Con il concept-car Initiale Paris, presentato al Salone di Francoforte 2013, Renault realizza tre obiettivi: illustra il sesto petalo della margherita ispirata al ciclo della vita design, la tappa “Wisdom” che rappresenta,la saggezza, l’apertura mentale; prefigura il modello che sostituirà Espace, in una versione “Initiale Paris”; dà prova del know-how e delle ambizioni della marca nell’universo premium.
È raro che una Marca riunisca sei concept-car sul proprio stand durante un Salone. Questa scelta evidenzia l’apice di un ciclo ed il successo del rinnovamento del design Renault, rimettendo in prospettiva tutte le tappe e fornendo al visitatore alcune semplici chiavi di lettura.
Esterni
Con 4,85 m di lunghezza, Initiale Paris è un’auto grande, ma non smisurata. La linea fluida e contemporanea del veicolo si ispira nello stesso tempo ai codici dell’architettura e dell’aeronautica, due settori abili nell’associare robustezza e leggerezza, caratteristiche spesso antitetiche .
Il profilo dei vetri laterali del concept-car Initiale Paris evoca la forma di una piuma. Il terzo finestrino laterale riprende la silhouette della coda di un aereo, con originali sportelli aerodinamici motorizzati che si aprono lateralmente, come i «flap» dell’ala di un aereo, con una sofisticata cinematica che ne esalta la sensazione. Ispirata al telaio di un aereo, questa composizione strutturale è anche un omaggio al Grand Palais e alla Tour Eiffel, monumenti emblematici di Parigi, capitale dell’eleganza alla francese.
Il tetto del concept-car, in alluminio e plexiglas, con originalità, rende l’omaggio più formale a Parigi disegnando con una fresatura la mappa della “ville lumière”– con forme piene e in trasparenza – con i suoi quartieri, le avenue e la Senna. Questa performance tecnica, dall’effetto estetico spettacolare, ha una particolare valenza, sia per la nuova firma “Initiale Paris” sia, più in generale, per Renault, la cui avventura industriale è nata sulle rive della Senna.
Materiali molto utilizzati nel settore automobilistico, legno e alluminio trovano in Initiale Paris un’espressione molto più “matura” e dinamica del solito: le cromature sono satinate, le finiture noce assumono un aspetto opaco e più raffinato, grazie all’assemblaggio in lamine sottili. La console centrale presenta un analogo lavoro tutto in sfumature, con una superficie che passa impercettibilmente dal legno naturale al nero brillante.
La carrozzeria del concept-car di Renault adotta una tinta battezzata Améthyste, un colore che passa dal nero metallizzato profondo al viola prugna luminoso, in funzione della luce e dell’angolo da cui la si osserva.
Interni
I sedili “grand confort” delle prime due file invitano al viaggio. Fissati al tunnel centrale, senza collegamento verticale con il pianale, sembrano sospesi nell’abitacolo. Questo effetto di galleggiamento è rafforzato dall’articolazione, molto discreta, che collega lo schienale alla seduta, lasciando passare la luce tra i due elementi. Il pianale associa la raffinatezza del legno opaco alla tecnicità dell’alluminio, con un intarsio regolare. Questo lavoro di intarsio contemporaneo assume un particolare rilievo – in senso proprio e figurato – grazie al morbido movimento a onda che lo attraversa.
Il conducente dispone di un quadro strumenti dalle forme essenziali e di una console centrale che sembra galleggiare nell’abitacolo. Priva di montanti laterali, la console si integra con leggerezza nell’abitacolo, come un ponte sospeso tra il tunnel centrale e il cruscotto, e accoglie due schermi che visualizzano video e informazioni sui punti d’interesse della città. Gli schermi sono integrati nella superficie e nella palpebra della console, e sembrano confondersi con il rivestimento in legno opaco.
Trentadue sono gli altoparlanti Bose montati su Initiale Paris, di cui due subwoofer integrati. I suoni bassi, medi e acuti sono gestiti indipendentemente da altoparlanti specifici, pilotati dall’amplificatore digitale che gestisce il segnale in funzione delle specificità acustiche dell’abitacolo.
Il motore concept
Basandosi sul propulsore Energy dCi 130, i motoristi di Renault hanno estrapolato un motore concept che offre una coppia elevata (fino a 400 Nm), su un esteso range di utilizzo. Questo propulsore adotta i fondamentali di Renault in tema di tecnologia meccanica ed esplora nuovi accorgimenti per potenziarne ulteriormente l’efficienza in futuro. Un piccolo turbo a bassa inerzia è dedicato ai bassi regimi, mentre un secondo turbo subentra ai regimi più elevati. La coppia generosa è rapidamente disponibile per una guida all’insegna dell’agilità e del brio, con il 90% disponibile da 1.500 g/min.
Un’altra particolarità di questo motore è l’utilizzo di pistoni in acciaio, ottimizzati a vantaggio della riduzione degli attriti. I pistoni in acciaio si dilatano meno di quelli in alluminio: ne risulta – a temperatura elevata – una migliore tenuta dei giochi tra i pistoni e le canne del carter cilindri.
Con una silhouette molto simile a quella di una Espace lunga, la concept-car Initiale Paris ottiene, rispetto a questa, un guadagno di circa 250 kg di massa. Complessivamente, questo motore concept assicura una riduzione di 40 grammi in termini di emissioni di CO2/km, pari ad un guadagno del 25% di carburante, a parità di motorizzazione Diesel.
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