Sono finiti gli eco incentivi per le auto nella fascia CO2 91-110 g/km

Notizie
11 settembre 2020, 17.01
incentivi ecobonus elettriche ibride
Il nuovo pacchetto di incentivi da 100 milioni di euro
destinato alla fascia emissiva di CO2 91-110 g/km si è già esaurito dopo
pochi giorni di vita.
Nonostante le numerose richieste di UNRAE di ipotizzare
sistemi di travaso delle risorse da una classe all’altra una volta che si fosse
arrivati all’esaurimento di una delle dotazioni previste o di immaginare un
fondo complessivo per tutti i veicoli agevolati, si è verificato – come
previsto – che a fronte di un rapido esaurimento del plafond destinato alle vetture
della fascia 91-110 restino ad oggi quasi 300 i milioni disponibili, di cui
probabilmente tanti in esubero, rientranti nelle altre fasce emissive
incentivate
.
Dal punto di vista dei concessionari, prosegue UNRAE, preme
poi evidenziare una strozzatura funzionale che di fatto crea problemi ai
clienti finali. La piattaforma che gestisce l’Ecobonus, infatti, prevede
un limite di 50 pratiche al giorno per ogni concessionario registrato
con la conseguenza che, con i fondi agli sgoccioli, nella categoria 91-110, un
consumatore che pure ha concluso il suo acquisto rischia di non vedersi
concedere gli sconti perché la sua pratica è stata completata quando ormai i
fondi erano esauriti. Questa situazione lascia nel caos le reti di
concessionari a livello nazionale che devono gestire da soli i reclami e le
preoccupazioni degli automobilisti.
“Il sistema messo in campo dal Governo - ha commentato Michele
Crisci, Presidente di UNRAE
- contiene forti elementi di rigidità e alcuni
profili incoerenti con quanto ritenuto essere lo spirito di sostegno e cioè la
ripresa del mercato ed il rinnovo del parco circolante. La rigidità principale
consiste nell’impossibilità di travasare le risorse da una fascia emissiva
all’altra o di prevedere un fondo unico, che si traduce nel rischio di lasciare
inutilizzati parte dei fondi pur a fronte di una quota di domanda che resta
così insoddisfatta. È più che mai urgente - ha continuato Crisci - rifinanziare
il fondo esaurito per non frenare la crescita di un settore già fortemente
colpito nei mesi scorsi dall'emergenza sanitaria."
UNRAE chiede con forza una urgente soluzione e resta
disponibile a fornire il suo contributo di idee e proposte tese a conciliare
gli interessi generali di tutela dell’ambiente con l’esigenza di non
penalizzare il mercato e la necessità imprescindibile di difendere un comparto
che occupa 160 mila addetti, solo nell’area commerciale, in Italia e fattura
complessivamente oltre 50 miliardi di euro
.
loading

Loading