Il CEO del Biscione ha rilasciato nuove dichiarazioni al quotidiano “La Repubblica” dove esalta l’heritage del Marchio e la sua storia ma, allo stesso tempo, sembra criticare il prodotto che ha ricevuto in eredità dalla passata gestione. Dopo la notizia del lancio di cinque nuovi modelli fino al 2026, vale a dire un modello ogni anno, Alfa Romeo è alle prese con il cercare di uscire a testa alta dalla crisi di vendite che la sta colpendo.
Si confida in un buon riscontro per quanto concerne la Tonale, nell’estate 2022, poi si procederà con altre quattro vetture di cui non si conosce ancora il nome. È il CEO Jean-Philippe Imparato a guidare questo tentativo di risalita ed avrà anche il difficile compito di ricostruire il processo di produzione e di vendita del marchio.
Proprio il CEO del Biscione ha dichiarato: “Alfa Romeo è un valore assoluto nella storia dell’automobile, l’immagine ed il prestigio del marchio sono straordinari in tutto il mondo, potrei dire che il valore del marchio è oggi superiore al prodotto. Per citare un dato, nelle vendite della serie limitata Giulia GTA il primo mercato è il Giappone che ne ha acquistate 84, precedendo Italia, Germania e Svizzera. Abbiamo una visione a 10 anni che abbiamo presentato a Tavares a Balocco il 9 settembre scorso. In quella circostanza è stato approvato definitivamente il piano a 5 anni, fino al 2026; a fine 2022 definiremo quello 2026-2030. Presenteremo in media un nuovo modello all’anno, in modo coordinato con gli altri brand del premium cluster del gruppo. Non ha senso proporre più di una novità all’anno alla rete perché l’organizzazione ha bisogno di digerirli, capirli e imparare a venderli”. È quindi lo stesso CEO ad ammettere di essere di fronte ad un compito non facile, il tutto dichiarato sulle pagine del quotidiano La Repubblica.
L’obiettivo sarebbe quindi quello di riuscire a coprire tutti i segmenti principali di mercato a partire dal B. “Alfa Romeo è un marchio premium e come tale va trattato; non vogliamo parlare di volumi o di market share come accade per altri brand. Per noi la scala delle priorità mette al primo posto la qualità, al secondo i margini di vendita e poi i volumi. L’obiettivo è di puntare sulla ‘qualità’ delle vendite; per fare questo avremo nuovi standard, nuova organizzazione commerciale, nuove modalità di contatto con il cliente, personale dedicato e preparato”.
Poi un focus sull’elettrificazione: “La transizione è un dato di fatto, non va inseguita ma governata. Tonale è il nostro primo modello elettrificato e nel 2027 Alfa Romeo produrrà solo modelli a batteria nel percorso verso la totale neutralità delle emissioni di CO2. A quell’epoca ci sarà la svolta definitiva dettata dalle normative in Europa e negli Usa, che sono i nostri mercati di riferimento. In questa realtà Alfa Romeo è e rimarrà l’essenza della sportività all’italiana che significa stile, gusto e la capacità di trasmettere sensazioni che le altre auto non trasmettono. Lavoriamo per questo”. Conclude così il CEO Jean-Philippe Imparato.
Autore: Angelo Petrucci
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