Erano le 2 di notte, ora italiana, quando sul circuito di Melbourne scattava la luce verde in fondo alla corsia dei box, segno che è ora di ricominciare a raccontarvi la stagione di F1. Una stagione che, almeno per queste prime prove libere GP Australia, inizia sempre e comunque nel segno di Hamilton e della sua Mercedes, con l’inglese che ottiene il miglior tempo in entrambe le sessioni.
Hamilton ha ottenuto nella prima sessione un tempo di 1:23.599, seguito a soli 38 millesimi da un Vettel che sembra subito essersi trovato a suo agio con la sua SF90. Terzo un buon Leclerc, attaccato al suo compagno di squadra (+ 0,074 da Hamilton), mentre Verstappen conquista la quarta posizione.
Tutto regolare quindi, mentre il primo colpo di scena lo regala Alexander Albon che, con la sua Toro Rosso motorizzata Honda, finisce contro le barriere in curva 1, danneggiando la monoposto e costringendo i meccanici a lavoro extra prima della seconda sessione.
Fa impressione pensare che, nonostante le ali semplificate, queste monoposto 2019 siano riuscite a girare così veloci alla loro prima uscita ufficiale: l’anno scorso Hamilton fu ugualmente il più veloce in entrambe le sessioni, e girò nella prima con un tempo finale di 1:24.026, per poi migliorarsi nella seconda sessione di prove libere GP Australia.
Per i mattinieri, non deve essere stato difficile seguire le prove libere in diretta su Sky Sport F1 HD. Ancora una volta la Mercedes ha dominato piazzando Hamilton primo con un tempo di 1:22.600 (1,5 secondi più veloce del tempo 2018) e Bottas secondo staccato di 0,048 millesimi di secondo. Ferrari ha evidentemente lavorato più sul passo gara: Vettel è quinto con 1:23.473 mentre Leclerc solo nono con 1:23.754.
Fa piacere vedere Raikkonen appena dietro al suo ex compagno di squadra: l’Alfa Romeo Racing sembra in forma, vedremo domani in qualifica se saprà confermarsi su questi livelli. Non bene McLaren, meglio Renault nella top ten con entrambi i piloti.
Da incubo la Williams: i poveri Kubica e Russell sono confinati a fondo classifica con tempi di quattro secondi più lenti rispetto al capolista. Si prospetta una stagione davvero difficile per quello che è stato un team campione del mondo.
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