Wolfgang Egger: “Il design di BYD è un ponte tra Cina ed Europa. L’immaginazione sarà la vera forma di lusso del futuro”

Attualità
05 novembre 2025, 15.30
wolgang egger byd
In dieci anni alla guida creativa di BYD, Wolfgang Egger ha imparato a parlare una nuova lingua: quella dell’immaginazione cinese. L’ex responsabile del design Audi, Alfa Romeo e Lamborghini oggi è il Global Design Director del colosso asiatico e racconta un viaggio che va oltre lo stile: “È stato un processo di apprendimento sulla cultura e sulla percezione cinese. Perché il design non è solo forma, ma immaginazione collettiva. E questa non cambia né in Cina, né in Europa: ovunque lavoriamo per la percezione del cliente”.
Una sfida complessa, in un mondo in cui tecnologia e aspettative si evolvono a ritmi vertiginosi. “Dobbiamo creare un linguaggio senza tempo in un’epoca che cambia ogni mese”, spiega Egger. “Ma è proprio questo che ci mantiene giovani”.

Design senza confini e senza gerarchie

A differenza dell’approccio tradizionale europeo, Egger racconta che BYD si muove con una velocità inedita, favorita da un’organizzazione “orizzontale, con meno gerarchie e più libertà creativa”.
“La mentalità cinese è aperta e flessibile. I giovani designer non si fermano mai: hanno il desiderio autentico di creare, di innovare. È una cultura del fare, dove la filosofia di Confucio — calma, equilibrio, azione mirata — si fonde con la frenesia moderna. È una combinazione affascinante”.

Il futuro del design: tra emozione e tecnologia

Il tema dell’autonomia guida anche il futuro del design BYD. “Con la guida autonoma cambia tutto. Il cliente potrà scegliere tra l’esperienza dinamica del volante o il relax totale. Anche in una sportiva”, spiega Egger.
Secondo lui, l’abitacolo del domani sarà uno spazio fluido, dove l’interfaccia utente (UI) diventerà parte integrante dell’esperienza sensoriale. “Non è più solo decorazione: luce, suono e UI possono creare atmosfere. Posso chiedere ‘voglio un tramonto’ e l’interno si trasforma in un tramonto digitale. È una nuova dimensione del design”.
Un’evoluzione che, però, rischia di rendere gli interni sempre più simili tra loro. Egger riconosce il problema: “Oggi molti abitacoli si assomigliano. Pochi pulsanti, tre schermi, ma il carattere del brand va espresso altrove, attraverso emozione, interfaccia, materiali. Il nostro compito è ritrovare l’anima nel digitale”.

Design europeo, spirito cinese

Con l’apertura del nuovo BYD Design Center di Milano, Egger conferma l’intenzione di creare modelli pensati appositamente per l’Europa: “L’Italia è il cuore del design mondiale. A Milano vogliamo integrare talento, cultura e sensibilità europea nel nostro sviluppo. In alcune categorie, serviranno auto dedicate al mercato europeo. In altre, come il lusso, dobbiamo trovare un linguaggio universale”.
Proprio il lusso è uno dei terreni più delicati per un marchio giovane come BYD. Egger lo affronta con una filosofia artigianale: “Il lusso non si impara in un giorno. Bisogna capire la storia, i materiali, i colori. Per questo studiamo l’arte e la cultura cinese: le ceramiche, la lacca, il fiore di Ginkgo. Stiamo inserendo questi elementi nei nostri interni, per offrire un’identità che nessun altro marchio ha. È la nostra via alla raffinatezza”.

Un design in continua evoluzione

Egger vede il design come una forza in perenne movimento. “Il contenuto conta sempre. Se smetti di evolverti, smetti di esistere. È la lezione del Bauhaus: fermarsi significa indebolirsi. Serve sforzo quotidiano, collettivo, per mantenere viva la visione. È così che si costruisce il futuro, passo dopo passo”.
Tra filosofia orientale e precisione europea, Wolfgang Egger sta guidando BYD verso una nuova estetica globale: un design che non copia, ma unisce, e che nel linguaggio della luce e della tecnologia trova la sua forma più pura di immaginazione.
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