Aumento pedaggi autostradali: per ora tutto tace

Attualità
11 gennaio 2019, 11.07
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L'anno nuovo ha portato subito l'ipotesi ventilata di vedere un nuovo aumento pedaggi autostradali. Per ora, invece,è tutto fermo, a differenza di quello che usualmente capita con l'arrivo di un nuovo anno. Su circa il 90% della tratta autostradale gestita da Autostrade per l'Italia, i pedaggi del nuovo anno sono rimaste identiche, e così rimarrà almeno per i primi sei mesi dell'anno.
Risultato raggiunto grazie all'accordo stipulato tra il Governo e le concessionarie, dopo i mesi di tensione vissuti a causa del crollo del Ponte Morandi di Genova e la discussione che ne è derivata circa la ricostruzione. A titolo di esempio, il 1° gennaio 2016 gli automobilisti soliti a percorrere la tratta Torino-Milano, una volta arrivati al casello, si trovarono la sgradita sorpresa dell'aumento pedaggio autostradale del 6,5%, una vera e propria stangata.
Già il 31 dicembre il ministro Toninelli annunciava la scelta di non aumentare i pedaggi, se non appunto per quel 10% di percorsi che hanno deciso di seguire una strada diversa, per divergenze con il Ministero dei Trasporti. Vediamo quindi le tratte dove gli aumenti ci sono stati e sono già effettivi:
- A6 Torino - Savona (+ 6,6%)
- Autostrada della Valle d'Aosta (+6,32%)
- A 32 Torino - Bardonecchia (+6,71%)
- A4 da Padova Est al bivio con A57, Passante di Mestre, A57 - Tangenziale di Mestre (+2,06%)
- Strada dei Parchi: A24 Roma - L'Aquila, A25 diramazione per Pescara (+ 19%)
Tutti questi rincari sono effettivi, al momento, fino e non oltre il 28 febbraio. Per fugare ogni dubbio, ecco il link che vi permette di calcolare l'importo del pedaggio prima di mettervi in viaggio.
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