Non si arrestano i miglioramenti in casa Stellantis. Il colosso automobilistico nato dalla fusione tra i gruppi FCA e PSA è stato capace di chiudere l’anno appena trascorso, il 2022, raggiungendo delle performance finanziarie in ascesa e degne di nota. Questo fenomeno positivo ha avuto modo di manifestarsi nonostante una flessione verso il basso dei volumi di vendita, con un calo del 2,3% circa a poco più di 6 milioni di unità, ma ha comunque indicato una crescita a doppia cifra per il fatturato ed ancor di più per la redditività.
Stando a quanto comunicato, i ricavi netti di Stellantis ammontano a 179,6 miliardi di euro, con una crescita del 18% rispetto al 2021. Questo fenomeno di crescita è scaturito dai prezzi netti favorevoli, al miglior mix dei modelli ed agli effetti positivi dei cambi di conversione. In salita anche l’utile operativo rettificato, portato dal colosso a 23,3 miliardi, che a sua volta ha generato un aumento del 29% con un margine al 13%, al di sopra dell’11,8% in confronto al 2021 e, soprattutto, dell’obiettivo del 12%.
Migliorie tangibili per l’utile netto, incrementato del 26% a 16,8 miliardi. Positività anche dal rendiconto finanziario, con i flussi di cassa netti delle attività industriali in aumento del 78% a 10,8 miliardi, perfettamente in linea con l’obiettivo al 2030 di superare i 20 miliardi di euro. La liquidità disponibile dichiarata da Stellantis ammonta a 61,3 miliardi, ottenendo di conseguenza benefici di cassa per 7,1 miliardi di euro prodotte dalla fusione tra FCA e PSA, in anticipo di oltre due anni rispetto all’obiettivo dei 5 miliardi.
La crescita di Stellantis è stata registrata in quasi tutte le aree geografiche. Ad aver trainato il colosso è stato ancora una volta il Nord America grazie alle consegne in crescita del 2,25% a 1,86 milioni di unità, ricavi in aumento del 23% a 85,5 miliardi ed una stabilità del margine operativo al 16,4%. Un calo dei volumi è stato riportato invece in Europa, nel Vecchio Continente la flessione verso il basso è dell’8%, ma i ricavi sono saliti del 7% ed il margine è passato dal 9,1% al 9,9%. In ascesa anche le aree di Medio Oriente ed Africa, Sud America e Cina/India/Asia–Pacifico. Passando a Maserati, il brand del Tridente ha beneficiato della MC20 e del lancio della Grecale con consegne in miglioramento del 7% a 25.900, ricavi in salita da 2 a 2,32 miliardi, utile operativo raddoppiato a 201 milioni e margine migliorato dal 5,1% all’8,7%.
Importantissimo l’apporto della mobilità del futuro in merito alla crescita di Stellantis rilevata nel 2022. 288.000 i veicoli a batteria sono stati venduti nel mondo nel 2022 generando un +41% sul 2021. Al momento sono 23 le auto elettriche in gamma, ma entro la fine di quest’anno la proposta verrà ampliata con altre 9 vetture. È quindi inevitabile parlare delle nuove Fiat elettriche, che potrebbero essere la nuova 600 (o 500XL) e la Fiat Uno SUV, derivata da Peugeot e-2008 ed Opel Mokka-e. non bisogna tralasciare il primo BEV per il mercato statunitense, vale a dire il Ram ProMaster, il quale amplierà la gamma composta già da 23 vetture. Saranno quindi i veicoli elettrici a portare Stellantis verso il raggiungimento della prima posizione in termini di vendite in Europa per i commerciali e la seconda per le auto passeggeri.
Ad esprimere parole di giubilo in merito ai risultati conseguiti da Stellantis nel 2022 è stato Carlos Tavares. L’amministratore delegato del colosso nato dalla fusione tra i gruppi FCA e PSA ha detto:
“Oltre ai nostri risultati finanziari record e all’implementazione mirata del piano Dare Forward 2030, abbiamo dimostrato anche l’efficacia della nostra strategia di elettrificazione in Europa. Ora abbiamo la tecnologia, i prodotti, le materie prime e l’intero ecosistema di batterie per condurre lo stesso percorso di trasformazione in Nord America, a partire dai nostri primi veicoli completamente elettrici Ram dal 2023 e Jeep dal 2024. Desidero esprimere il mio più profondo ringraziamento a tutti i dipendenti e ai nostri partner per il contributo dato a creare un futuro più sostenibile”.
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