Categorie: Prove su strada

Opel Adam S | Prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

Nel gennaio 2013, mese della sua commercializzazione, la Opel Adam ha suscitato un grande interesse grazie a linee ben riuscite, ampie possibilità di personalizzazione e soluzioni inedite per una vettura della sua categoria. Dopo l’intrigante, e ancora una volta originalissima, versione Rocks, arriva anche la variante sportiva, la Adam S, tanto attesa da noi appassionati, ben abituati dai modelli sportivi di Casa Opel.

Abbiamo deciso, quindi, di mettere alla prova la piccola Opel Adam S, nel nostro consueto test drive.

Design

Che grinta questa Adam, che guadagna un fascino e una sportività rarissime su auto di queste dimensioni (lunghezza 3698 mm, altezza 1484 mm, larghezza 1720 mm).

La scelta della carrozzeria rossa con il tetto grigio in contrasto, optional da 300 €, paga e regala la prima caratteristica di un aspetto originale e molto personalizzabile come ben ci ha abituato la gamma della citycar tedesca. I paraurti dedicati, lo scarico ovale integrato nel diffusore posteriore e il vistoso spoiler fanno parte del “pacchetto” di serie, mentre i bellissimi cerchi da 18” dai quali spiccano le pinze rosse dell’impianto frenante, sono un interessantissimo optional.

Ad un aspetto già di per sé molto accattivante, il modello in prova propone gli inserti in carbon look (300 €), sulle calotte degli specchietti e sulla mascherina che “abbraccia” il logo Opel.

All’interno non si può fare a meno di ammirare i sedili Recaro in pelle (2.500 € o 1.500 € in tessuto), un vero spettacolo per gli occhi che cambia l’aspetto dell’abitacolo in maniera radicale. Imprescindibili. Girando lo sguardo verso il cruscotto vediamo il display del sistema IntelliLink (di serie), l’originale infotainment di Opel che, come abbiamo potuto constatare anche nei precedenti test drive, si comporta egregiamente.

Il nero e il rosso sono le tinte dominanti nell’abitacolo, con il bel volante in pelle bicolore che spicca insieme al cambio. Nel complesso i materiali e gli assemblaggi sono di buona fattura, c’è qualche plastica dura dove te lo aspetti, ma le vibrazioni sono assenti e gli accoppiamenti assolutamente privi di gioco. L’aspetto generale è comunque molto giovanile, con luci ambiente personalizzabili, una strumentazione sportiva e un ambiente giocoso all’interno del quale ci si sente subito a proprio agio.

Poco lo spazio per i passeggeri dei sedili posteriori, mentre il bagagliaio ha una capienza di 170 litri (660 litri con i sedili abbattuti), nella media della categoria. D’altronde si va più forte quando si è soli, o al massimo in due.

Alla guida del 1.4 turbo ECOTEC da 150 CV

Arriva finalmente il momento di calarsi all’interno dell’abitacolo e di sedersi sui Recaro, tanto belli da vedere quanto efficaci per quanto riguarda il contenimento, la posizione di guida e anche la comodità. Perfetti.

Troviamo velocemente la posizione ideale, anche se la seduta rimane un filo troppo alta, mentre il volante è ampiamente regolabile, in altezza e profondità, a differenza di buona parte della concorrenza. Mettiamo in moto il 1.4 Turbo ECOTEC da 150 cavalli, che eroga una coppia di 220 Nm e permette alla Adam S di raggiungere la velocità massima di 210 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi. Il dato sullo 0-100 non è qualcosa di fenomenale ma, come potremo vedere più avanti, non è l’accelerazione sul dritto il suo punto forte.

La frizione pesante e il cambio a sei marce piuttosto “rude” non aiutano l’ambientamento nei primi chilometri, ma ci fanno già capire di che pasta è fatta questa vettura, che si rivela poco amante della giungla urbana e delle sue buche che, con una gomma da 225/35 R18 e un assetto veramente granitico, sono difficili da assorbire a cuor leggero.

Capiamo ben presto che uscire dalla città, con destinazione strade di campagna, è la scelta migliore e, infatti, bastano pochi metri per risvegliare il carattere “corsaiolo” della Adam S. Tra le strade tortuose, la citycar di Opel trova il suo habitat ideale, dove non servono tanti cavalli e una spinta esagerata, ma contano un buon assetto – con sospensioni  a classico schema MacPherson all’anteriore e a ponte interconnesso al posteriore – e comandi reattivi. In questo caso come abbiamo già detto l’assetto è ottimo e gli pneumatici ci tengono letteralmente incollati all’asfalto rendendo molto difficile uscire dai “binari” nei quali viaggia la Adam in curva. La spinta in uscita è comunque abbondante e soprattutto molto lineare, anche se, a dispetto di quello che ci si può immaginare non è così facile portarla al limite, perchè quest’ultimo è molto alto e con una vettura di queste dimensioni il senso di velocità è molto più accentuato che in altre auto.

Sicuramente divertimento e coinvolgimento non mancano mai, grazie anche ad un sound abbastanza presente, percepibile più all’interno che all’esterno, dove il singolo scarico non emette tonalità particolarmente forti.

Il vero gioiello meccanico di questa auto è l’impianto frenante, curato direttamente dalla divisione OPC: quattro dischi di dimensioni generose (308 mm ant. e 264 mm post.) riescono a fare miracoli anche nelle frenate più “disperate”.

I consumi omologati nel ciclo misto sono di 5,9 l/100 km, piuttosto simili a quelli rilevati da noi, tranne quando si è trattato di dare fondo all’acceleratore per divertirci tra le curve. L’autonomia totale con un pieno di serbatoio sembra sempre poca, ma è principalmente dovuta al fatto che la capacità di quest’ultimo è solamente di 35 litri.

Meritevole del fregio OPC

Tanto divertimento alla guida, un pizzico di follia ed elementi fortemente caratterizzanti sono gli ingredienti base di questa Opel Adam S. Ingredienti che, di solito, la Casa tedesca fregia del titolo OPC. In questo caso l’Opel Performance Center ha firmato solo alcune delle componenti – come l’impianto frenante – ma possiamo asserire con tranquillità che l’impegno e la vocazione sportiva di questa vettura possono essere tranquillamente abbinate alla “fabbrica dei sogni” targata Opel.

Prezzo e concorrenti

La Opel Adam S parte dal prezzo di 18.900 € ed è dotata di una buona dose di accessori di serie. Il nostro modello però propone una dotazione ancora più ricca. Tetto bicolore (300 €), sensori di parcheggio e rilevamento angolo cieco (500 €), Carbon Pack (300 €), cerchi in lega da 18” (da 700 a 900 €) sono i principali optional della Adam che abbiamo provato. Il prezzo di conseguenza sale a quasi 21.000 €.

Sul mercato italiano l’hot hatch tedesca ha praticamente una sola rivale per dimensione, prezzo e prestazioni, la 500 Abarth. Acquistare una Opel Adam S significa scegliere l’originalità, in un paese dove per vari motivi ben noti, la 500 – in questo caso in versione Abarth – prevale in maniera schiacciante.

Le carte in regola però questa versione pepata le ha tutte e, principalmente tra gli estimatori delle mini hot hatch, saprà riservarsi una folta community di fan.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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