
Luca Montezemolo, ai tempi Presidente della Casa di Maranello, commentava così l'addio del suo protetto:
“Sono molto felice di essere oggi qui. Dietro a questo tavolo c’è prima di tutto una famiglia. Un gruppo di persone che da 12 anni condivide momenti felici, straordinari e anche difficili ma sempre guardando avanti. Questa è la forza della Ferrari che dal 1997 a oggi, a parte il 2005, quando non ha vinto il Mondiale lo ha perso all’ultima gara. Abbiamo sempre messo in pista la macchina da battere e Michael è sempre stato il pilota da battere. Sono cambiati gli avversari ma noi siamo sempre stati protagonisti”.
“Michael è stato il pilota più straordinario nella storia della Ferrari, e ricordo che la Ferrari ha avuto i migliori piloti in assoluto nella storia dell’automobilismo. E’ sempre stato vicino alla squadra e l’ha sempre aiutata. Mai polemiche o discussioni, siamo sempre stati uniti e forti. Devo dire che abbiamo avuto un bel rapporto anche fuori dalle corse, famigliare, anche con i nostri figli. Siamo qui per dire grazie a Michael e concludere la carriere con una gara che rimarrà nei ricordi di tutti è stata la cosa più bella. Certo, mi spiace che non lo abbiamo messo in condizioni di vincere a Suzuka. Michael continuerà a lavorare con noi, a contribuire alle nostre scelte e sono sicuro che la sua esperienza e la sua professionalità saranno molto utili alla Ferrari."
“Non penso che ci sia alcun bisogno di specificare in termini concreti quello che succederà. Sono interessato a contribuire nelle aree in cui potrò dare una mano alla Ferrari. Sono stati anni intensi,con tutte le cose organizzate e programmate e ora, anche se non voglio essere disorganizzato, voglio provare a vivere una vita diversa. Per ora abbiamo seguito tutto il programma degli altri anni, forse comincerò a capire come le cose saranno diverse a dicembre, quando anziché iniziare la preparazione farò altro e mi rilasserò”.
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