La lunga battaglia legale tra
Volkswagen e
Altroconsumo si conclude con un accordo da
50 milioni di euro. Questa intesa, che evita il ricorso in
Cassazione, mette fine a un contenzioso iniziato nel 2015 quando si scoprì che i veicoli del gruppo automobilistico tedesco erano equipaggiati con un software illegale per falsificare i test sulle emissioni. L’associazione dei consumatori, rappresentando i proprietari di auto in
Italia, aveva avviato una class action cui avevano aderito 60mila automobilisti.
Accordo da 50 milioni tra Volkswagen e Altroconsumo per lo scandalo Dieselgate
In base all’accordo, i proprietari di auto italiani coinvolti nella frode riceveranno un
risarcimento che varia tra
550 e 1100 euro ciascuno. Questo riguarda tutti i conducenti che hanno acquistato auto
Volkswagen,
Audi,
Skoda e
SEAT con
motori Diesel EA189 tra il
2009 e il
2015. Altroconsumo fa sapere che continua a lavorare favore dei propri clienti in Italia e che l’accordo chiude un lungo contenzioso e offre una soluzione reciproca per tutte le parti coinvolte. Lo scandalo
Dieselgate è costato alla casa automobilistica tedesca oltre 32 miliardi di euro in multe, accordi e spese legali. Il risarcimento varia a seconda del tipo di automobile acquistata nel periodo in esame. Come riportato sul sito di
Altroconsumo, chi ha acquistato un’
auto nuova riceverà
1100 euro, mentre chi ha comprato un’
auto usata riceverà
550 euro. Gli importi differiscono per le auto intestate a due o più comproprietari.
Come ottenere il risarcimento?
Per ottenere il risarcimento, i consumatori dovranno accettare l’offerta transattiva del Gruppo Volkswagen. Altroconsumo spiega che sarà l’associazione stessa a gestire tutto attraverso un apposito portale: a partire da dicembre 2024, sarà predisposta una piattaforma online per la gestione corretta e sicura di tutte queste operazioni.