un po’ troppo la voce sui manti autostradali più ruvidi. Molto buona, invece, la taratura dei sistemi di assistenza attiva. Con il Pack Advanced Driving Assist, Austral E-Tech può contare su un Cruise Control Adattivo preciso e puntuale, senza strappi. Il mantenimento di corsia, invece, è piuttosto apprensivo, ma la precisione è di buon livello.
Quando si chiede un sorpasso veloce, se si è nella modalità più conservativa Eco, il cambio è un po’ macchinoso nella scelta del rapporto, e lento a salire a quello successivo. Questa tendenza si limita molto scegliendo la modalità Sport o Perso. Anche così, in questo frangente il cambio MultiMode regala qualche piccolo “vuoto” in erogazione. Il rovescio della medaglia è però un feedback, sonoro e di spinta, più naturale del cambio CVT delle rivali, e una ottima vivacità data dai 410 Nm complessivi del sistema. In autostrada, le ruote posteriori sterzanti girano in fase, consentendo una maggiore tenuta di strada.
Nella prova su strada di Renault Austral E-Tech 200, i consumi hanno confermato gli ottimi riscontri visti nella prova in anteprima. La seconda generazione del sistema E-Tech si rivela capace di consumare poco in tutte le condizioni, e senza badare troppo allo stile di guida. In città, i consumi si attestano intorno ai 6,0 l/100 km (16,7 km/l) guidando in maniera disinvolta. Facendo invece attenzione, è possibile scendere addirittura a 4,5-5 l/100 km (20-22 km/l), con il motore termico che si accende molto raramente.
Fuori città, Renault Austral E-Tech 200 sfoggia il massimo della sua efficienza. Il consumo medio, senza fare troppa attenzione, è intorno ai 20 km/l. In modalità Eco, facendo attenzione all’acceleratore, Renault Austral E-Tech 200 riesce a scendere a 4,5 o addirittura 4 l/100 km, con percorrenze comprese tra i 22 e i 25 km/l. Si tratta di consumi ottimi, che ovviamente nella guida più sportiva non si riescono a replicare. Sfruttando i 200 CV e le ruote posteriori sterzanti, infatti, il consumo scende ad un comunque ragionevole limite di 8 l/100 km, ovvero 12 km/l. In autostrada, invece, a 130 km/h i consumi si attestano a circa 6,5 l/100 km, ovvero circa 15 km/l.
A 110 km/l, invece, si scende a circa 5,5 l/100 km, e sfruttando al meglio il sistema E-Tech è possibile avvicinarsi ai 20 km/l. Nei nostri 1.000 km di guida, Renault Austral E-Tech riesce a percorrere tra i 18 e i 20 km/l a seconda dello stile di guida. Si tratta di consumi davvero interessanti, inferiori alle efficientissime Toyota ma capaci di non far rimpiangere i classici Diesel. In più, Renault Austral E-Tech può contare su un serbatoio di dimensioni tradizionali da ben 55 litri. Questo permette ad Austral di offrire un’autonomia davvero generosa, capace di oscillare, a seconda del piede, tra i 900 e i 1.100 km.
Concludiamo allora con i prezzi di Renault Austral E-Tech 200, che non sono proprio contenuti. Il “salto” di qualità di Renault si vede anche nei listini, più alti rispetto alla precedente Kadjar e in linea con le migliori rivali. La gamma Austral parte dalla versione d’accesso 1.2 TCe Mild Hybrid 12V con motore tre cilindri turbo da 130 CV e cambio manuale a 6 marce con allestimento Equilibre, offerta ad un prezzo di 32.000 euro. Per una 1.3 TCe Mild Hybrid Advanced da 160 CV con cambio CVT e allestimento Techno si sale a 36.200 euro.
Il prezzo di Renault Austral E-Tech, invece, sale di 3.000 euro rispetto alla Mild Hybrid Advanced, passando a 39.200 euro. Per avere una Austral come quella che abbiamo provato, con vernice bicolore (900 euro), sistema di quattro ruote sterzanti (1.500 euro) e altri accessori come la guida autonoma di Livello 2 e il portellone posteriore elettrico, la richiesta sale a 45.550 euro. Il prezzo di Renault Austral E-Tech non è di certo ridotto, ma è commisurato ai contenuti di livello offerti da un modello che si stacca dal suo passato e porta il marchio Renault al livello superiore. Non fraintendetemi: anche Austral ha i suoi limiti. Le sbavature all’interno, il cambio un po’ indeciso e il prezzo alto non sono da sottovalutare. Guidandola e vivendo con lei, però, Austral convince per la sua maturità.
A stupirmi maggiormente, però, è stato il valore aggiunto che sistema ibrido e quattro ruote sterzanti riescono a dare a Renault Austral. Rispetto alle rivali e anche rispetto alle “normali” Austral, infatti, E-Tech e 4Control danno un je ne sais quoi in più al SUV francese. Agile, economa ma vivace, Austral convince nella sua versione più ricca e tecnologica, che, alla lunga, permette di risparmiare grazie a consumi davvero contenuti per dimensioni e prestazioni. Questa è la versione più a fuoco di Renault Austral, quella che riesce a farla spuntare nella agguerrita concorrenza e a darle una marcia in più. Le concorrenti di Renault Austral, Ford Kuga, la cugina Nissan Qashqai e-Power, Toyota Rav-4 e Corolla Cross sono avvertite. Dopo le “tiepide” Koleos e Kadjar, con Austral Renault è pronta a fare sul serio.
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