Come si fa a proseguire la storia di un’auto che, da sola, ha lanciato il nuovo linguaggio stilistico dell’intera gamma? Semplice, seguendo il motto squadra che vince non si cambia, si agisce sui dettagli, su quelli che sono stati i punti di forza e sugli aspetti che potevano ancora essere migliorati. Questo, e molto altro, è la nuova Citroen C4 Cactus, la berlina media del Double Chevron che vi abbiamo svelato mesi fa da Parigi e che è ormai pronta ad arrivare sul mercato a 4 anni dall’introduzione della prima generazione.
Il nuovo modello, che potremmo definire più di un corposo restyling, punta tutto sul family feeling del brand, portato avanti con stile da, in ordine cronologico, nuova C3, C3 e Aircross e nuova Berlingo, e soprattutto su un aspetto più maturo e raffinato che vuole consolidare, a partire dalla primavera, i risultati ottenuti dalla sua avanguardistica progenitrice, rilanciandosi a metà tra una classica berlina e un crossover ora tanto di moda.
Senza dimenticare, anzi, le sue grandi novità: le sospensioni a smorzamento idraulico progressivo e i nuovi sedili ancora più confortevoli, al debutto mondiale su questo modello. In parole povere, Vivre le comfort!
Non ci resta che scoprire tutte le novità del nuovo modello e come si comporta su strada, seguiteci!
Design: e gli AirBump?
Partiamo proprio da loro, i famosi AirBump. Sulla prima C4 Cactus destarono scalpore essendo nuovi per il segmento e per l’intera industria automotive, ma ci misero poco a farsi apprezzare: scelti dalla maggior parte dei clienti, più di 250.000 in 4 anni di vita, gli Airbump sul nuovo modello non vengono abbandonati, come successo su C3 Aircross, ma vengono sapientemente spostati più in basso (e ridotti di numero) a cavallo delle minigonne, dove la loro utilità purtroppo perde di valenza ma non di stile.
Spostati quindi gli amati AirBump, così da renderne più filante la linea laterale, la nuova Citroen C4 Cactus si fa allo stesso tempo più matura con un look che, a partire dal frontale, si rinnova seguendo il corso di coloro che la prima generazione è andata a ispirare, ovvero C3 e C3 Aircross.
Ecco quindi comparire la nuova fanaleria a LED con gruppi proiettori aumentati di dimensione con un elegante cornice nera, luci di posizione a LED su tutte le versioni raccordate con il Double Chevron cromato e, non ultime, piccole prese d’aria che contribuiscono ad accrescere la sportività, seppur sia un’auto votata al 100% al comfort, del modello.
Dietro a cambiare sono i fanali, ora più lunghi, anche loro a LED e dall’effetto 3D. Ritocchi qua e là, impronta su strada allargata e il gioco è fatto: il look, come dicevo, ora è da berlina media a tutti gli effetti, con il suo stile Unconventional a tutti gli effetti. Le dimensioni? 4,17 metri in lunghezza, 1,71 in larghezza e 2,60 metri di passo, c’è tutto lo spazio per cinque persone e per un discreto bagagliaio, 358 litri, a livello della concorrente diretta Ford Focus.
Ampia infine la possibilità di personalizzazione, con ben 9 vernici e 4 pack color che permettono di ottenere fino a 31 combinazioni diverse. D’altronde, è questa la ricetta giusta per una vettura che vuole distinguersi tra le, a volte, noiose berline compatte.
Interni: viva la tradizione
Dentro la nuova Citroen C4 Cactus non cambia, almeno a un primo sguardo. Confermato lo sviluppo orizzontale della plancia che aumenta il senso di respiro, il cassettino Top Box (permane l’airbag sull’aletta parasole) e, finalmente, la possibilità di regolare in alto e in basso il volante, precedentemente regolabile solo in profondità. L’ampio vetro panoramico permette una gradevole illuminazione naturale dell’abitacolo, specie quando è il caldo sole della costa sud francese ad accompagnare la nostra prova in anteprima.
Ciò che più colpisce, però, si percepisce sedendosi a bordo: parliamo del comfort di seduta, sia da fermi sia in marcia, che ci fa veramente sentire come sul nostro divano di casa. Al comfort in Citroen ci tengono e slo si capisce benissimo tastando con mano questi nuovi sedili costituiti da una schiuma poliuretanica di nuova concezione che debuttano in prima mondiale sulla nuova berlina media del Double Chevron.
La sensazione è di ricevere coccole senza averle chieste, un vero must per i lunghi viaggi. Tenendo fede al vecchio modello, rimane lo schermo touchpad da 7” con possibilità di integrare Android Auto e Apple CarPlay. Tanti, poi, i piccoli vani per gli oggetti e carine sono le maniglie e le fibie ispirate al mondo dei viaggi.
