Una nuova ordinanza della Corte di Cassazione riaccende il dibattito sugli autovelox in Italia e infligge un colpo pesante alla posizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). Con la sentenza n. 12924/2025, i giudici supremi hanno stabilito che le multe elevate tramite dispositivi approvati ma non omologati sono da ritenersi nulle, così come la conseguente decurtazione dei punti dalla patente.
Un principio ribadito con forza anche dal Codacons, che sottolinea come questa decisione confermi una linea giurisprudenziale già emersa in precedenti pronunce. Il nodo centrale della questione sta nella distinzione — spesso confusa — tra approvazione e omologazione degli autovelox: per la Cassazione, infatti, la semplice approvazione tecnica non può sostituire l’omologazione ministeriale, che è un atto formale e sostanziale richiesto dalla legge.
La Corte ha anche bocciato la circolare ministeriale n. 995/2025, che equiparava erroneamente le due procedure sulla base di un parere dell’Avvocatura dello Stato. I giudici hanno chiarito che le circolari non possono sovvertire norme di rango superiore e che, in assenza di fonti primarie, ogni equipollenza tra approvazione e omologazione è giuridicamente infondata.
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, commenta con toni duri:
“È sempre più caos sul fronte degli autovelox. Mentre si attende da mesi un decreto del MIT — presentato e poi ritirato — che chiarisca il quadro normativo, migliaia di multe vengono comminate senza la necessaria certezza del diritto. È giusto sanzionare chi corre, ma nel pieno rispetto delle regole.”
La situazione resta incerta. Da un lato, migliaia di verbali rischiano l’annullamento; dall’altro, molti automobilisti già sanzionati non potranno agire: solo chi si muove entro 60 giorni dal verbale (ricorso al Prefetto) o 30 giorni (giudice di pace) potrà contestare la multa. Per chi ha già pagato o ha lasciato scadere i termini, non resta che incassare la beffa.
In attesa che il MIT intervenga con un decreto definitivo, resta un principio cardine: senza omologazione, l’autovelox è fuori legge. E con esso, anche le sanzioni che produce.