Se, già nel mese di gennaio, Groupe PSA si trovò costretta a chiudere i suoi stabilimenti in Cina, per il diffondersi della pandemia da Covid-19, ora che anche in Europa siamo sotto la morsa del virus il gruppo francese ha attuato diverse politiche, in primis per salvaguardare la salute dei suoi dipendenti e, non ultimo, anzi, tutelare il futuro a lungo termine dell’azienza, attesa dalla famosa fusione con FCA che viene data per programmata non oltre la fine del 2020.
Anche Groupe PSA ha adottato misure come lo smart working, quando l’attività lo consente, o misure di protezione che vanno ben oltre le raccomandazioni delle autorità sanitarie, in caso di presenza necessaria nei siti operativi. Sono ancora attivi gli stabilimenti dove vengono prodotti i ricambi, così da assicurare la manutenzione dei veicoli del gruppo, specie quelli impegnati nei flussi logistici di medicinali e cibo, nonché nella mobilità degli operatori sanitari e delle persone che vivono nelle aree fuori dalle grandi cittài.
Parallelamente, sono state rafforzate le misure sanitarie, con nuove norme che prevedono l’ormai nota mascherina sul posto di lavoro, con una fornitura individuale giornaliera, la misurazione della temperatura in ingresso la mattina, il rispetto delle distanze (sia durante le riunioni sia in pausa caffè, allungate di 5 minuti per permettere agli addetti di lavarsi adeguatamente le mani) e di tenere aperte le porte (tranne quelle anticendio) per evitare il contatto con le maniglie e separazione di 30 minuti tra i turni per evitare incroci tra il personale e raddoppio delle linee di autobus per garantire il distanziamento tra i passeggeri.
Se Groupe PSA aveva annunciato la sospensione delle sue attività industriali fino al 27 marzo 2020, nell’ambito del dialogo con le parti sociali sarà stabilito un calendario per una ripresa graduale e sicura, tenendo conto del contesto della crisi sanitaria e dei risultati delle verifiche sull’attuazione di misure sanitarie rafforzate adattate a ciascun sito.
Carlos Tavares, Presidente del Direttorio di Groupe PSA, indica: “Non scenderemo a compromessi sulla salute dei nostri dipendenti, in modo che la ripartenza industriale necessaria alla sostenibilità dell’azienda possa avvenire in condizioni ottimali. Ho piena fiducia nella capacità dei dipendenti di Groupe PSA di contribuire all’uscita da questa crisi rifiutando la fatalità. La nostra combattività e la nostra forza mentale collettiva sono tutte risorse fondamentali che mettiamo al servizio dei nostri concittadini”.
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