
“Ieri sera in legge di bilancio abbiamo introdotto un bonus malus sulle auto che permette di pagare meno tasse e avere meno aggravi in base a quanto fa di emissioni la macchina. Le auto elettriche costeranno di meno e finalmente le portiamo sul mercato, dove finora hanno avuto una quota irrisoria. Ci sarannofino a 6.000 euro di incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica”.
Luigi di Maio, Ministro del Lavoro
“La proposta così come presentata invece di costituire una soluzione peggiorerà il problema sia dell’inquinamento, sia delle entrate dello Stato, sia dell’impatto sul mercato e, conseguentemente, sui livelli occupazionali delle nostre aziende in cui oggi sono impiegati più di 120.000 addetti. Paradossalmente l’incentivazione di auto nuove più ecologiche prevista dalla proposta sarebbe già nettamente inferiore a quanto il mercato ad oggi ha espresso per le vetture con emissioni di CO2 inferiori a 90 g/km. Di contro la penalizzazione di autovetture Euro 6 porterebbe le seguenti conseguenze: un rallentamento del rinnovo del parco senza eliminare le vetture più inquinanti e comporterebbe inoltre un minore gettito di IVA e IPT dovuto ad una riduzione del mercato che non compenserebbe neppure in minima parte il maggior gettito derivante dal ‘malus’”.
“Da ultimo la riduzione degli addetti delle concessionarie, che negli ultimi anni hanno pagato il prezzo della crisi con una perdita di posti di lavoro già molto elevata, comporterebbe un ulteriore calo stimabile in parecchie decine di migliaia di addetti. In sintesi, questa proposta invece di rappresentare una spinta al rinnovo del parco, alla riduzione dell’inquinamento ed alla diffusione di veicoli a basso impatto ambientale, si tramuterebbe in un boomerang con effetti recessivi sul mercato, sull'occupazione e sulle entrate tributarie”.
Adolfo De Stefani Cosentino Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto
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