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Pausa estiva F1: cos’è, perché c’è e cosa fanno i team durante la sosta?

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Tredici gare in venti settimane, un ruolino di marcia alquanto stressante per l’intero circus della Formula 1, che dopo questo autentico tour de force si è fermato per la pausa estiva di agosto. Da subito dopo il GP d’Ungheria, il paddock della F1 non gareggia per circa un intero mese. Le ostilità riprenderanno solo il 26 agosto, in Belgio, in quel di Spa-Francorchamps. Tre settimane di stop necessarie per rallentare, staccare dal frenetico ritmo che è fatto di trasferte transoceaniche e stress per i risultati da raggiungere. Tutti si stanno godendo un po’ di meritato riposo, ma ciò non vuol dire che tutto chiuda per l’intero periodo. Quindi, in cosa consiste davvero la pausa estiva della Formula 1?

Pausa estiva Formula 1: che cos’è?

La pausa estiva della F1 è un qualcosa di davvero fondamentale per tutto il movimento, è stata introdotta nel regolamento sportivo e prevede aspre sanzioni per i team che non si attengono al rispetto di essa. La pausa estiva della Formula 1 è il periodo che intercorre tra l’ultima gara di luglio e la prima gara di ritorno a fine agosto od inizio settembre. Quest’anno l’intervallo va dal GP d’Ungheria disputatosi lo scorso 31 luglio al GP del Belgio, il 26-28 agosto. Quando non ci sono gare o test ufficiali da disputare, le scuderie devono chiudere obbligatoriamente, limitando il lavoro alle sole funzioni di base. Questa regola è disciplinata dall’articolo 21.8 del regolamento sportivo FIA che recita: “Tutti i concorrenti devono osservare un periodo di chiusura di quattordici (14) giorni consecutivi durante i mesi di luglio e/o agosto”. In poche parole, in questo periodo i team non possono lavorare alla progettazione, allo sviluppo oppure alla produzione di parti della vettura, compresa la pianificazione o lo svolgimento di riunioni. La cosa interessa addirittura i tunnel del vento o la lavorazione di parti, ma sono consentiti lavori essenziali come l’assistenza e la manutenzione, quindi si possono riparare le vetture danneggiate, ma devono ottenere l’autorizzazione della FIA per poter operare, mentre sono consentite tutte le attività non legate direttamente alla squadra. Le scuderie possono attivare il periodo di fermo di 14 giorni in qualsiasi momento della pausa estiva, la maggior parte di essi opta per le due settimane intermedie, quindi alcuni team possono iniziare o terminare il periodo prima di altri. Per quanto possa sembrar strano, anche nel 2020 è stata utilizzata la paisa estiva, quando venne anticipata a marzo ed aprile per consentire l’inizio e la concomitanza della stagione a partire da luglio.

Pausa estiva Formula 1: perché c’è e perchè proprio ad agosto?

La pausa estiva venne istituita nel momento in cui il campionato mondiale di Formula 1 venne allungato fino a superare le 20 gare in ogni stagione. Essa garantisce il tempo libero, con regole stabilite per impedire alle squadre di sfruttarla per ottenere un vantaggio competitivo. È anche un modo per calmierare i costi, essendo stata introdotta molto prima del budget cap, perché significa che ogni squadra di F1 deve mettere in pausa il lavoro di sviluppo e ricerca. Quindi ingegneri, piloti, meccanici e dirigenti della Formula 1 sono tenuti ad allontanarsi fisicamente e psicologicamente dal mondo delle corse per godersi famiglia, amici, relax ed hobby prima di riprendere la vita frenetica del circus.

Formula 1: cosa fanno i team durante la pausa estiva?

Ciò che accade durante la pausa estiva varia a seconda di ogni reparto di un team di F1, ma grosso modo tutti si fermano per 14 giorni. Sono interessate tutte le aree che lavorano specificamente sulle prestazioni o sulla gestione del team e delle vetture da cima a fondo. Solo alcuni reparti possono continuare a lavorare, vale a dire marketing, finanza ed ufficio legale. Al di fuori del periodo di chiusura obbligatorio di 14 giorni, tutte le aree di un team di F1 possono operare normalmente, nel rispetto delle regole e dei limiti previsti nel corso della stagione. Solitamente i piloti si sottopongono ad un debriefing con la squadra solo il giorno successivo all’ultima gara prima della pausa estiva ed adempiono a qualsiasi impegno mediatico o di marketing, fatto questo sono liberi di godersi la pausa. Il ritorno è solitamente previsto la settimana precedente la gara di ripresa del campionato per lavorare al simulatore.

Formula 1: quando si torna in pista dopo la pausa estiva e quante gare rimangono?

L’edizione 2022 del campionato mondiale di Formula 1 riprenderà dopo la pausa estiva con il GP del Belgio a Spa-Francorchamps il 26-28 agosto. Sarà in terra belga che si riprenderà il programma che prevede le ultime nove gare, le quali verranno disputate nelle successive 12 settimane.

Questo il calendario dopo la pausa estiva:

  • GP del Belgio dal 26 al 28 agosto;
  • GP d’Olanda dal 2 al 4 settembre;
  • GP d’Italia dal 9 dal 11 settembre;
  • GP di Singapore dal 30 settembre al 2 ottobre;
  • GP del Giappone dal 7 al 9 ottobre;
  • GP degli Stati Uniti dal 21 al 23 ottobre;
  • GP di Città del Messico dal 28 al 30 ottobre;
  • GP di San Paolo dal 11 al 13 novembre;
  • GP di Abu Dhabi dal 18 al 20 novembre.
Angelo Petrucci

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Angelo Petrucci
Tag: formula 1

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