Svalutazione auto usate: calcolo e modelli che tengono meglio il prezzo

Mercato
14 settembre 2020, 10.27
svalutazione auto
Automobile.it, sito di annunci di auto usate, nuove, Km 0 e a
noleggio di proprietà del gruppo eBay, presenta una mini guida per comprendere
come funziona la svalutazione delle auto usate. Come si calcola la
svalutazione? Quali sono i modelli che tengono meglio il prezzo e quali paggio?
Scopriamo nello studio di Automobile.it.

Calcolo
svalutazione auto

In
generale, partendo dal costo di listino della vettura e cercando di togliere
gli eventuali sconti e promozioni di cui si è potuto usufruire al momento
dell’acquisto, è possibile individuare tramite alcune percentuali guida, valide
per tutti i veicoli, una quotazione della vettura usata. Questo metodo
restituisce un valore semplicemente di massima in quanto va a considerare solo
il numero di anni della vettura tralasciando le diverse variabili fondamentali
e l’andamento del mercato.
  • Dopo 1 anno dall’immatricolazione 25% circa di deprezzamento
  • Dopo 4
    anni dall'immatricolazione 63% circa di deprezzamento
  • Dopo 5
    anni dall’immatricolazione 71% circa di deprezzamento
Per fare
un esempio pratico, se è stata acquistata un’Audi A3 a 30.000 euro nel 2019, il
suo valore nel 2020 sarà di 22.500 euro, mentre nel 2022 potremmo pensare di
venderla a circa 15.000 euro. Un altro fattore importante che è stato
sottoposto a diverse analisi che hanno anche in questo caso portato gli esperti
a definire una percentuale guida di svalutazione è il chilometraggio. Nelle
vetture alimentate a benzina il numero di chilometri annui preso come
riferimento varia da 10.000 a 20.000 km in base alla cilindrata mentre le
vetture diesel varia da 16.000 a 30.000 km annui. Se vengono percorsi più o
meno chilometri esistono delle percentuali di rivalutazione o svalutazione che
fanno aumentare o diminuire la quotazione finale.
  • Chilometraggio
    inferiore Rivalutazione dell’1% ogni 5.000 km non percorsi
  • Chilometraggio
    superiore Perdita di valore dell’1,5% ogni 5.000 km eccedenti

Svalutazione
auto Diesel

Ai già
citati fattori fondamentali per la valutazione delle vetture usate, si
aggiungono altre variabili che dipendono da eventi specifici. Le normative più
stringenti in termini di riduzione delle emissioni di CO2, i blocchi al
traffico in alcune zone della penisola per diminuire l’inquinamento atmosferico
e la conseguente riduzione nella domanda sul mercato, ad esempio, stanno
aumentando il deprezzamento delle vetture alimentate a gasolio. Un altro
fattore importante è legato quindi al ricambio del parco auto in circolazione
con l’abbandono dei motori Euro 2, 3, 4, 5 per fare spazio ai più efficienti
Euro 6 ed Euro 6D-Temp di ultima generazione. C’è anche da considerare che la differenza
di prezzo tra le versioni a benzina e a gasolio di uno stesso modello è
diventata negli ultimi anni sempre più irrisoria portando la clientela ad
optare per soluzioni a benzina che non vengono neanche bersagliate dai numerosi
blocchi al traffico.
Quindi,
un’auto Diesel si svaluta di più? La risposta è dipende. Ciò non dipende
soltanto dalla questione ambientale, infatti, incide anche e soprattutto la
tipologia di auto di cui si parla. Probabilmente in questo periodo una vettura
compatta a gasolio ha una svalutazione maggiore rispetto a un SUV di grandi
dimensioni che, vista la sua natura di grande stradista, continua ad avere
mercato soprattutto in abbinamento alle motorizzazioni Diesel.

Svalutazione
auto dopo quattro o cinque anni

In linea
di massima, seguendo le percentuali guida, una vettura a 5 anni dalla sua
immatricolazione ha una svalutazione di circa il 65% del suo valore. Facendo
sempre l’esempio della A3 comprata nel 2019 a 30.000 euro e restando nella
media dei chilometri annui, il suo valore dopo 5 anni dovrebbe aggirarsi
intorno ai 10.500 euro.
Si possono
considerare anche periodi di tempo più brevi. Ad esempio, seguendo lo stesso
criterio illustrato in precedenza, si può calcolare la svalutazione dell’auto
dopo 4 anni. Dovrebbe aggirarsi tra il 55 e il 60%, con un valore residuo di
12.750 euro circa.

Quali
auto mantengono meglio il loro valore?

Ci sono
diversi enti che studiano l’andamento dei prezzi del mercato delle auto usate e
stilano dei rapporti sulle vetture che riescono a mantenere meglio il loro
valore. Ricordiamo che tutto dipende molto dal grado di manutenzione e da
diversi fattori anche estetici come il colore della vernice o meccanici come la
presenza di cambio manuale o automatico in base al segmento di appartenenza
della vettura.
Secondo i
risultati delle indagini di mercato di Dat-Italia e Federauto ci sono vetture
che dopo un anno mantengono meglio il loro valore, come possiamo vedere nella
tabella qui sotto.
Marca e
modello
Listino
prezzi
Valutazione Valore
inverso di % di svalutazione
Audi A3
35 TFSI S tronic S line
38.000 € 31.798 € 83,68%
BMW X2
xDrive 20d Msport
51.300 € 37.310 € 72,8%
Fiat
Panda 0.9 Twin Air
13.700 € 11.050 € 80,66%
KIA
Stonic 1.6 CRDi Style 115 CV
20.750 € 15.957 € 76,91%
Land
Rover Freelander II
30.300 € 26.350 € 86,96%
MINI
Countryman SD 2.0
37.050 € 27.825 € 75,1%
Opel
Adam 1.4
15.250 € 13.400 € 87,87%
Porsche
911 Carrera 4
100.159 87.050 € 86,91%
Volkswagen
T-Roc 2.0 TDI Advanced 4Motion
35.666 € 27.748 € 77,8%
Volvo
XC40 2.0 D4 Momentum AWD Geartronic
44.700 € 32.005 € 71,6%

E’
importante inoltre ricordare che anche auto di lusso come Ferrari, Lamborghini
ecc. tendono a mantenere meglio il loro valore residuo. Per fare un esempio, la
Ferrari F12 Berlinetta DCT ha un tasso di svalutazione dopo un anno dell’11,4%.

Auto
più svalutate

Come ci
sono auto in grado di mantenere meglio il loro valore, ci sono anche vetture
che tendono a svalutarsi molto di più rispetto alla media già dopo il primo
anno. Molte di queste appartengono al segmento A delle city car come possiamo
notare dalla tabella sottostante.
Marca e
modello
Percentuale
svalutazione
Citroen
C1 1.0 Attraction 3p
59,8%
Tata
Vista
56%
Chevrolet
Spark 1.0 LS
54,2%
Renault
Espace
52%
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