Ecco come il Coronavirus ha cambiato l’autoriparazione: l’esempio Carglass

Sicurezza
11 maggio 2020, 12.26
carglass touchpoint esterni
Il DPCM 26 aprile 2020 ha previsto la riapertura delle attività del codice ATECO 45, incluse le relative sottocategorie. Via libera dal 4 maggio, dunque - con le dovute precauzioni imposte dal Governo - per chi deve effettuare il cambio pneumatici (la cui scadenza è stata recentemente prorogata al 15 giugno), fare il tagliando alla propria auto o acquistarne una nuova. Con il Coronavirus cambia anche il mondo dell’autoriparazione. Vediamo come, attraverso l’esempio di Carglass.
L’autoriparazione, infatti, è uno di questi settori
che, seppure a ranghi ridotti e secondo le regole dei DPCM, è sempre rimasto
operativo
.
Tra i maggiori player dell’autoriparazione, da sempre
attenta alla sicurezza e alla salute degli automobilisti e dei propri tecnici, Carglass
ha stilato un vero e proprio protocollo anti Coronavirus
che mira a ridurre
al minimo il rischio di diffusione del virus e che è stato attivato, sin da
subito, nei centri di assistenza del brand.
Ecco le indicazioni, di carattere generale, del protocollo
adottate in ogni centro Carglass
:
  • sanificazione notturna dei locali con cadenza
    quotidiana;
  • distanza minima di un metro e mezzo tra colleghi
    e/o clienti;
  • utilizzo da parte dei tecnici di guanti in
    nitrile, mascherine e occhiali di sicurezza durante tutte le fasi
    dell’intervento: dall’accoglienza, allo svolgimento del lavoro, fino alla
    riconsegna della vettura;
  • lavaggio delle mani prima di indossare i guanti
    e dopo averli rimossi;
  • utilizzo di appositi coprisedili usa e getta;
  • pulizia degli strumenti utilizzati alla fine di
    ogni intervento;
  • la consegna delle chiavi o di documenti tra
    cliente e tecnico avviene senza contatti fisici ma appoggiando gli oggetti su
    una superficie.
A queste indicazioni generali, si aggiungono poi procedure
specifiche per la pulizia
(interna ed esterna) dell’auto, prima e dopo
l’intervento
. Tali procedure si svolgono attraverso l’effettuazione del
trattamento di sanificazione all’ozono e la scrupolosa pulizia dei
touchpoint
: dalle maniglie al montante delle portiere, dall’apertura del
bagagliaio allo specchietto retrovisore, dalla leva del cambio al freno di
stazionamento, sono oltre 30 i punti “sensibili” interni ed esterni dell’auto –
che il centro di sviluppo Belron Technical ha elencato dopo un’attenta analisi –
su cui il tecnico Carglass opera la disinfezione.
All’accettazione dell’auto, a tutela massima dell’igiene e
della tranquillità sua e della sua famiglia, Carglass consiglia
all’automobilista di far eseguire, al termine dell’intervento ai cristalli, la sanificazione
con ozono
: un processo di pulizia e disinfezione profonda dell’abitacolo e
dei condotti dell’aria che elimina virus, batteri, acari, pollini e i loro
sgradevoli odori che si esegue attraverso un macchinario posizionato sui sedili
posteriori dell’auto. Dopo l’igienizzazione degli interni, il tecnico Carglass
provvede alla disinfezione dei touchpoint esterni così da riconsegnare la
vettura il più possibile priva di microorganismi indesiderati, dentro e fuori
dall’abitacolo. L’azione sinergica di ozono e disinfezione esterna, infatti, garantisce
il massimo livello di pulizia per il cliente.
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