In occasione dell'inaugurazione del
nuovo showroom Lamborghini Torino, il settimo in Italia, abbiamo avuto l'occasione di intervistare niente meno che il presidente della Casa del Toro, Stephan Winkelmann. Il manager che ha in mano le chiavi del presente e del
futuro di Sant'Agata Bolognese ha preso scelte audaci negli ultimi anni, non ultima quella di trasformare una gamma che fino a pochi anni fa poteva contare su motori V10 e V12 a una
gamma completamente ibrida, Urus compresa. E il futuro? Nel 2023 alla Monterey Car Week veniva presentata la Lanzador, concept di quella che avrebbe dovuto diventare, nel 2028, la prima elettrica del brand nato nel 1963.
Parlando di strategie commerciali, l'Italia è il quinto mercato per Lamborghini, dopo Stati Uniti che sono al primo posto assoluto.
Presidente Winkelmann, che momento sta vivendo Lamborghini?
"È forse il periodo più bello della nostra storia. Abbiamo una gamma completamente rinnovata: nel 2023 abbiamo lanciato la Revuelto, poi la Urus SE e stanno per partire gli ordini della Temerario. Siamo la prima azienda di super sportive con una gamma interamente ibrida."
Qual è la filosofia alla base di questo rinnovamento?
"Lamborghini non vende mobilità, vende sogni. I nostri clienti acquistano per due motivi: design e performance. Le prestazioni non sono solo numeri, accelerazione o velocità, ma emozioni. Quando ti siedi su una Lamborghini, devi sentire qualcosa che non si può spiegare."
Parliamo del futuro. Ci sarà una Lamborghini 100% elettrica?
"Fino a poco tempo fa eravamo convinti di farla. Oggi però il mercato, non solo in Italia, ma a livello globale, mostra una flessione nell’accettabilità delle vetture elettriche, e questo vale ancora di più per un Marchio come il nostro. Dobbiamo decidere a breve, ma non è più una certezza."
Come avete gestito la transizione verso l’ibrido?
"Il nostro approccio si chiama High Performance Electrified Vehicle. Usiamo la batteria non solo per ridurre le emissioni, ma per migliorare le prestazioni. In pista, una Lamborghini non deve mai arrivare ai box con la batteria scarica: la tecnologia deve amplificare il piacere di guida, non appesantirlo."
E sui biocarburanti?
"Crediamo molto nei carburanti sintetici e nei biocarburanti. Possono essere una soluzione positiva, soprattutto per l’Europa. Speriamo che l’Unione Europea chiarisca le regole sul 2035, perché vogliamo continuare con i motori termici il più a lungo possibile."
Lamborghini punterà mai sulla guida autonoma?
"No. Le nostre macchine non sono fatte per andare da A a B. Sono fatte per essere guidate. La guida autonoma non fa parte del nostro DNA."
Qual è il segreto del successo del marchio?
"Restare fedeli alla nostra essenza. Siamo coraggiosi, autentici, inaspettati. Ogni modello deve essere un sogno, non un compromesso. Il futuro cambierà, ma una cosa resterà: Lamborghini deve sempre far sognare."