Sappiamo bene quanto i social siano portatori di tantissime notizie e immagini, talvolta quanto meno…totalmente superflue! Basta aprire Facebook, TikTok o Instagram per vedere balletti di ogni genere, foto di amici e a volte qualche follia.
Si tratta di modi folli di usare oggetti in maniera totalmente scorretta, arrivando a distorcere la realtà rendendola un gioco, ma che a ben guardare nascondono insidie decisamente maggiori che possono mettere a rischio la propria vita.
Ancora una volta a far indignare gli utenti è stato un video diventato in poche ore virale. Qui si vede un ragazzo che si è seduto addirittura sul cofano posteriore di una Ferrari F8 Tributo, vettura da oltre 240.000 euro, in movimento; il furbo parla tranquillamente al telefono come se fosse seduto all’interno dell’auto del Cavallino o nel suo salotto di casa.
La scena si è tristemente vista in pieno centro a Milano, in zona Porta Ticinese, e ha sollevato polemiche da parte di chi ha visto il filmato, ed effettivamente non si può dare loro torto. Il vantaggio, per la vita del ragazzo, è che la Ferrari F8 Tributo andasse piano, ma osservando il video, non è l’unica cosa assurda che si vede.
Sul tetto di una Ferrari F8 Tributo a Milano: l’accaduto
Siamo sicuri di una cosa: chi ha ripreso il ragazzo sul cofano con le gambe penzolanti, voleva mostrare al mondo la bravata dell’amico, senza neppure rendersi conto della gravità del gesto o del livello d’incoscienza che correva.
Inoltre, come se non bastasse, la Ferrari F8 Tributo non rispettava le norme di circolazione del Codice della Strada: arrivata a un incrocio, è andata dritto nonostante il semaforo rosso ben acceso. Bastava questo per sfoderare il Codice della Strada alle forze dell’Ordine per far si che la Polizia potesse fermare l’auto e far pagare al conducente una sanzione che va dai 167 ai 655 euro oltre a quella di avere un passeggero sul cofano, fortunatamente dal video si vedono le telecamere della ZTL dal quali si spera di avere maggiori dettagli.
Adesso si cerca di capire chi siano gli artefici della trovata, mentre si spera che nessuno replichi il folle gesto sconsiderato.