Manca poco più di un mese al via del Salone di Ginevra 2020, un’edizione che, ancora prima di partire, fa già parlare di sé. Da una parte, come ogni anno, una serie di interessanti novità, dall’altra defezioni importante che pesano sul piatto della bilancia.
Dopo l’annunciato spostamento di sede del Salone di Francoforte, che dal 2021 cambierà location (il preludio della fine?), Ginevra si conferma, nonostante tutto, il più importante appuntamento dell’automotive occidentale.
Se per tanti costruttori il Salone di Ginevra 2020 sarà ancora irrinunciabile, parliamo dei grandi colossi asiatici così come delle Case tedesche, sono già illustri, gli assenti. Vediamo chi ci sarà e chi ha già confermato la sua assenza dalla kermesse ginevrina.
Partendo dai presenti, impossibile non partire da FCA, la quale porterà in anteprima internazionale la nuova 500 elettrica, già osservata su strada durante gli ultimi test prima del debutto. Probabile anche il debutto, parallelo, delle due mild hybrid (500 e Panda), mentre Jeep potrebbe portare la Wrangler ibrida plug-in già vista al CES di Las Vegas di inizio gennaio.
Alfa Romeo cosa fa? Difficile puntare tutto su Tonale, già reginetta dell’edizione 2019. Debutto mondiale per la super sportiva Giulia GTA, da tanti ventilata come in arrivo, o ci sarà altro? Di sicuro, poco distante, Ferrari schiererà tutto il meglio del 2019, tra cui le nuove arrivate Roma, 812 GTS e F8 Spider, oltre alla SF90 Stradale. Maserati, invece, non ci sarà: organizzerà un evento a Modena dove verrà presentata la sportiva, su base 4C.
Tra gli italiani, la prima delle grandi Case assenti al Salone di Ginevra 2020 è sicuramente Lamborghini. Con un comunicato, la Casa di Sant’Agata Bolognese ha già comunicato che preferisce concentrarsi su altre tipologie di eventi, dedicati ai suoi clienti più esclusivi. Della galassia Volkswagen, aspettiamoci la nuova Golf GTI e, sullo stand Audi, la nuova A3: dopo la Golf 8 e la nuova Seat Leon, protagonista sullo stand della Casa di Martorell, è il turno della nuova segmento C tedesca.
Chiudendo con il gruppo tedesco, Porsche e Skoda non mancheranno, la seconda con la sua prima ibrida plug-in con la sigla RS. Tra i teutonici, Mercedes e BMW hanno già detto sì. Un altro nome, questa volta rinunciatario, e non è la prima volta, è Ford: nonostante il grande sviluppo dell’elettrificazione la Casa dell’Ovale Blu ha preferito puntare su eventi dedicati per presentare le novità 2020. Nonostante la sua assenza, Ford Puma sarà tra le candidate al Car of the Year 2020: potrebbe ripetersi la stessa scena del 2019 quando vinse Jaguar I-Pace ma la Casa inglese non era presente tra gli stand. Presente BMW ma non Mini, nonostante l’arrivo sul mercato della prima Cooper SE elettrica.
Tra le giapponesi non ci saranno Subaru, Nissan e Mitsubishi, mentre Toyota, Lexus, Hyundai, Kia, Mazda ci saranno. Parliamo di francia: se il 2021 sarà l’anno vero e proprio della fusione tra FCA e PSA, quest’anno il gruppo francese è un altro dei grandi assenti: non ci saranno Opel, Peugeot e Citroen, ma solo DS, che potrebbe svelare un nuovo modello. Probabile la volontà di non investire su Ginevra ma di aspettare il Salone di Parigi di fine estate, tra i confini nazionali.
Renault, con Alpine e Dacia, ci saranno: un’occasione per vedere le prime ibride della Losanga (Clio e Captur E-Tech, la prima full hybrid, la seconda plug-in) e l’inedita Alpine A110 SportsX.
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