Giancarlo Fisichella non ha certo bisogno di presentazioni. Una carriera costellata da 231 GP in Formula 1, tre vittorie, una con Jordan, piuttosto rocambolesca, e due con Renault negli anni dei mondiali di Alonso, poi una seconda, se non terza, carriera di spessore nelle gare GT, continuando così un rapporto con la Ferrari nato nel 2009, con la sostituzione dell’infortunato Massa nelle ultime gare della stagione.
Primo di classe nella 24 Ore di Le Mans nel 2012 e 2014, il pilota romano si è concesso ai microfono della Ferrari per un’intervista, una Q&A (Question and Answer) per raccontare i punti salienti della sua carriera. Oggi Giancarlo Fisichella attende, come tutti i suoi colleghi, di correre; lo attende la 488 GTE di AF Corse nella classe LMGTE Am del FIA WEC.
Le domande dell’intervista che vogliamo proporvi sono state raccolte da Ferrari attraverso un’iniziativa sulle pagine social di @FerrariRaces.
Quali sono le differenze tra le monoposto e le vetture GT da corsa?
“Le principali differenze tra una monoposto e una vettura GT sono ovviamente la potenza del motore e il peso. In Formula 1 c’è molta potenza e tanto grip, mentre nelle GT c’è molto rollio e dunque è necessario guidare in maniera differente. Con una GT sei costretto ad anticipare molto la curva e saltare sui cordoli”.
Cosa si prova a viaggiare a più di 200 km/h?
“Trovarsi al volante di una vettura a 200-300 km/h è una emozione fantastica. È parte del mio lavoro e della mia vita sin da quando ero giovane ed è sensazionale”.
Qual è il tuo ricordo più bello legato al motorsport?
“Non ho un solo ricordo, ne ho alcuni. Ad esempio il Brasile quando vinsi il mio primo Gran Premio di Formula 1, ma anche Australia e Malesia. Sono speciali anche i due successi alla 24 Ore di Le Mans che conquistai nel 2012 e 2014”.
Preferisci i circuiti cittadini o quelli tradizionali?
“I miei circuiti preferiti sono quelli permanenti come Spa-Francorchamps, Suzuka o alcuni tracciati americani come il VIR, Road America o Road Atlanta. Mi piace anche Montecarlo, che è un circuito cittadino, e amo Le Mans”.
Qual è il motore migliore tra quello che equipaggiava la 458 GTE e quello della 488 GTE?
“Ci sono molte differenze perché il motore della 488 è turbo, mentre quello della 458 era aspirato. All’inizio dello sviluppo della 488 l’erogazione di potenza era molto diversa, soprattutto quando il turbo entrava in azione. Abbiamo lavorato molto sulle centraline motore e sulle mappature dell’acceleratore, compiendo molti passi avanti. In generale, devo dire che entrambi i propulsori sono incredibili”.
Potendo scegliere il tuo numero di gara, su quale cadrebbe la tua preferenza?
“Se dovessi scegliere il mio numero di gara opterei per il numero 6 perché era quello che usavo quando ho iniziato a competere nei kart”.
Qual è la tua livrea preferita? Quella rossa o un’altra?
“La mia livrea preferita delle Ferrari GT è rossa perché rosso è sinonimo di Ferrari. Mi piace tuttavia anche nera”.
Quale giudichi come il tuo miglior sorpasso nella tua carriera GT?
“Il mio miglior sorpasso nelle gare GT è quello che feci al VIR nel 2015, alla penultima curva dell’ultimo giro. Ero in seconda posizione e fui in grado di superare Wolf Henzler su Porsche, andando a vincere la gara. Vi consiglio di cercarlo su YouTube!”.
Il tuo trionfo a Le Mans nel 2014 è uno dei momenti che non dimenticherai mai?
“La vittoria a Le Mans nel 2014 è decisamente indimenticabile ma ovviamente lo è anche quella conquistata nel 2012. Sono speciali anche i due successi a Road Atlanta e le tre affermazioni in Formula 1”.