Dietro, sul divanetto, sempre molto comodo, si sta comodi in due o tre a patto di essere longilinei. Peccato per i vetri a compasso, già presenti sul vecchio modello, e mantenuti anche sulla nuova Citroen C4 Cactus. Non essendoci bocchette sul tunnel, a favore dei tre sedili, una scelta che reputiamo discutibile, pensando alle temperature estive.
Motori: tre più uno
La nuova Citroen C4 Cactus arriva in Italia con tre motori a benzina e un solo diesel, in attesa del motore a gasolio da 120 CV che arriverà non prima dell’autunno. Si parte con il PureTech in due livelli di potenza (110 S&S, 110 S&S con cambio automatico EAT6 e il più potente PureTech 130 S&S nella sola versione manuale) e l’unico diesel disponibile, il BlueHDi 100 S&S.
Alla guida della nuova Citroen C4 Cactus: effetto tappeto volante assicurato
Quando fai del comfort, da quasi cent’anni, la tua scuola di pensiero, non si può che pretendere molto in termini di comodità al volante quando ci si mette al volante di una Citroen, ancor più se nuova di zecca. Avviata la vettura, da noi provata con entrambe le motorizzazioni turbo benzina PureTech, avvertiamo istantaneamente un senso di grande comodità ben coadiuvato dalla rivista insonorizzazione che ha interessato il nuovo modello.
Buona parte del merito va però circoscritto a quattro oggetti che non si vedono ma che fanno la differenza: si tratta delle nuove sospensioni con smorzamento idraulico progressivo (PHC), un nome all’apparenza difficile ma mai così semplice nel funzionamento. Laddove le sospensioni tradizionali sono composte da un ammortizzatore, da una molla e da uno smorzatore meccanico, quelle con Smorzatori Idraulici Progressivi della nuova Citroen C4 Cactus hanno aggiunto due smorzatori idraulici alle due estremità, uno per la fase di estensione e l’altro per la fase di compressione.
La sospensione lavora quindi in due tempi, secondo le sollecitazioni, andando ad eliminare o comunque attenuare il fastidioso effetto “rebound”, o rimbalzo brusco e improvviso. E intanto la vostra schiena ringrazia, così come quella dei vostri passeggeri, merito sì delle nuove sospensioni che lavorano egregiamente con i nuovi sedili dotati della schiuma poliuretanica che vi accoglierà in un fantomatico abbraccio durante i vostri viaggi.
L’auto non è quindi rigida di assetto e lo si nota ad andature più spedite, nonostante un rollio che rimane tutto sommato contenuto. Soffre un po’ in beccheggio, sì, ma è guidandola dolcemente, magari a velocità costante, come abbiamo avuto modo di provare nella nostra prova lungo le strade della Provenza, che si ottiene il famoso effetto “tappeto volante”, vero e percepibile.
Va dato quindi merito ai grandi progressi compiuti dal programma Citroen Advanced Comfort, ormai uno dei punti di forza dei modelli del Double Chevron che sempre più spesso vengono scelti per le loro doti di comfort, maneggevolezza e, poiché non fa mai male, quel tocco di stile in più.
Pensiamo poi in città, tra buche e dossi, un must che potrebbe decretarne il successo tra le medie. Nota poi ai 12 sistemi di sicurezza che debutanno su nuova Citroen C4 Cactus: tra gli altri la frenata automatica d’emergenza, il riconoscimento dei limiti di velocità, la sorveglianza dell’angolo morto, lo stato di monitoraggio del conducente, l’assistente al parcheggio e, non ultima, il mantenimento di corsia, vera e propria comodità una volta impostato il cruise control (non adattivo, neanche a richiesta).
Infine i consumi che non si discostano di molto dai 4,6-4,8 l/100 km dichiarati per rispettivamente per le due motorizzazioni PureTech (110 e 130). Con una guida accorta la nuova Citroen C4 Cactus si dimostra parca nelle sue “bevute”.
Prezzi e allestimenti
Tre gli allestimenti per il mercato italiano: Live, Feel e Shine. Si parte dai 17.900 euro della Live motorizzata PureTech 110 con cambio manuale a sei rapporti. Il cambio automatico si può avere dalla versione Feel, sempre con la stessa motorizzazione, sborsando poco meno di 3.000 euro in più (20.750 euro). Sempre tra i benzina, il più prestazionale PureTech 130 S&S si attesta in una fascia di prezzo tra i 20.050 e i 21.900 euro.
Per l’unico diesel in gamma al momento del lancio (previsto per il weekend del 17-18 marzo prossimi) si va dai 19.400 ai 22.600 euro.
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