Mezzo secolo segnato da una “world car” che ha preso il posto della 404. Ad oggi il Leone festeggia con 50 candeline il lancio della berlina francese Peugeot 504.
La berlina con gli “occhi della Loren”
Settembre 1968: cinquant’anni fa al Salone di Parigi iniziava il debutto della nuova Peugeot 504. Una berlina destinata a sostituire la mitica 404 e a rafforzare la presenza del marchio del Leone, nell’ambito delle vetture di categoria superiore sul mercato europeo (e non solo).
E sulle sponde dell’incantevole lago di Garda ammiriamo la silhouette che il genio creativo di Aldo Brovarone, in forza alla Pininfarina, ha tracciato coniugando classica eleganza e originalità. Linee sottolineate dal disegno inedito della parte posteriore e dai fari di forma trapezoidale, un contributo creativo da attribuire a Gerard Welther del Centro Stile della Casa francese; una scelta di stile che Sergio Pininfarina paragonerà agli “occhi di Sofia Loren”.
Tornando mentalmente a mezzo secolo fa: spazio abitabile, comfort e cura negli allestimenti, dalle raffinate sellerie in cuoio all’aria condizionata, sono questi i parametri qualitativi della Peugeot 504. La si può pensare come auto di prestigio che diventerà proverbiale anche per la robustezza e l’affidabilità meccanica, alla base dei successi nelle più impegnative imprese sportive. Tra questi, il massacrante Safari Rally vinto nel 1975 dall’equipaggio Ove Andersson – Arne Hertz.
L’evoluzione della famiglia Peugeot 504
In costante evoluzione la gamma dei motori, a benzina e Diesel, nella fascia dei due litri di cilindrata, mentre la famiglia 504 si arricchirà anche delle affascinanti versioni sportive coupé e cabriolet, realizzate direttamente dalla Pininfarina, anche con potenti 6 cilindri a V. Della famiglia faranno parte anche gli apprezzati modelli definiti “multiuso”, vale a dire la Break, la Familiare, la Commerciale e la Pick-Up.
Autentica “world car” diffusa con grande successo, oltre che nel Vecchio Continente anche nelle Americhe ed in Africa, la Peugeot 504 sarà costruita in oltre 3.600.000 esemplari fino al 1983. Ma ricordiamo che la sua eccezionale carriera produttiva proseguirà ancora in fabbriche al di fuori dell’Europa, raggiungendo addirittura le soglie del 2000.
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