Alfa Romeo Milano, il nuovo B-SUV del
Biscione presentato il 10 aprile 2024 nel capoluogo lombardo, ha suscitato polemiche legate anche alla crisi dell’automotive in
Italia. A sollevare la questione inerente la produzione in
Polonia della vettura è stato il
ministro Urso, che ha attaccato i vertici di
Stellantis. L’
amministratore delegato del colosso automobilistico,
Carlos Tavares, ha subito replicato evidenziando come
costi di produzione in Italia siano maggiori. Scopriamo meglio cosa sta accadendo con il
polverone sollevato dal
ministro Urso.
Il ministro Urso fa appello all’Italian Sounding per Alfa Romeo Milano
Un’auto chiamata “
Milano” non si può produrre in
Polonia, questa è la considerazione di
Adolfo Urso, il
Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Il politico italiano ha attaccato i vertici di
Stellantis dopo la presentazione del nuovo B-SUV del
Biscione che, effettivamente, viene prodotto nella città di
Tichy in
Polonia. Dai piani alti del colosso automobilistico nato dalla fusione tra
FCA e
PSA è arrivata subito la risposta per bocca del
CEO Carlos Tavares, il quale ha rimarcato il concetto secondo il quale l’aver prodotto la nuova
Alfa Romeo Milano in
Italia avrebbe comportato dei costi troppo esosi, obbligandone la vendita a circa 10.000 euro in più, una cifra esorbitante se si tiene conto che il B-SUV viene offerto a prezzi che si aggirano attorno ai 30.000 euro per la versione ibrida e a circa 40.000 euro, da incentivare, per l'elettrica. Quella di
Urso è un’offensiva lanciata impugnando la legge, nello specifico ha detto:
“Chiamare ‘Milano’ quel modello è vietato ai sensi della legge italiana che nel 2003 ha definito l’Italian Sounding, una legge che prevede che non bisogna dare indicazioni che inducano in errore il consumatore, indicazioni fallaci legate in maniera esplicita alle indicazioni geografiche. Quindi un’auto con il nome Milano si deve produrre in Italia, altrimenti si dà un’indicazione fallace che non è consentita dalla legge italiana”.
Sembra ormai essere una consuetudine attaccare Stellantis per la crescente delocalizzazione del settore automotive dall’Italia. È vero che negli ultimi vent’anni il Paese ha perso circa il 69% della produzione e fabbriche un tempo centrali come Mirafiori a Torino hanno visto calare gli ordini fino ai minimi storici, ma il ministro Urso non deve dimenticare che la FIAT Panda e la FIAT 500 sono state assemblate in Polonia per decenni, e che la stessa FIAT 600 fatta nel medesimo stabilimento di Tichy ha un Tricolore che campeggia sulla carrozzeria, un elemento che va fortemente a cozzare (da tempo) con quanto previsto dall'Italian Sounding, quindi le considerazioni del politico, ad oggi, sembrerebbero essere un po’ tardive. Come non citare poi la SsangYong Tivoli...